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Sul “corto” vince il treno

In una giornata di marasma lavorativo, che non mi consente di scrivere le mie solite amenità sul blog, vi segnalo però questa notizia. Easyjet toglie la tratta Linate-Fiumicino. Ormai mi pare evidente che su un percorso del genere i treni ad alta velocità vincono a mani basse e anche le compagnie aeree se ne rendono conto.

Vengono invece lanciati nuovi voli da Linate per Londra e Parigi. La cosa non puo’ che farmi piacere.

EasyJet cancella la tratta Milano-Roma. Nuovi voli per Amsterdam e Parigi.

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La desolazione di Malpensa

Stamane sono partito da Malpensa, terminal 2. Quest’aeroporto mi mette sempre tristezza: è una struttura molto bella ma da anni ormai è sottoutilizzata. Meno male che c’è easyjet, penso sempre, ma stamane in pratica partivano solo altri due voli in concomitanza col nostro. Speriamo che l’Expo porti un po’ di ossigeno anche lì e che qualche compagnia straniera si decida a puntare sugli slot liberati da Alitalia.

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Last Minute Olimpici

E se le olimpiadi di Londra non fossero il tutto esaurito che si credeva?
A pochi giorni dalla partenza abbiamo fatto un po’ di conti. Abbiamo disdetto l’hotel che avevamo prenotate, scegliendone un’altro. Risparmiando 190 euro in due.
Biglietti ce ne sono ancora molti disponibili e oggi ho provato a vedere i voli su easyjet: per tornare se ne trovano ancora a 39 euro.
Sovrastime nell’afflusso del pubblico?

Easyjet ringrazia l’Italia

Evidentemente Easyjet è grata all’Italia per aver eliminato l’Inghilterra, visto che la campagna che hanno lanciato punta sul consolare i poveri britannici delusi dalla propria nazionale.

La Ryan Air degli hotel? Alla fine non mi convince

Mi capita di andare almeno un paio di volte l’anno a Londra. In genere col mio omonimo rhodense e soggiorniamo in zona Bayswater. Questa volta, per la prossima trasferta in occasione di Wimbledon (facendo i debiti scongiuri per i biglietti) avevo la curiosità di provare o Tune Hotel o l‘Easy Hotel. Entrambi applicato il principio utilizzato dalle compagnie low cost aeree agli hotel. Tune è una catena che si è sviluppata nel sudest asiatico, Easy invece è legata a doppio filo alla Easyjet. In pratico sono alberghi standardizzati nelle forniture, minimali nell’arredamento, con buona parte dei servizi opzionali. Vuoi che ti rifacciano la stanza tutti i giorni? Paghi. Vuoi la stanza con finestra? Paghi. Vuoi il televisore? Paghi.

Di base il concetto non mi dispiaceva, fino a che alla resa dei conti sono emersi due effetti negativi.

1) il costo non era poi così competitivo rispetto ai 2/3 stelle che frequentiamo normalmente. Non certo delle regge ma neppure topaie.

2) ho visto su tripadvisor le foto delle stanze. A Londra sono sempre piuttosto piccole ma… qui eravamo quasi a livello degli “alveari” giapponesi.

Volare non low cost: La piacevole disabitudine a quello che era lo standard

Una volta le Low Cost non c’erano. Si viaggiava molto meno o comunque spendendo molto di più. Oggi, per quanto si possa dire peste e corna di certe compagnie (io per esempio odio la Ryan e magnifico l’Easyjet), può costare meno andare a Parigi che non a Roma.
Le compagnie tradizionali però non stanno a guardare e talvolta capita che siano addirittura più convenienti. Per esempio se andassi (uso purtroppo ancora il condizionale) a Londra a fine ottobre, prenderei un volo British Airways. Guardando le condizioni mi rendevo conto di quante cose do’ ormai come straordinarie e una volta non lo erano:
– avere il posto assegnato (che però se volessi già oggi, un mese prima, mi costerebbe 12 euro)
– poter portare un bagaglio senza preoccuparsi di pagare un extra
– bersi un caffè o una coca in volo senza dover metter mano al portafoglio.
Se invece tutto questo te lo danno per 110 euro A/R… bè non è poi così male… 😀

I tormenti del bagagliatore a mano

In genere faccio weekend lunghi con easyjet. Questa volta mi faccio una settimana corta. Poco cambia: da due notti a tre…o cambia? Me lo sto domandando facendo il bagaglio a mano visto che, rigorosamente, non imbarco. I miei malumori in parte vengono dal mio nuovo zaino trolley che non ho ancora testato, in parte dal fatto che tre notti sono proprio il limite per farsi un bagliamo a mano in cui ci stia tutto, senza rischiare di fare il barbone l’ultimo giorno. Una maglietta al giorno, una camicia per il giorno della partenza, un paio di jeans di scorta, biancheria quotidiana. Detto così potrebbe anche starci tutto. Poi però c’è l’insidia del tempo, che pare piovoso. Poi però c’è la questione della macchina fotografica: la compatta ha dello sporco all’interno dell’obiettivo e visto che ho già rovinato diverse foto di Londra, questa volta mi porto la reflex. Cosa sacrificare? Niente libro da leggere. Niente rasoio. Guida turistica molto compatta. Vestiario a cipolla durante il viaggio (tanto in aereo ho sempre freddo). Ok, ho finito di tediarvi e vado a finire la borsa per domani. Non temete: vi vesserò anche dall’estero.

Organizzare Amsterdam: ultima puntata

Pacchetto volo+hotel Easyjet: prenotato
Parcheggio Jetpark Malpensa 2: prenotato
Guida turistica: acquistata
Ormai mi mancano solo le valigie, quella reale (che farò all’ultimo momento) e quella virtuale, cioè le app per iPhone a tema Amsterdam.
In quest’ottica ho già selezionato nella mia App storica di riferimento una webcam della città olandese, che ogni tanto controllo così come faccio con diversi angoli in giro per il mondo (“e guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po’”). Ecco com’era stamane alle 6,30 quando mi sono svegliato.

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