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Nell’era dei social, essere esperti non conta una fava

8032807067278_0_0_1200_80L’altro giorno mi sono messo a cercare su Amazon un film che volevo acquistare. Si trattava di Sing Street, un film molto carino, della passata stagione. La copertina del dvd è ben fatta e così mi sono soffermato a ingrandirla e guardare un paio di dettagli. Una cosa mi ha lasciato piuttosto inorridito. In genere, oltre a titolo, attori e magari qualche frase ad effetto, ci sono spesso i bollini dei premi vinti e anche qualche estratto da recensioni positive che il film ha ricevuto. Qui, in bella vista alla destra e alla sinistra del titolo ci sono… due estratti da commenti su Facebook. Niente recensioni del Corriere, di Repubblica, di Ciak. Niente siti cinematografici. Niente stampa straniera. No. Due emeriti signori nessuno che hanno detto la loro su Facebook. Chissà poi se sono veri o se la produzione si è inventata due commenti come li volevano loro. Ormai neppure blogger o influencer contano più. Bastano due nomi col cognome puntato che dicano quello che vuoi sentirti dire.

I miei primi giorni di iOs7

Come ogni bravo nerd (ma anche come ogni bravo milanese imbruttito) ho aggiornato iOs alla versione 7, non appena ne ho avuto la possibilità. Avevo detto non l’avrei fatto su iPhone4 ma ovviamente ho predicato bene e razzolato male. Ecco quindi alcune impressioni sparse sui suoi primi giorni di utilizzo.

– Partiamo dalle beghe: sia su iPhone4 che su iPad ho dei problemi ad aggiornare le app in manuale. A volte le aggiorna, a volte no. A volta mi rimanda segnali errati sul numero di app da aggiornare.

– Passiamo alle cose positive, la maggiore delle quali è il fatto che gira bene su iPhone4. Ero titubante nel fare l’aggiornamento perchè in genere i nuovi sistemi operativi finiscono per rallentare le performance dei devices meno potenti. In questo caso invece devo dire che il mio iPhone gira meglio di prima.

– Mi piace anche la gestione nuova del multitasking, con la possibilità di far aggiornare in background alcune app.

– Carino il riassunto giornaliero nel centro notifiche, ormai è la prima cosa che guardo la mattina.

– La veste grafica mi lascia alquanto indifferente però è meno peggio di quanto temessi.

In definitiva ho per ora un giudizio moderatamente positivo sull’ultima fatica Apple.

Benvenuto Huffington Post

Stanotte ha aperto ufficialmente l’Huffington Post Italia, versione nostrana del più famoso capostipite americano. Oggi mi sento privo e così vi rimando a Wikipedia per una spiegazione su cosa sia e a Wired per un primo commento alla versione italiana.

Questo mio post dà un po’ ragione alla direttrice Lucia Nunziata che dice che i blogger non creano contenuti ma li riprendono. Per aggiungere qualcosa di mio, dico che anche se l’iniziativa mi interessa parecchio, va un po’ contro al mio credo in fatto di libertà di commento in rete. Nel dna dell’huffington c’è appunto la libertà (moderata) di commento alle notizie. Ma secondo voi la gente ha così tante cose intelligenti da dire? Secondo me no, guardate il mio blog per esempio 🙂

Comunque mi sono registrato, anche se dubito di commentare spesso.

Coerenza

Io non sopporto le persone che pensano che la propria opinione sia particolarmente importante e meritevole di essere divulgata al mondo tramite radio, tv, internet. Almeno una volta c’erano solo i tuttologhi da capannello. Sopprimerei buona parte delle possibilità di commento sui siti d’informazione. Non è che per forza la vostra opinione debba fregare a qualcuno.

…disse quello che da anni pontifica dal suo blog.

La settimana del mio blog

Il mio blog vive soprattutto nei giorni lavorativi, sia come post che come visite, e così il sabato un appassionato di dati e statistiche come me esamina quanto successo.

Sono molto contento di questa settimana perchè, anche se le visite sono state più o meno le solite, c’è stata un po’ più di vita per quanto riguarda i commenti e i nuovi arrivi dai motori di ricerca.

Spero potervi continuare ad annoverare tra i miei lettori. Buon weekend a tutti