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Sono una peripatetica telematica

Caro responsabile marketing / social media manager / qualsiasicosatusia, io guardo con profonda invidia i blogger che ricevono gadget e prodotti da recensire da parte delle aziende. Se vuoi mandarmi un qualsiasi prodotto io sono disposto non solo a parlarne bene ma anche a parlare bene di qualsiasi azienda, anche la meno etica del mondo. 

Con affetto, un blogger.

Ok, si scherza, però veramente guardò con ammirazione e invidia i blogger che sono così “riconosciuti” da avere il diritto di venire lisciati da aziende di vario tipo. Io, nel mio piccolo, sono iscritto a servizi che riconoscono piccoli benedir ai blogger per parlare di determinate campagne. Però anche in questo ho molti paletti: per esempio di recente ho rifiutato un post che proprio non c’entrava niente col blog. Li faccio solo se comunque hanno un senso e non mi trovo a snaturare troppo cosa e come scrivo. Potete confermarlo anche voi: vi sfido a trovare questi post “marchettoni”

Quando la Apple ha girato la mela?

L’altro giorno guardavo un film un po’ datato, credo a cavallo del 2000 indicativamente, e ho avuto la certezza di una casa (inutile) che sospettavo da tempo: la Apple ha girato la mela sui suoi portatili. Vi spiego. Se tenete davanti a voi un MacBook chiuso, vedrete il logo a testa in giù. Questo però consente che il marchio sia visibile correttamente dagli altri quando lo avete aperto. Una volta non era così: lo vedevate dritto tenendo il portatile chiuso e lo vedevano rovescio quando ci lavoravate. Per altri marchi continua a essere così, come per esempio sul mio netbook Asus. La cosa, se ci pensate, rappresenta una cambio di filosofia non da poco: da un prodotto che si rivolge verso chi lo usa si è passati all’apparire verso i terzi. Cosa in cui Apple è diventata maestra da anni. Qualche altro osservatore di cose inutili sa dirmi quando questa svolta sia stata operata?