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Una vita al limite

Ogni tanto nella vita bisogna saper rischiare. Ogni tanto nella vita devi lasciare la strada comoda e sicura per percorre quella più impervia. Ogni tanto nella vita devi fottertene delle conseguenze per vivere fino in fondo.

Io per esempio sono due settimane che non metto più la pellicola protettiva sullo schermo dell’iPhone 🙂

Superstizione

Oggi è il 29 febbraio. Anno bisesto anno funesto? Mah… se riesce ad essere peggio del 2012 merita un premio solo per questo 🙂

Autolesionismo

Se oggi volessi trovare il modo peggiore per suicidarmi, infliggendomi atroci dolori, andrei all’ikea di Corsico verso le 16 🙂

Riparte la calata delle Donne-Unno con trolley

Domani apre l’Artigiano in Fiera al Polo fieristico di Rho-Pero.  Praticamente dietro a casa mia. Il fatto positivo è che oggettivamente mi piace. Vado a mangiarci (soprattutto), ad acquistarci qualche regalo di Natale e qualcosa da cucinare a casa.
Il lato negativo è che la sera la metropolitana sarà ancora peggio.
In fiera faccio anche del gran people watching, anche se io prediligo colpire sul presto e fuggire quando la situazione inizia a diventare invivibile.
Da qualche anno comunque è apparsa una nuova razza in fiera: la Donna-Unno con Trolley.
Caratterizzata da una protuberanza con rotelle alla sommità di un braccio, essa si muove come un caterpillar tra le corsie, bramosa di spendere soldi. Di base è particolarmente ghiotta di candele, artigianato locale pacchiano e abbigliamento che nessuno indosserà mai. Mettersi tra lei e le sue prede equivale a rischiare la vita. In genere tende a muoversi in piccoli branchi, totalmente femminili, di tre o quattro esemplari. E’ questione dibattuta tra gli esperti se gli esemplari maschi siano stati decapitati dopo l’accoppiamento o se vivano questa stagione dell’anno come una liberazione.

La colpa e la sfortuna

Concediamo il beneficio del dubbio all’anonimo (per noi) automobilista. Gli incidenti possono succedere. Non dovrebbe succedere d’investire un pedone. A maggior ragione non dovrebbe succedere sulle strisce. Quindi gli elementi di colpa di sono tutti. Però se oltre a questo, ti capita d’investire sulle strisce pedonali la Gabanelli… bhè caro automobilista anonimo, potrai avere tutte le colpe di sto mondo ma hai avuto anche la sfiga di poter beccare il peggiore pedone possibile per un incidente del genere.

PS ci ridiamo su perché, braccio ingessato a parte, la giornalista sta relativamente bene e ieri sera è andati in onda.
Report: la Gabanelli va in onda con il gesso – Corriere della Sera.

Ode alla donna che cerca “l’uomo con le palle”

Oggi apro Facebook e mi trovo linkata questa pagina da una mia conoscenza (superficiale) ma poteva benissimo essere da una delle tante amiche più o meno strette, visti che discorsi così ne sento (o ne sentiamo, vero YdR?) fare molti:

Quando sento sti discorsi non so se ridere o incazzarmi. Un po’ perché se poi si va a discutere con queste persone il concetto di “uomo con le palle” è molto confuso. Un po’ perché gratta gratta quello che intendono è spesso un bambolotto macho (vedi infatti la foto dell’adolescenziale pagina Facebook). Un po’ perché in fondo se ne trovassero uno davvero, non lo sopporterebbero per più di due minuti.

Quelle che più entrano nello specifico, ne dipingono una figura molto più simile all’uomo delle caverne le colpisce con una clavata in testa e le porta via trascinandole per i capelli. Ma non è quello che avete combattuto fino a ieri? Non cercavate l’uomo sensibile che vi capisse e vi facesse ridere? Decidetevi…

Conscio di essermi inimicato anche oggi l’universo femminile, vi saluto.

…e per finire un bel video che mi pare ci stia proprio bene…

(cit. “e via dal meeting stronza come un uomo, sola come un uomo”)

…ma poi a me che me frega? comunque vada sono sempre “fuori moda” LOL 🙂

«Gheddafi nascosto dai Tuareg» – Corriere della Sera

Che brutta vita, tutto il tempo chinato dietro un’auto!

«Gheddafi nascosto dai Tuareg» – Corriere della Sera.

 

 

 

Qualche notizia sull’Armenia

Vi segnalo l’interessante articolo che segue sull’Armenia e sulla sua indipendenza. Permettetemi di anticiparvi un estratto esilarante che la dice lunga sulla rivalità Armeno-Azera:

“…E poi, naturalmente, le straordinarie storielle di Radio Yerevan, dove la sottile ironia raccontava drammi antichi e moderni, come quando, all’ascoltatore stupito davanti ad un Ministero della Marina della Repubblica Socialista Sovietica Armena (senza sbocchi al mare), il giornalista rispondeva che lo si faceva per imitare l’Azerbaigian. Loro hanno addirittura un Ministero della Cultura.”

L’indipendenza dell’Armenia, 20 anni dopo | Il Post.