La Ryan Air degli hotel? Alla fine non mi convince

Mi capita di andare almeno un paio di volte l’anno a Londra. In genere col mio omonimo rhodense e soggiorniamo in zona Bayswater. Questa volta, per la prossima trasferta in occasione di Wimbledon (facendo i debiti scongiuri per i biglietti) avevo la curiosità di provare o Tune Hotel o l‘Easy Hotel. Entrambi applicato il principio utilizzato dalle compagnie low cost aeree agli hotel. Tune è una catena che si è sviluppata nel sudest asiatico, Easy invece è legata a doppio filo alla Easyjet. In pratico sono alberghi standardizzati nelle forniture, minimali nell’arredamento, con buona parte dei servizi opzionali. Vuoi che ti rifacciano la stanza tutti i giorni? Paghi. Vuoi la stanza con finestra? Paghi. Vuoi il televisore? Paghi.

Di base il concetto non mi dispiaceva, fino a che alla resa dei conti sono emersi due effetti negativi.

1) il costo non era poi così competitivo rispetto ai 2/3 stelle che frequentiamo normalmente. Non certo delle regge ma neppure topaie.

2) ho visto su tripadvisor le foto delle stanze. A Londra sono sempre piuttosto piccole ma… qui eravamo quasi a livello degli “alveari” giapponesi.

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Pubblicato il 9 aprile 2012, in Giorno Marmotta con tag , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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