Trenta centimetri di dimensione artistica (fotografica)
No, non parlo del film porno di Sara Tommasi
No, non sto parlando delle buone e vecchie PVD
Mi riferisco all’email con le rigide norme di sicurezza olimpiche, che ho ricevuto stamane e della quale vi ho già accennato nel precedente post. Dopo gli oggetti vietati, passiamo a quelli il cui accesso è regolamentato.
La norma che mi interessa particolarmente è quella sull’attrezzatura fotografica. Ovviamente l’utilizzo commerciale degli scatti è vietato senza accredito. Altrettanto ovviamente non potevano vietare a chiunque di portarsi una macchina fotografica. Quale discriminante mettere? Trenta centimetri. Che vuol dire tutto e non vuol dire niente. Fatto sta che l’attrezzatura non puo’ superare i trenta centimetri di dimensioni (altezza? larghezza? profondità?). Diamo per scontato che si parli dell’obiettivo. Dovrei rientrarci anche con il 75-250 ma per le mie stupide fisse di rispettare alla lettera i regolamenti (su questo seguirà un post ad hoc) sono già in fibrillazione.
Fatto sta che mi sembra una discriminante alquanto aleatoria.
Pubblicato il 12 luglio 2012, in london2012 con tag london 2012, londra 2012, materiale fotografico, olimpiadi, pvd, sara tommasi, sicurezza. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.
beh, il cannone arriva lontano e consente primi piani e possibili inquadrature da rivendere ai giornali.
però se fosse stato un post sulle PVD sarei rimasto più felice!
se provassi a rivendere qualcosa finirei al gabbio tempo zero 😀 con la fortuna che mi ritrovo.