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Ironici adattamenti 

La serata di giovedì in palestra mi ha suggerito un ironico adattamento di un vecchio adagio:

L’erba del vicino è sempre più lunga… 🙂

I peggio esaltati della palestra

Quando ormai oltre due anni fa iniziai ad andare in palestra, ero totalmente digiuno di esperienze del genere. Nella mia ignoranza pensavo che i peggiori esaltati in palestra fossero i gonfi della sezione pesi. Niente di più falso. Certo, loro sono molto convinti di loro stessa ma è un gruppo abbastanza autoreferenziale: se ne stanno nella loro sezione, chiacchierano tra di loro o coi trainer è solo talvolta si spingono altrove per provarci con qualche gnocca. No, i veri esaltati della palestra sono i frequentatori della sala spinning. Intanto i corsi sono a numero chiuso, poi sono sempre svolto con musica e luci peggio di una discoteca del bresciano. La cosa più esilarante è però l’abbigliamento: tutti sono vestiti come se dovessere affrontare il tour de France. Calmatevi, in fondo è solo una variante della cyclette!


I’m a proud peones

Proseguiamo con un secondo post dedicato alle nuove “alle”, che prima erano Down Town \ Emporio Armani e ora sono Virgin Active. 

C’è una mezza sommossa dei vecchi abbonati. Non c’è volta che negli spogliatoi o fra le macchine non origli il malcontento. La palestra non è più quella di prima. Ora si riempirà di gente (con malcelata superiorità). Come si permettono di fare certe cose. 

C’è chi assicura che presto ci sarà una migrazione di massa (non si capisce verso dove), chi millanta rivolte carbonaie. 

Fatto sta che i (per ora pochi) nuovi iscritti sono visti come elementi estranei. Non che me ne freghi molto a dire il vero. Anzi, li trovo carinamente luddisti.

Nuova Alle vs Vecchie Alle

Premessa: “andare alle”, abbreviazione di “andare alle palestre” è un’espressione che ho assorbito da YdR e da un altro nostro amico (innobinabile online). Col tempo e con un eccesso di contrazione, “alle” è diventato sinonimo di Palestra.

Fino ad ora ero iscritto alla Virgin di piazzale Kennedy. Quest’estate la Virgin Active ha rilevato alcune palestra in centro Milano e così, dopo attenta valutazione, ho deciso di trasferirmi a quella di Piazza Diaz (fermo restando che posso andare quando voglio anche in Kennedy). La differenza sul l’abbonamento mensile è di 14 euro. Dopo un paio di accessi, vediamo se i pro giustificano la maggior spesa. I vantaggi sono fondamentalmente due. Soprattutto la comodità dall’ufficio. Questo mi consente di risparmiare almeno mezz’ora rispetto a prima, forse di più. Questo di per sè basterebbe, ma c’è altro. Al momento è molto meno congestionata e presenta poi un rooftop con vista duomo, fantastico in estate. I contro? Bhè manca l’area idromassaggio (ci sono solo sauna e bagno turco) e non c’è la piscina. Al momento sono soffisfatto della scelta. 

Spero di esser magari stato utile a chi sta valutando un simile passaggio.

Alla prossima puntata per spigolature più di costume. 

  

La conquista del bagno turco (e altre storie)

Ieri sera sono andato in palestra. Dopo le fatiche turistiche del weekend, bramavo soprattutto la sauna e il bagno turco che mi sarei concesso in coda agli esercizi. In tutta l’area benessere campeggiano ben visibili gli inviti al silenzio, tranne nel bagno turco. Anche lì si è invitati al silenzio ma la cosa è segnalata da un piccolo cartello a lato. Risultato? Il chiacchiericcio regna spesso sovrano, perché per la mentalità italica il buon senso non esiste: servono gli espliciti divieti. Torniamo a ieri sera. Entro in bagno turco e trovo due coppie di donne. Non è stato difficile temere il peggio: chiacchiere non stop anche a volume elevato. Ho dovuto prolungare la mia permanenza per aspettare uscissero e, devo dire, ne è valsa la pena. Approfondiamo però il tema di quelle comari. Soprattutto una delle coppie parlava in modo animato e a volume alto. Impossibile non sentire. In pratica una delle due era sul punto di chiedere il divorzio. Mi ha fatto specie come non si curasse di farsi sentire dai più. Mi è tornata in mente la scena dello stadio di Harry ti presento Sally, quando lui si lamenta con l’amico che la moglie ha chiesto il divorzio e che il tipo incazzoso dei traslochi avesse saputo della cosa prima di lui. Mi sono sentito quel tipo dei traslochi.

