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Negazionismo: due pesi e due misure

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Vi giro un interessante articolo in cui si rileva come i Giudici di Strasburgo abbiano definito legittimo negare il genocidio armeno. E’ stata così tolta la condanna inflitta dalla Svizzera a un politico turco. Questa ultima parte è importante: un politico turco. Se un qualsiasi ultranazionalista di destra si fosse permesso di negare l’olocausto, di sicuro la Corte non avrebbe richiamato la libertà di opinione. I termini sono importanti: libertà di Opinione. Un genocidio è un’opinione o un fatto storico? Secondo me la seconda. Vi rimando all’articolo completo.

Sorgente: Tra negazionismo e libertà d’espressione. I giudici di Straburgo e il genocidio armeno | East Journal

100 anni

Oggi si commemora il centenario del genocidio armeno. Purtroppo non sono riuscito a deporre un fiore come mi ero prefisso ma almeno, tra un’emergenza e l’altra di una folle giornata lavorativa, sono riuscito a passare “per un saluto” alla stele che sta a fianco della cattolica. Non a caso fu donata nel 1986 dalla comunità armena in ricordo delle vittime del 1915. 

 

Ora tutti parlano del Genocidio Armeno

Su Google ho attivo un alert per tutte le notizie che arrivano dall’Armenia. In passato le fonti che parlavano del Genocidio Armeno erano solo piccoli siti specializzati in questioni mediorientali e stampa indipendente. Ora tutti ne parlano apertamente. L’evento scatenante, alla base, è che il 24 aprile si commemorerà Il centenario di questo fatto storico (perché questo è, con buona pace della Turchia). Il vero motivo è però che ne ha parlato senza mezze parole Papa Francesco, quanto mai il pontefice che ci voleva. Ecco che quindi testa più importanti ora non possono soprassedere sull’evento.

Genocidio Armenia, perché dobbiamo parlarne apertamente – Il Fatto Quotidiano.

Don’t Deny

 

L’Eurovision Festival, o Festival Europeo della Musica, o Festival dell’Eurovisione, è un’amena e spesso agghiacciante competizione canora che vede un rappresentante per ogni paese europeo (o quasi). Molto in voga nei paesi dell’est, che spesso lo ospitano. La scelta di chi debba partecipare varia da paese a paese. Per esempio l’Italia manda sempre qualcuno che ha partecipato all’ultimo Sanremo. L’Armenia, che celebra quest’anno il centenario del suo genocidio negato, ha pensato di approfittare anche di questa occasione per far sentire la sua (flebile) voce. Farà partecipare un gruppo creato ad hoc per l’occasione. Sei membri, uno per ogni continente del mondo (a simboleggiare la diaspora) e uno dall’Armenia. Il brano sarà Don’t deny, ovvero non rinnegare, chiaro riferimento al negazionismo generalizzato su questo triste evento storico, di cui più volte ho parlato sul mio piccolo blog.

Eurovision 2015: l’Armenia porta i Genealogy!.

Marketing armeno

Mi ritrovo a scrivere per la seconda volta in due giorni del genocidio armeno, anche se questa volta il taglio è (se possibile) più leggero. Ieri a Strasburgo si è tenuta l’udienza per il processo ad un politico turco che ha negato il genocidio armeno. Evento che è apparso su molti organi di stampa per un solo motivo: l’Armenia ha scelto di farsi rappresentare dalla signora Clooney (della cui esistenza ed identità ero all’oscuro fino ad oggi). Di sicuro a Yerevan hanno trovato il modo di far parlare della cosa.

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Per non dimenticare tutti i genocidi

Già ieri vi scrissi un pezzo sul giorno della memoria. Diverse volte invece vi accennai al genocidio negato è dimenticato degli armeni. Le due tematiche trovano ulteriori incroci in un libro appena uscito, che sto per acquistare in ebook, che racconta la tragedia armena per bocca di quattro ebrei. Una lettura certamente non facile ma decisamente importante.

Vi cito solo un estratto dell’articolo di Panorama che vi linko più sotto:

Nel 1939, poco prima dell’invasione della Polonia, Adolf Hitler tenne un discorso al comando delle SS, in cui ordinò come procedere per la “soluzione finale” e lo sterminio degli ebrei attraverso un universo concentrazionario fatto di sangue e orrore. Quando qualcuno dalla platea gli fece notare che sterminare milioni di ebrei non sarebbe passato inosservato, Hitler rispose: “Chi si ricorda oggi dello sterminio degli armeni?”.

Pro Armenia. Gli ebrei raccontano il genocidio fantasma | Panorama.

Per chi fosse interessato all’acquisto: Amazon

Armenia, 24 aprile: anniversario di un genocidio dimenticato

Vorrei ricordare anche quest’anno uno troppi genocidi di cui la storia sembra dimenticarsi. Il tutto è accaduto ben 99 anni fa. Armenia, 24 aprile: anniversario di un genocidio dimenticato | L’Indipendenza. Armeni d’Italia (Avvenire) 383880_10150361870834144_1969834582_n

Basta parlare di Giovani Turchi del PD!

BASTA BASTA BASTA! Non se ne puo’ più di sentir parlare di Giovani Turchi (o Nuovi Giovani Turchi) del Pd. L’espressione, originariamente coniata negli anni 50 per descrivere l’exploit di un gruppo di giovani democristiani sardi (tra cui un certo Cossiga), è di recente tornato in auge.
L’espressione si rifaceva ad un gruppo politico che “firormò l’impero ottomano” tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Tutto bene, negli anni 50, quando queste cose non si sapevano. Quello che oggi invece si sà è che furono anche responsabili del genocidio armeno. Gli armeni d’Italia cercano di far sentire le propria voce ma come al solito non è un popolo trendy come i palestinesi, chi vuoi che se li caghi se chiedono rispetto per dei morti di un secolo fa… 😦