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Tutta mia la città ?
Mi è sempre piaciuto fare la chiusura dello studio, quindi lavorare fino all’ultimo, perché fondamentalmente mi piace Milano in agosto. Ormai sono lontani gli anni in cui diventava un deserto ma già oggi come traffico e gente sui mezzi pubblici si nota la differenza. La grande novità di quest’anno è vedere la città quasi in mano ai turisti, qui fondamentalmente per l’Expo. A me piace molto come cosa e spero resterà anche nel futuro. Sta a noi non dissipare il tesoretto di Expo.
E’ già tempo di Dopo-Expo
Se ne parlava da prima dell’inaugurazione ma ormai è un’argomento sul quale ogni giorno emergono novità. Sto parlando del dopo-Expo. Argomento al quale sono particolarmente interessato, abitando molto vicino all’area. La voce che si è rincorsa più spesso è quella del nuovo polo universitario, magari combinato con una cittadella dello sport. Invece ho sempre creduto poco a vecchie voci su un nuovo stadio per il calcio. Un interessante articolo di oggi racconta lo stato attuale delle cose, mettendo in evidenza cosa sicuramente verrà smantellato e cosa rimarrà. Nell’articolo si dice che il Padiglione Zero, molto bello, rimarrà così com’è. Nutro però seri dubbi sull’attrattività a lungo temine di una installazione del genere.
Milano Expo, museo, teatro, onlus e bistrot: pronto il piano salva-spazi – Corriere.it.
PS Non parlatemi dell’Albero della Vita in piazzale Loreto perchè mi sembra una cavolata epocale.
Una cosa per cui rimpiangerò Expo
Da abitante di Pero è da assiduo utilizzatore dei mezzi pubblici, c’è una cosa per la quale, già ora, so che rimpiangerò il periodo di Expo: la frequenza dei treni per Rho Fiera. Soprattutto la sera. Anche stasera: ore 23 scendo in Cadorna e… Primo treno Rho fiera due minuti. Secondo treno: ancora Rho fiera. Che pacchia!
Ogni città ha il suo (spicchio di) Expo?
Il tanto bistratto Expo, ora che va, pare che non sia solo di Milano… Quando sono stato a Roma la città era piena di cartelli che pubblicizzavano eventi di “Roma per Expo”.
Poteva Torino essere da me? Certo che no, ecco che quindi cercano di attirare anche loro una parte del traffico generato dall’evento milanese. Nella fattispecie ci pensa il Teatro Regio con “The Best of Italian Opera”
Dal 9 luglio al 26 luglio 2015 si alterneranno quindi quattro grandi opere del melodramma italiano:
– La bohème di Giacomo Puccini
– Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini
– La traviata di Giuseppe Verdi
– Norma di Vincenzo Bellini
Per chi fosse interessato (in fondo con Italo e Frecciarossa Torino è davvero vicina) ecco IL LINK coi dettagli.
Expo: il flop al contrario
Quando un evento coinvolge un gran numero di persone, in genere il problema (soprattutto in Italia) è convincerle a utilizzare i mezzi pubblici in luogo dell’auto privata. Con Expo no. A quanto pare la stragrande maggioranza dei visitatori arriva in metropolitana o in treno, altrimenti con pullman organizzati. Tutti contenti? A quanto pare no. I tre parcheggi languono è così si è pensato di offrire il biglietto serale gratis nei weekend a chi li utilizza. Non è che in Italia siamo diventati tutti di colpo amanti del mezzo pubblico. La verità è un po’ diversa. I parcheggi sono lontani e poco pubblicizzati. Chi di voi conosce il parcheggio di Arese o quello di Trenno? Inoltre sono pure scomodi perché poi bisogna prendere una navetta. Molto meglio, per chi ha l’auto, lasciarla ai parcheggi ATM di Lampugnano, San Leonardo o Molino Dorino e poi prendere la metro.
Expo: farsi belli in spinning
Se c’è una cosa che il people watching mi ha insegnato è che quelli che si vantano di più in palestra sono quelli che partecipano ai corsi. Quelli che si bullano di più tra quelli che partecipano ai corsi sono quelli che fanno spinning. Cosa c’entra Expo? E che cavolo, anche voi, un po’ di pazienza! Uno degli sponsor dell’evento è una nota azienda di macchinari per il fitness. Ha diversi corner in giro per Expo ma a cascina Triulza ha un spazio particolare: in pratica fanno delle dimostrazioni di spinning, dove una serie di agguerritissimi amanti di questa disciplina ci danno dentro tronfi di se stessi. Sinceramente uno spettacolo di cui avremmo fatto a meno.
Expo: bullarsi entrando alle 18.40
Ieri, dopo il lavoro, sono andato in Expo. Per la prima volta ho provato l’ingresso dal lato metropolitana. Mi ha subito colpita il fatto che biglietteria e controllo di sicurezza fossero molto più vicini rispetto a un ipotetico punto di partenza rispetto a Cascina Merlara. Mi spiego: dalla cascina all’ingresso c’è circa un chilometro, dalla metro un centinaio di metri. Peccato però che il camminamento post controlli sia invece più lungo, quindi il pezzo a piedi da fare per arrivare al sito Expo è più o meno lo stesso.
Avvicinandomi ai tornelli notavo come, nonostante mancasse ancora tempo, già cominciasse ad assieparsi la folla di chi alle 19 sarebbe entrato col biglietto serale. Arrivo al controllo biglietti e la tipa, con malcelata supponenza mi dice “ha il biglietto giornaliero?” Sotto intendendo “lo so che non ce l’hai, sarebbe uno spreco entrare a quest’ora. Hai il biglietto serale e cerchi di fare il furbo.” Io, tronfio, ho replicato “no, ho l’abbonamento” e sono entrato.
È bello essere a Milano (quest’anno)
È bello essere a Milano quest’anno. Che piaccia o no la città è positivamente coinvolta in Expo. Non solo per i molti turisti e la manifestazione in sè. Non solo per i lavori che comunque sono stati fatti e le varie iniziative. Non solo per i nuovi locali e la metrò che viaggia con frequenze maggiori. È proprio un clima che si respira. Tra chi passeggia in darsena la domenica o chi se ne sta sdraiato al parco Sempione in una giornata di sole. C’è un orgoglio latente per l’essere a Milano e c’è chi pure, sottovoce, si azzarda a sussurrare: “Milano è sempre stata bella, ora se ne accorgono un po’ tutti”