Expo: farsi belli in spinning

Se c’è una cosa che il people watching mi ha insegnato è che quelli che si vantano di più in palestra sono quelli che partecipano ai corsi. Quelli che si bullano di più tra quelli che partecipano ai corsi sono quelli che fanno spinning. Cosa c’entra Expo? E che cavolo, anche voi, un po’ di pazienza! Uno degli sponsor dell’evento è una nota azienda di macchinari per il fitness. Ha diversi corner in giro per Expo ma a cascina Triulza ha un spazio particolare: in pratica fanno delle dimostrazioni di spinning, dove una serie di agguerritissimi amanti di questa disciplina ci danno dentro tronfi di se stessi. Sinceramente uno spettacolo di cui avremmo fatto a meno.

   

Miss “Combinata”

Se siete un minimo lettori assidui del mio blog sapete che sono un adepto del people watching. Non vuol dire (per forza) fare gli impiccioni ma semplicemente guardarsi attorno cercando di osservare e capire chi ci circonda e le diverse dinamiche.
Se poi siete anche voi tra coloro che amano guardarsi in giro, sapete che in qualsiasi ambiente, per grande che sia, si finisce col vedere sempre “le solite facce”.
Questo lungo preambolo per dire che ieri sera ero in palestra e come al solito mi guardavo in giro mentre mi allenavo. Ad un certo punto è arrivata quella che ormai ho soprannominato miss “Combinata”, poichè detiene il titolo di mia preferita (a mani basse) tra le solite facce che vedo spesso sia in metropolitana sia in palestra. Ok, stiamo parlando di un’intersezione abbastanza striminzita, in cui probabilmente c’è solo lei, ma farebbe comunque podio anche nelle due singole categorie. Non sono comunque qua per magnificarvi una ragazza con la quale non scambierò neppure due parole in vita mia ma per parlarvi di come divertito osservavo le dinamiche che la circondavano. Si è iscritta dopo di me, quindi da massimo un paio di mesi. E’ quindi catalogabile ancora come New Entry. Ieri sera l’ho incrociata un paio di volte, tra le diverse aree ed era bellissimo vedere la prevedibilità di noi maschi. Mentre era ai pesi continuava a passare qualche tipo supergonfio ad attaccare bottone. Ancora più divertente vederla mentre correva: erano ormai le 21.30 e la palestra iniziava a svuotarsi, lei su una macchina e tre gonfi schierati a fianco, quasi facendo finta di niente, con tutte le altre macchine libere. …e dire che i gonfi di norma non corrono MAI 🙂

Lo so cosa qualche persona polemica fra voi starà pensando: ma non è meglio fare che osservare? Certo che lo è! Osservare però è fondamentale per provare almeno a limitare i propri errori e io ho imparato (sul serio? l’ho imparato???) che si combatte solo nella propria categoria di peso (e non so parlando dei gonfi)

Il mio weekend sportivo sociale

Sabato sono andato in palestra e domenica, visto finalmente un barlume di solo, ho ricominciato finalmente gli allenamenti golfistici. Essendo due attivtù che lasciano comunque la mente libera di ragionare, mi sono trovato a paragonare i pro e i contro “sociali” delle due attività.
La palestra ha la fama di essere un ruolo di aggregazione ma la mia breve esperienza e quella più corposa di alcuni amici mi ha confermato che in realtà non è così. Si fa del gran people watching (anche di qualità…) ma la stragande maggioranza delle persone, non solo donne che non vogliono essere importunate, porta le cuffiette.  Quindi è un po’ difficile fare conoscenze. Sarà anche per questo che la Virgin Active sul proprio sito cerca, invano, di sollecitare l’aggregazione fra iscritti. Certo, ci sono persone che sono più portate di me, fisicamente e caratterialente, a certe attività e quindi avvantaggiate, però non mi sembra di vedere tutti questi crocchi amicali.
Il golf club invece, soprattutto se si frequenta uno molto alla buona come il mio, è l’esatto opposto. Qui di giovani fanciulle con cui rifarsi la vista non c’è l’ombra, però tutti si salutano, chiacchierano, si ricordano come ti chiami. Anche io, in un ambiente del genere, riesco ad attaccar bottone non sollecitato.
Sarebbe bello poter avere il meglio dei due ambienti assieme.