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Si impara più da una sconfitta che da mille vittorie
In cucina non sono una cima. Con questa grande verità, in rima quasi baciata, parliamo del mio primo esperimento con le Mug Cake. Mia cugina, che a livello culinario è su un’altro emisfero rispetto a me, mi ha di recente illuminato su questa tipologia di dolce. In pratica sono piccole torte monofase da cuocere in un paio di minuti in forno a microonde. Lei pensava di darmi suggerimenti per eventuali future cenette romantiche che dovessi avere. Io, molto più pragmaticamente, l’ho visto subito come un intrigante dolce da single. Compro quindi su amazon un ricettario e mi cimento. Peccato che il libro fosse con le dosi espresse in unità americane: cucchiai e tazze. Sembrano dosi spannometriche ma in realtà sono molto precise ed esistono appositi dosatori (che ora mi sono comprato, vedrete perché, sempre su amazon). Parto allora facendo le dosi un po’ a occhio, cosa che può andar bene nella cucina ordinaria ma che è fallimentare in pasticceria. L’ho capito quando ho messo a cuocere il dolce… Ottenendo il risultato che vedete nella foto. Ora, coi misurini, ci proverò di nuovo…
Il famigerato halloween condominiale (2015)
Ho la fortuna di vivere in un condominio molto tranquillo. Nonostante ci siano 48 appartamenti, le riunioni condominiali filano via per lo più lisce e non ho mai avuto notizia di particolari litigi tra condómini. L’unica inquietante consuetudine è l’Halloween Condominiale. In pratica si raccattano su tutti i bambini e si fa un giro per dolcetto e scherzetto. Non è male come cosa perché i bambini si divertono e i genitori sanno che sono lì all’interno, seguito pure da qualche genitore. Però mettetevi nei panni del single un po’ fuori dalla vita sociale della mafia delle famigliole: non farmi trovare preparato vuol dire perdere punti sociali. Gli altri anni, già ve lo scrissi, mi ridicevo sempre a comprare dolci e caramelle all’ultimo minuto. Questa volta ho giocato d’anticipo e sabato ho fatto il pieno. Solo un particolare mi sfugge: è venerdì o sabato? Vuoi vedere che ho preso tutto e non sono neppure in casa?
AGGIORNAMENTO: anche il post sull’Halloween condominiale è un classico. Rileggetevi la storia di questo evento a questo LINK
La dura vita dell’uovo di Pasqua.
La vita dei dolci stagionali è segnata inevitabilmente dal calendario. Però quella delle uova di Pasqua è, se vogliamo, peggiore. Innanzitutto non le puoi mangiare prima di Pasqua. Un panettone io la mangio da Sant’Ambrogio in poi. Più o meno lo stesso anche per torrone, colombe p chiacchiere. L’uovo no. Va aperto il giorno preciso. Questo però sarebbe ancora il minore dei mali. Il fatto è che passata la Pasqua nessuno penserebbe mai di comprare un uovo. Un pandoro sì, una zeppola di San Giuseppe anche. Un uovo di cioccolato no. Che fine fanno tutte le uova invendute? Ritirate e rifuse? Riciclare l’anno dopo? Soprattutto quest’ultima mi auguro di no, così come spero non vengano buttate e basta.
