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La grandonna sulla neve
Nel mio weekend montano, oltre a distruggermi fisicamente con attività ritenute innocue, ho fatto del gran people watching. La verità fondamentale alla quale sono giunto, è che la grandonna sulla neve, indipendentemente dall’età, se ha capelli lunghi ama sfoggiare una vezzosa treccia. O anche due.
Essere negato
Ok, facciamo outing. Ci sono molte attività per le quali sono particolarmente negato. Molte di queste hanno a che fare con lo sport e la motricità. Questo weekend ero in Val Rendena per un weekend tra amici (qualcuno ha detto “mafia delle coppiere”?). A Madonna di Campiglio hanno fatto una pista per slittino. Io non so sciare ma, dopo aver visto il video, mi ero convinto non fosse poi così ostico. In effetti non dev’essere così, dato che ci ho visto scendere papà con bimbi e bimbe al di sotto dell’età scolare. Certo… ma forse lo dev’essere per me, visto che mi sono ribaltando, grattando un po’ sul ghiaccio. Niente di trascendentale ma diciamo che ora somiglio (ancora di più) all’opera più nota di Teomondo Scrofalo.
C’erano una volta le ciaspole
Un paio d’anni fa, praticamente dal nulla, tornarono di moda le ciaspole o, come dovrebbero chiamarsi in italiano, le racchette da neve.
Per un periodo abbastanza lungo, ben più di un inverno, la cosa più trendy da fare in montagna era stata la passeggiata in ciaspole. Meglio se notturna. Meglio ancora se per andare a mangiare in una baita isolata. Non c’era grandonna che non si emozionasse all’idea della ciaspolata.
Gli anni e le mode passano. In questo periodo sono passato diverse volte al Decathlon e guardavo con tenerezza il reparto ciaspole. Una volta un lunghissimo scaffale, ora solo pochi prodotti. Onestamente sono quasi contento: ora posso comprarmele 🙂
Nevica. Non vorrei essere polemico ma…
Non sono uno di quelli che si lamenta sempre. Però la nevicata di oggi è una delle più previste della storia. Come mai allora svegliandomi e controllando la situazione su varie webcam di Milano e comuni limitrofi vedo (ormai all’ora del traffico da lavoro) la maggior parte delle strade non spazzate?
Altro che il film “The day after Tomorrow”
Più volte mi è capitato di scrivere che chi pensa che i problemi climatici riguardino il domani è uno stolto. Sul Corriere.it un diario, forse un po’ romanzato ma sicuramente realistico, di un isolato dalla neve di questi giorni. Altro che il film The Day after tomorrow…
La neve sciolta nel caminetto e il pane in casa La nostra prigionia – Corriere.it.
Le calze per le ruote
PREMESSA: Le socks di cui andremo a parlare, per quanto utili, non sono omologate e non sostituiscono l’obbligo di catene a bordo o di gomme da neve (previsto per esempio in Svizzera)
A Milano sono ormai quarantott’ore che nevica. Io però la situazione peggiore l’ho vissuta già sabato sera quando mi recai a cena da una coppia di amici che hanno un bed&breakfast vicino al lago d’Orta. In attesa di un post ad hoc, beccatevi intanto il link. Lì eravamo già oltre i venti centimetri e non avessi avuto le socks per i pneumatici non ne sarei uscito vivo. Di che si tratta? Se non avete le gomme invernali e la condizione non è ancora da catene, si tratta di una calzetta appunto da montare, in cinque minuti, sulle gomme per garantire una migliore trazione. In pratica sono quelle che vedete nella foto, purtroppo sfuocata, qua sotto. Mi sa che mi serviranno anche oggi per uscire dal box e arrivare a Rho.
Questo inverno senza neve
Non puo’ non preoccupare questo inverno mite e senza neve. Se escludiamo i grandi e tragici nubifragi, è pure un inverno decisamente secco. Eventi quelli che, dissesto idrogeologico a parte, devono preoccupare perchè ormai la natura vive solo di grandi perturbazioni invece di quello che dovrebbe essere il normale avvicendarsi delle stagioni. Guardo le webcam del Trentino e non posso non pensare che questa poca nave la pagheremo in estate. Forse qualcuno dovrebbe incominciare a pensare che l’acqua non è un lontano problema dell’Africa ma è già una cosa attuale e presente qui da noi.



