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Quel vago odore di caminetto
Ieri sera mi sono fatto le caldarroste, già ve lo scrissi. Sono venute abbastanza bene anche se leggermente bruciate. Anche per questo forse in giro per casa è rimasto un piacevole quanto vago sentore di caminetto. È un profumo che mi è sempre piaciuto. Infatti una delle poche cose piacevoli della strada che faccio per tornare a casa, che altrimenti non ha grandi bellezze, è la presenza di diverse villette; in autunno o in inverno si sente il classico odore di legna bruciata dal caminetto. Mi mette sempre un po’ di sana invidia.
Memoria olfattiva dozzinale
È cosa risaputa che l’olfatto sia il senso dotato della maggior memoria. La mia (scarna) memoria spreca parte delle sue limitate risorse per immagazzinare per lungo tempo dati inutili. Non mi sono quindi stupito passando durante l’estate davanti al negozio che vedete in foto, lungo via Torino a Milano. Dalle porte aperte usciva un forte profumo femminile, piuttosto dozzinale. Istantaneamente la memoria mi ha rimandato una serie di flash: era molto simile al profumo che regolarmente si avvertiva nella maggior parte della Mall americane negli anni 90. Magari anche dopo ma furono quelli (fino ai primi 2000) gli anni dei miei grandi viaggi oltreoceano. Una cosa simile mi accade con certi detergenti per la pulizia dei pavimento o della moquette: hanno l’odore tipico dei casino di Las Vegas.
Eau de Apple!
Fosse il primo d’aprile penserei ad una bufala, essendo il 17 penso solo ad una inutile cretinata.
