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Finirò col votare M5S
Preoccupante, per me, nel giro di pochi giorni mi trovo a sottoscrivere totalmente quello che dice Grillo, per ben due volte. La prima volta l’avevo fatto in QUESTO POST
Precisamente dicevo:
“oggi in Italia chi si permette di dire di non essere d’accordo con la Kyenge finisce inevitabilmente di essere tacciato di razzismo. No ragazzi, non ci sto.”
Ora se ne esce Grillo in un comizio in cui dice:
“Uno prende il piccone e fa fuori tre persone. Perche’ era li’, com’e’ entrato? Voglio saperlo… Ma queste cose non le puoi dire perche’ la sinistra dice che sei razzista, che sei leghista. Ma io queste cose non le voglio lasciare alla Lega, ne voglio discutere al tavolo: l’immigrazione non e’ un problema italiano, e’ un problema europeo”
Per coerenza non posso che essere d’accordo con lui. Essere per la legalità non vuol dire essere razzisti.
Gli odiati migranti
No, non è un post contro gli extracomunitari che affollano le nostre città. Però molti di voi dal titolo avranno pensato questo. Spesso si dice “una volta eravamo noi a emigrare, una volta eravamo noi a essere guardati male”. Vero, ma non si deve guardare né indietro nel tempo né oltreoceano per vedere ancora gli italiani guardati male, solo perchè si spostano per lavorare.
Basta aprire un giorno qualsiasi l’homepage di mattinonline, testata elvetica molto vicina alla lega ticinese.
Non c’è giorno che non si dica che i frontalieri italiani rubino il lavoro ai locali, che i frontalieri italiani accettano paghe basse e tagliano fuori i locali. Senza chiedersi perchè questo avviene e che spesso, proprio come qui da noi, gli immigrati (giornalieri o no) occupano posizioni che i locali magari neppure si “abbasserebbero” a fare.
Lì gli odiati stranieri siamo noi. Certo, ce l’hanno anche con quelli che noi chiamiamo extracomunitari ma loro li chiamano asilanti.
Qualcuno nota la somiglianza con certi discorsi che vengono fatti qui da noi? Meditate gente, meditate.
