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Ho vinto la battaglia con lo spam! (ma non la guerra)

Da anni sono passato a gmail, con la mia casella di posta principale. I molti tra voi che hanno fatto come me, sapranno che le mail sono divise in tre cartelle: Principale, Social e Promozioni. C’è poi una casella spam, che funziona, ma non intercetta tutte quelle mailing list alle quali, più o meno distrattamente, ci iscriviamo ma poi non ci interessano minimamente.

Ecco che quindi la mia casella Promozioni, si popolava di almeno una cinquantina di email inutili al giorno. Almeno. Da un mesetto a questa parte, con certosina pazienza, mi sono messo in pausa pranzo a fare tutte le singole disiscrizioni. Qualcuna ogni giorni.

Fantastico. Un’altra vita. Vi consiglio di perderci un po’ di tempo perchè alla fine funziona veramente. Si può vincere contro lo spam.

…a patto di non ricominciare a fare iscrizioni ad minchiam…

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Ripulire i cassetti, nell’era del digitale.

Io sono un tipo disordinato. Però l’ordine è una delle cose che mi da maggiore tranquillità. Quelle rare volte che riesco a fare ordine, sono un bimbo felice. Non devo essere l’unico a pensarla così e soprattutto a pensarla così in ambito digitale, visto che un articolo del corriere.it paragona il riuscire a non avere mail non lette al dilettarsi con un giardinetto zen.

Email, l’esercizio zen di avere la casella pulita – Corriere.it.

Da pop3 a imap: questione di filosofia

Di recente ho cambiato la mia email principale. Sono passato da quella di Tiscali, una classica pop3, a gmail che sfrutta invece il protocollo imap. Per me ai tratta di una svolta filosofica non da poco. Passare da una posta che scarico a una che si sincronizza su tutti i devices tramite server vuol dire fondamentalmente selezionare molto di più cosa tenere. Una volta non buttavo via niente. Solo in paio di settimane fa ho passato oltre un’ora a svuotare thunderbird da mesi e mesi non solo di spam ma anche di conversazioni che non aveva comunque senso tenere. Ora è un lavoro quasi quotidiano. Servirebbe una cosa del genere anche per eccitarmi di accumulare in casa tante cianfrusaglie inutili.

Vincere la battaglia con lo spam: si puo’!

Tempo fa ho iniziato una certosina operazione di deregistrazione a tutte le newsletter ed email pubblicitarie che non mi interessavano. Pensavo fosse una battaglia persa e invece, complice il fatto che i filtri antispam di operatori e client funzionano meglio, ho quasi azzerato l’email indesiderate. Un sogno. Forza! Basta solo un po’ di buona volontà ma ce la potreste fare anche voi.

Puck batte Spam 2-1

Qualche giorno fa vi scrissi che avevo deciso di perdere un po’ di tempo a cliccare sui vari link “unsubscribe” delle infinite email che mi arrivavano. C’era chi mi aveva etichettato come un illuso e anch’io non mi facevo grandi illusioni. Invece devo dire che la cosa ha funzionato. Ovviamente lo spam vero e proprio arriva sempre ma almeno le newsletter inutili le ho cassate quasi tutti. Spendeteci un po’ di tempo anche voi e non ve ne pentirete.

Combattere i mulini a vento: le mailinglist

Ci sono le (numerose) email di spam e per quelle, filtri della posta indesiderata a parte, c’è poco da fare. Poi però ci sono tutte quelle email che riceviamo perché nel corso del tempo ci siamo registrati a qualche sito e siamo entrati nel loro diabolico meccanismo commerciale. Oggi ho deciso di combattere una battaglia persa e mi sono messo a cliccare sull’apposito bottone, che dovrebbe sempre esser presente per legge, per disiscrivermi. Mi sento tanto come uno che combatte contro i mulini a vento.

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