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Quei pomeriggi hard sopra la farmacia
Le pruriginose storie di provincia regalano sempre grandi emozioni. Quella che mi è stata segnalata da un amico non è neppure di quelle particolarmente fantasiose ma trovo che l’articolo che gli ha dedicato La Nazione sia molto gradevole e riesca a infiocchettare la notizia non male.
Cassonetto differenziato per il frutto fiorentino
il 6 dicembre 1989 usciva il primo album degli Elio e le Storie tese: Elio samaga hukapan kariyama turu. Al suo interno la canzone Cassonetto differenziato per il frutto del peccato, che parlava con l’ironia tipica del gruppo milanese, del problema dell’abbandono dei bimbi in fasce.
In questo weekend ero a Firenze, chi mi accompagnava mi ha mostrato La ruota degli innocenti e fu installata il 5 febbraio 1445. In pratica era una cassonetto differenziato per il frutto del peccato.
Quando l’ho fatto notare, sottolineando anche il fatto che per qualsiasi evento della vita c’è una canzone degli Eelst, sono stato picchiato con violenza.
Il signore di Firenze è TripAdvisor
Io sono spesso tacciato di essere molto connesso e troppo social network oriented ma sono rimasto stupito dall’influenza che ha TripAdvisor da queste parti. Ok, anche io hotel e un paio di ristoranti li avevo cercati qui prima di partire ma a Firenze veramente non c’è esercizio commerciale che non tenga al proprio rating. Dall’hotel che in ascensore ha il qr code per mandarmi subito a scrivere la recensione, fino al cantuccificio che sulla propria etichetta si vanti di essere top rating. Conterà la presenza di turisti americani ma qui siamo alla vera e propria mania.
Tutto questo ricordando sempre e comunque le distorsioni che questo sito ha…
Lampredotto for President
Tra le specialità fiorentine che sto provando in questi giorni, una di quelle che mi incuriosiva di più era il panino al Lampredotto.
Rigorosamente consumato da un chiosco per strada, è una sorta di trippa fatta con lo stomaco (credo bovino). Approfittando dell’occasione per salutare gli amici veggie e vegan che mi toglieranno ora definitivamente io saluto, devo dire che è una pietanza che riscrive il concetto di unteria. Basta vedere io sacchetto di plastica in cui lo servono e i resti che vi rimangono a fine panino.