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Una mattina da Nerd fra i Nerd

9.00 Oggi vado in Games Week, la fiera milanese dedicata al mondo dei videogiochi. Dovrei avere il mio solito pass per la stampa ad attendermi, anche se ogni anno mi sento sempre più un imbucato (quest’anno credo due sole recensioni).
9.14 Già metropolitana si riconosce al volo chi deve in fiera. In genere hanno meno della metà della mia età. Per fortuna c’è una folta schiera di attempati Nerd che mi attende là.
9.35 Entro e si capisce già che la fiera è abbastanza in tono dimesso. Ciò non toglie ci siano file assurde anche per giocare titoli che sono già nei negozi.
9.45 La fatica maggiore è stata trovare la sala stampa. Indicarla meglio no? Saluto gli amici e poi mi faccio un giro tra gli stand.
10.55 Ho già visto abbastanza, cioè tutto quello che si può fare senza farsi ore di coda. Da buon matusa, la parte che mi ha colpito di più è quella retrò.

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People watching al Games Week

– il Nerd evoluto (o semplicemente fortunato) che ha la ragazza, la trascina ad eventi Nerd per far vedere che non è come gli altri Nerd. Più è carina e più è spronata a vestirsi in modo provocante. Lei di base accetta di buon grado (a meno che lui non sia servo della gleba, comunque in questo caso la storia è destinata a durare poco) perché avere gli occhi addosso in ambiente con poca concorrenza (le standiste non contano) da sempre piacere.
– passano gli anni, passano le mode, ma i Nerd si vestono e si tagliano i capelli sempre nello stesso modo.

…La meglio nerdosità

Come vi scrivevo (anzi vi mostravo solo con una foto) sabato scorso sono stato alla Games Week. Ormai scrivo abbastanza di rado per Gamesurf ma almeno il titolo per partecipare a certi eventi ce l’ho ancora. Girando per gli stand, tra gente che si faceva fare il trucco da zombie e altri che sgomitavano per urfidi gadget gratuiti, guardavo con sufficienza quella varia umanità. Mi è venuta in mente una scena del film (e del libro) Alta Fedeltà, in cui i tre protagonisti che lavorano in un negozio di dischi, trattavano con sufficienza i collezionisti di musica. A loro dire degli sfigati. Così li differenziava da loro? Solo il posizionamento sulla scala sociale dei fanatici. Ero così anch’io nei confronti di quei nerd? In parte sì e in parte no se, come dico sempre, ai miei tempi le redazioni erano piene di gente della mia età e ora, vent’anni dopo, le redazioni sono piene ancora di quella stessa gente. Sempre della mia età. 🙂

Comunque sabato mi sono dilettato soprattutto a fare foto. Eccovi qua il risultato, pubblicato su Gamesurf.

Nerd evoluto

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