La bolla scoppiata dei box vacanze
Il 2 gennaio 2016 scrivevo questo pezzo: Mode natalizie che vanno | Il Puck
Fondamentalmente dicevo che se il Natale 2015 era stato l’apice delle diffusione dei box vacanze/soggiorni/relax/cene, quello 2016 aveva segnato invece un grande ritracciamento del fenomeno.
Oggi ne ho avuto un’ulteriore conferma. Avevo (dal Natale 2015) un box della “RegalONE” della durata di 12 mesi. Volevo andare sul loro sito per vedere se, pagando, era possibile estendere la validità, così come avviene per altri circuiti simili. Digito l’indirizzo e… il dominio è chiuso. La cosa mi puzza molto male e allora faccio una rapida verifica su Google: la società è fallita e ora dovrei fare l’insinuazione al passivo. Ok sono del mestiere e non mi costerebbe niente, se non un’oretta di impegno. Però so anche che, nella migliore delle ipotesi, rivedrei il 5% del valore. Alla fine mi spiace per chi mi fece il regalo (e non ricordo precisamente neppure chi fosse) ma lascerò stare la cosa…
Per chi vuole saperne di più, ecco l’articolo di ALTROCONSUMO
Pubblicato il 3 Maggio 2016, in Giorno Marmotta, Viaggi con tag altro consumo, altroconsumo, box, fallimento, Italia, regalone, smartbox, soggiorni, viaggi. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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