La fine della mia vita da scapolo, in una foto
La fine del capitolo Scapolo (anche se nel mio caso è più calzante il termine zitello) di una vita, può avere come spartiacque tante cose. Il cambiamento delle abitudini, un trasloco, la vendita della moto o di un’auto sportiva. Nel mio caso è stato l’acquisto di uno specchio. Nello specifico, quello che vedete nella foto. Perché? Abito in quella casa da, probabilmente, più di quindici anni. In questo lasso di tempo, il mio bagno è stato magnificamente arredato in modo temporaneo. Le fanciulle (poche) che si sono susseguite, poco avevano inciso sul mio “eh ma non vorrei bucare per mettere qualcosa di temporaneo, aspetto di fare i mobili definitivi”. S. si arrangiava con lo specchietto da barba che appoggiavo sul lavandino. Non ricordo se F. o L. ottennero al massimo che applicassi due mattonelle a specchio Ikea. Senza che questo intaccasse il glorioso ciuffo di fili elettrici che penzolava dall’altro. Mrs Puck ha inciso decisamente. A poco sono valsi i miei “ma fra meno di due anni ci trasferiamo, cosa stai a far bucare”, più di facciata che convinti. Quindi eccomi qua, con uno specchio nuovo.
Pubblicato il 6 febbraio 2018, in Giorno Marmotta con tag arredo bagno, arredobagno, scapolo, specchi, specchio, zitello. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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