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Ok, forse sono un filo sfigato

Ieri pomeriggio esco prima dell’ufficio e salgo in montagna. C’è traffico, come vi scrissi, ma non ho fretta e arrivo senza grossi problemi verso le 21. Durante il viaggio mi accorgo che gli antinebbia fanno contatto e si accendono sempre. Quando arrivo nel garage allora faccio la massima attenzione a che siano spenti quando chiudo tutto. Mi riprometto di scendere a controllare prima di dormire ma, mea culpa, mi dimentico.

Ovviamente stamattina una giornata senza una nuvola, faccio colazione, mi appresto a salire a Madonna di Campiglio e… Batteria a terra. Ora ho trovato un elettrauto che fra poco sarà qua ma il problema è che anche se ricarico la batteria, si potrebbe riscaricarle. Potrebbe essere una scusa per rimanere qua fino a lunedì mattina ma sinceramente preferivo che tutto fosse filato liscio e tornare come da programmi domani sera. 

Vediamo di salvare almeno oggi pomeriggio perchè i programmi originali, tranne la cena all’agriturismo del burro fuso, sono andati tutti a peripatetiche…

Luminarie montane

Nei paesi montani turistici le luminarie natalizie sono tollerate tranquillamente fino a Pasqua. Dopo rimangono comunque, solo che restano spente. Si fa meno fatica così. 

Sì, viaggiare

Stasera sono venuto in montagna. Non avevo fretta e quindi, nonostante il traffico, mi sono goduto il viaggio. Mi ero premunito con della buona musica. Avevo il nuovo album degli Elii ma soprattutto l’ultimo (ormai non più recentissimo) di John Fogerty: credo sia una delle migliori colonne possibili da viaggio. Così ho cantato, ho stonato, ho avuto tempo per riflettere e già rilassarmi. Pensando alla mia valle e alla montagna. 

Il fascino della Cenerentola 

Già vi scrivevo del fascino della FA cup ma più in generale si può parlare del fascino che il calcio inglese esercita non solo sull’Italia. Se poi ci mettiamo la favola della piccola provinciale che lotta per lo scudetto, contro i grandi colossi economici, il gioco è fatto. Questa è la storia del Leicester che, mentre vi scrivo, è in vantaggio fuori casa nel big match contro l’Arsenal. In tutto questo c’è un pizzico d’Italia, perché la squadra è allenata da Ranieri, uno che vedrei molto bene come selezionatore della nazionale. 

Oggi è proprio bello tifare per questa piccola di provincia.

  

Quelli che… Sanremo

Domenico Modugno

Quelli che…

… Sempre tutti a parlarne male ma poi siete sempre a vederlo

… Non lo guardo. È che scanalando mi è capitato di vedere…

…lo guardò solo per commentarlo sui social (una volta era “perché in ufficio il giorno dopo si parla solo di quello)

… Lo guardo per gli abiti delle vallette

… Tanto lo guardi anche tu ma devi fare quello intellettuale che ci sputa contro

 

La fortuna dimenticata (in tasca)

 L’altro giorno, forse ve lo scrissi, ho tirato fuori dall’armadio il piumino. Metto le mani in tasca e trovo un gratta e vinci. Intonso. Lo gratto. Due euro. Bella lì. Alché provo a incassarlo, con qualche remora, visto che aveva più di un anno. Ci riesco. Ne prendo un altro. Lo grato. Perdo.

Il banco vince sempre, soprattutto al gratta e vinci.

Conciarsi via male col cioccolato 

In genere sono un tipo molto compito, anche a tavola. Per esempio odio chi parla con la bocca piena. Ok, ogni tanto scappa anche a me ma cerco di darmi un tono. Così come quando mangio cose “macchianti” o potenzialmente pericolose. A volte però capita si venga sopraffatti da un cibo imprevisto. Mi è capitato la settimana scorsa quando, prima di andare a teatro, sono andato da Cioccolati Italiani. Tralasciando le voci incontrollate e (al momento) incontrollabili sulla catena di locali, ho preso una “temaki crepes”. In pratica un maxicono cialda con dentro una crepes al cioccolato. Facile da gestire, vista la cialda? Tutt’altro. Era così colmo di cioccolato che ad ogni morso debordava. Mi sono conciato un vero schifo, al punto che entrando a teatro sono andato a fare una mezza doccia in bagno. Voto: 2 – Socialmente impresentabile.

Per fortuna che uscivo con una coppia e non con una ragazza!

 

Il lungo weekend del moccolo

In questi giorni si sono susseguite una serie di uscite che, prese singolarmente, non avrebbero destano curiosità ma così affiancate, sono quantomeno singolari. In pratica giovedì, venerdì e sabato sera sono il tasto il moccolo di una coppia, ogni sera una diversa. Una volta mi avrebbe creato problemi la cosa, se non altro umorali. Invece si fa di necessità virtù e sono state anche piacevoli serate. Alla faccia della mafia delle coppiette!