Uno a destra. Uno a sinistra.
In genere, nel nostro viaggio australiano, non abbiamo avuto la percezione di pericolosità. Se non in una città: Alice Springs. Seconda città per grandezza dei Northern Territory, in realtà conta circa trentamila abitanti. Arrivando abbiamo notato dei sobborghi non proprio edificanti e, spiace dirlo, erano le zone abitate dagli aborigeni. Paragonate a certe riserve indiane viste negli States, diciamo che mi pare se la passino peggio. Il nostro albergo aveva un parcheggio con cancello a codice di sicurezza. Peccato che il numero di posti disponibili fosse inferiore (di gran lunga) a quello delle stanze. Ecco che quindi, controvoglia e nonostante alla reception una incaricata, un po’ stordita, ci avesse avvisato che non fosse sicurissimo, abbiamo lasciato l’auto in un parcheggio a circa dieci metri dalla porta dell’hotel. Non eravamo tranquilli. Prima di andare a dormire siamo passati a controllare. Oltre alla nostra c’erano tre auto e sembrava tutto tranquillo. La mattina, alle 6, prima di colazione, sono passato a ricontrollare. Ho notato dei vetri per terra vicino alla macchina a fianco alla nostra ma erano di una effrazione precedente. Dopo colazione siamo tornati per caricare l’auto e… quelle parcheggiate alla nostra destra e alla nostra sinistra avevano il finestrino saltato. Per una volta ci è andata bene (o forse la mia prima uscita ha evitato guai peggiori)
Pubblicato il 13 agosto 2018, in Giorno Marmotta con tag alice Springs, australia, furti, sicurezza, vandalismo. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
Lascia un commento
Comments 0