Archivi Blog
Ode alla bassa tecnologia
Dopo tanto tempo che ci pensavo e dopo tantissimo tempo da quando gli ebook reader sono usciti sul mercato, mi sono deciso a comprare un kindle. Ho fatto una scelta ben precisa, motivata in ogni dettaglio e al momento ne sono soddisfattissimo.
Ho preso il modello di base da 59 euro.
Non mi interessava la retro illuminazione perché cercavo veramente qualcosa che mi rilassasse la vista dopo tutto il giorno al monitor.
Non lo volevo touch screen perché, pensando di non prendere custodie, lo volevo poter buttare in tasca senza paura che si accendesse.
Lo volevo costasse poco perché non ero sicurissimo di usarlo e poi non volevo un doppione dell’ipad.
Come dicevo, fino ad ora sono entusiasta. Leggerissimo, piccolo ma non troppo, di facile utilizzo. Consigliatissimo.
Un giorno avrò un iPad
Un giorno avrò un iPad. Probabilmente tra maggio e giugno. Così, visto che ho un lato oscuro ed inquietante molto sviluppato, tendo a portarmi avanti col lavoro.
Se acquisto delle app per iPhone, cerco sempre la versione compatibile anche con iPad, così che un domani non dovrò ricomprarle.
Poi oggi, senza deciderlo prima, ho scaricato nuovamente l’app Kindle per iOs e ho pure speso l’esorbitante cifra di un euro e novantotto centesimi per due libri/racconti. Uno di Benni e l’altro di Banana Yoshimoto. Tanto che c’ero mi sono scaricato anche I promessi sposi, era gratis, e per completismo anche Fermo e Lucia, anch’esso gratis. Da anni mi piacerebbe fare una lettura parallela dei due testi, che ovviamente non farò mai, però se fossi dal lato giusto del mercato farebbe molto figo dire che la faccio.
eBook: scusate se ho sempre ragione
Era il 18 gennaio di quest’anno e in un post dedicato a Kindle mettevo seriamente in dubbio il fatto che i molti eBook reader che si cominciano a vedere sulla metropolitana milanese avessero all’interno copie comprate legalmente. Oggi, stupore, corriere.it pubblica un articolo in cui dice che tre libri su quattro di quelli che circolano in formato digitale sono copiati. Ma vaaaa? Del resto la pirateria è stata alla base della grande diffusione e del successo dell’hardware che la supportava. Io sostengo da sempre che la vittoria della prima Playstation rispetto al Sega Saturn sia stata favorita dalla pirateria e questo è solo un caso.
Pirateria male congenito, inestirpabile e fino a certe soglie tollerabile? Io personalmente dico no e da tempo ho totalmente svoltato sul 100% legale (libri, giochi, musica) però mi rendo conto che una certa percentuale potrebbe essere quasi salutare per la diffusione di una tecnologia
Kindle
I viaggi in metropolitana sono per me momento di discreto people watching, analisi di mercato e varie altre elucubrazioni su chi mi circonda. Mettiamo stamane. In una fila di tre poltrone sulla metro 1, al mio fianco avevo due donne con kindle. Onestamente credevo poco alla penetrazione sul mercato italiano degli ebook ma devo proprio ricredermi: scene come quella mi capita di vederle sempre più spesso. Questo mi porta ad una serie di ulteriori considerazioni.
L’Italia è il paese della pirateria, dove la gente invalida la garanzia di un iPhone da 600 euro per scaricarsi gratis applicazioni che costerebbero 79 centesimi. Chi legge su kindle credo sia una stabile lettrice ma siamo altrettanto sicuri che mentre ieri comprava libri cartacei, oggi non scarichi ebook pirata?
Poi la metropolitana è da sempre la più grande biblioteca di Milano e io sovente mi soffermo a studiare cosa la gente legga. Ora come faccio??? Dovrebbero fare un kindle che sul retro pubblichi in uno schermetto ad hoc il titolo del libro. Se no come faccio a farmi i fatti degli altri e insultare le grandonne che leggono la Kinsella? 🙂
