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Memorie di un vecchio tipo da chat

Dire adesso una cosa del genere mi farà sicuramente passare per un bavoso pervertito ma io chatto ormai da decenni. Se vogliamo essere precisi, io chatto da prima che esplodesse il boom del world wide web (come si chiamava un tempo internet nelle discussioni erudite). Io cominciai a chattare sulle BBS e approssimativamente era il 1992. Poi sono passato ad internet e ai primi messenger. Questo vi dico perchè oggi mi sono ritrovato a pensare al primo che ho usato: icq. Con somma soddisfazione ho scoperto che esiste ancora, a differenza di altri dinosauri del web con i quali ho iniziato (un paio di esempi? Geocities e Webcrawler). Ai tempi non c’era una grande diffusione di foto digitali e gli incontri erano veramente al buio.
Al primo raduno della Bbs che frequentavo (Universal Conflagration) nessuno sapeva chi ci si potesse trovare davanti. Ai primi incontri di fanciulle fatto tramite icq le sorprese non certo positive, anche per loro, non sono mancate.
Bello quindi che icq esista ancora, che sia vissuto più di msn messenger, anche se al tempo di whatsapp e skype non lo usa quasi più nessuno.

Sentirsi un dinosauro della rete

In diversi ambiti (sociali, musicali, videoludici) inizio a dimostrare i miei anni, nonostante mi senta ancora arzillo e molti amici mi ritengano ancora “sul pezzo”. Ci sono però momenti in cui ci si rende conto che di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia.

Ieri leggevo un articolo su Internazionale, ormai la mia fonte quotidiana di stimoli intellettuali, un articolo sul web delle cose. Tralasciando per ora l’approfondimento di questo interessante argomento, il pezzo citava un vecchio servizio, ormai chiuso, come un esempio di una passata e lontana rivoluzione del web: geocities.

Di colpo mi sono reso conto che molti di voi non sapranno neppure di cosa tratti. Invece per me nei miei anni d’oro (i novanta) era stata la prima possibilità di avere una homepage gratis. Vi rimando alla pagina di wikipedia se volete capire meglio cosa sia stato geocities.

Se oggi invece vi collegate alla sua homepage, trovate questa malinconica pagina