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Il fu Teorema del Risutin

Il risotto è stato uno di quei piatti che ho voluto fortemente imparare a fare una volta andato ad abitare da solo. E’ così diventato il mio unico cavallo di battaglia ai fornelli. Le rare volte che ho ospitato qualcuno per una vera e propria cena, spesso la scelta è ricaduto su di un risotto. La maggior parte di queste occasioni erano legate a tipe che più o meno mi intrigavano e sulle quali volevo fare bella figura: ecco che quindi YdR ha iniziato a definire “serate risutin” quelle in cui tenevo PR di un certo tipo tra le mura domestiche. L’altro giorno sistemando la dispensa ho notato che la vaschetta del riso giace intonsa da troppo tempo. Per riflessi pavloviani, ho smesso di farmi il risotto da solo. I motivi sono anche altri: andando in palestra la sera torno tardi ma pure il fatto che avendo preso anche del riso da insalata, non distinguo più i due tipi…

Fatto sta che non ci sono c**i, stasera risotto ai funghi!

A pranzo da Temakinho

Oggi a pranzo ho testato Temakinho. Ristorante di cucina giapponese in stile brasiliano. La prima volta che ne sentii parlare, la trovai una commistione abbastanza tirata. Documentandomi ho poi scoperto che gastronomicamente è una contaminazione che trova ragion d’essere e non è certo un’invenzione modarola. Mi sono quindi convinto alla prova del locale che hanno in Corso Garibaldi. Inevitabilmente, data l’ubicazione, è un posto con una certa componente trendy, anche nella clientela, che so riflette inevitabilmente sul prezzo, non esagerato ma neppure ideale per andarci ogni giorno. Si esce sazi spendendo tra i 20 e i 30 euro. Il menù è composto da una variegata offerta di temaki e roll. Di quasi tutti i piatti è possibile avere la stessa ricetta nelle due varianti. Ci sono poi alcune tartare e dei piatti speciali. Normalmente si tratta di classici abbinamenti della cucina giappo, rivisti in chiave brasiliana. I gusti sono particolari e spesso tendenti al piccante, senza per questo far ricorso al wasabi. Personalmente mi è piaciuto molto, anche per l’ambiente ed il servizio.

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Un programma tv non si nega a nessun blogger

Ormai con l’avvento e il proliferare dei canali tematici Tv, anche l’offerta di programmi di nicchia si sta moltiplicando. Ecco che diversi fenomeni del web vengono cooptati, con loro somma gioia, per la tv. Sia tu blogger o youtube star, hai buone possibilità di avere un tuo programma, o alla peggio di finire a X-Factor.
Il caso più famoso, nonchè uno dei primi, era quello di Clio Makeup con i suoi tutorial per il trucco.
Non poteva, alla lunga, mancare all’appello la salvatrice culinaria di single e donne in carriera: la Peronacci di Giallo Zafferano, che da poco è approdata su Fox Life con una striscia quotidiana.
Poi si scende giù giù nella notorietà dei soggetti. Per esempio, cercando informazioni per questo post (eh sì…faccio anche lavoro redazionale prima di scrivere ste melme di post…) ho trovato il rumors per il quale tale Chiara Ferragni, fashion blogger, potrebbe essere tra i giudici della versione italiana di Project Runway, talent dedicato ai giovani stilisti.

Ps altamente maschilista e materialista: però per la sezione “milfona e cougar” due botte alla Peronacci si darebbero anche… 🙂

La verdura colorata (strana)

In un periodo in cui i programmi televisivi hanno sdoganato gli chef come star, dove Cracco pubblica un libro intitolato “se vuoi fare il figo usa lo scalogno”, la GranDonna è intrigata dagli ingredienti di nicchia.
Basta girare il reparto frutta e verdura di un supermercato per accorgersene. La moda del momento sono sicuramente le verdure colorate strane. Patate dalla Polpa viola, carote nere e chi più ne ha più ne metta. Col dubbio di fondo “ma come li ottengono certi colori?”

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