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Pokerstars per iOs: una svolta epocale!

Uno dei (pochi) motivi per i quali continuavo a tenere il mio netbook e non passavo a un iPad era il poker online. Per iOs non c’era modo di giocare VERAMENTE a texas, soprattutto non era possibile farlo sulla mia poker room preferita: pokerstars.
Un pò di tempo fa un altro sito di gioco online aveva fatto uscire due applicazioni, una per le scommesse sportive e l’altra per il bingo, il che mi faceva sperare che le cose stessero cambiando.
Poco dopo Pokerstars ha prodotto la sua prima App, che però consentiva solo il gioco con soldi finti. Ora con il nuovo aggiornamento di pochi giorni fa, l’ultima barriera è caduta! Cash game, sit’n go e tornei sono finalmente giocabili da iDevice!
L’ho testato sia su iPhone4 che su iPad2. Ovviamente lo schermo più grande è una bel vantaggio ma devo dire che anche sull’iPhone si riesce a giocare senza grossi problemi.

Ovviamente, vista la novità, ci sono ancora diverse cose da limare, soprattutto nella ricerca dei tavoli e nella gestione del multitavolo, però già così darei un bel 7 alla App.

Resta però, è giusto dirlo, un grosso limite che però è connaturato al sistema operativo: non si riesce a fare un vero multitasking. Mi spiego meglio, se state giocando e vi arriva una telefonata o un sms, oppure se volete scrivere a un amico in un messenger, verrete automaticamente messi sit out. Cosa che su pc o mac non avviene, si mette in background e nel momento del vostro turno la finestra torna in primo piano. Qui però non è colpa di pokerstars.

In definitiva una svolta epocale che lascia molto ben sperare per il futuro. Sia mai che ricominci con una certa frequenza a giocare!

Buoni propositi per il 2012

Sarà che sono appena tornato da una delirante uscita all’Agenzia delle Entrate (inciso: poveretti non è colpa loro, quelli di Milano 6 sono sempre gentili e preparati, è colpa delle procedure centrali). Sarà che appena tornato in ufficio ho trovato delle grane che non mi aspettavo ma…

Per il 2012 mi piacerebbe vincere a Win4Life e con il vitalizio finanziarmi l’inizio della mia carriera di giocatore di poker professionista 🙂

Premio Pokerstars

Ho rotto il salvadanaio dei miei punti vip di pokerstars ed ecco cosa mi è arrivato oggi:

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Luca Moschitta ed io, problemi in comune.

Chi è Luca Moschitta? E’ un pro di Pokerstars.it Leggevo un’intervista in cui parlava dei suoi problemi per mantenere il suo status di supernova elite e dei punti che deve conquistare da qui alla fine dell’anno: 650.000.
Oggi è il primo settembre e un problema del genere ce l’ho pure io. Con le promozioni di agosto non solo mi sono scollato dal mio classico status di bronze star ma ho anche succhiato via in scioltezza il livello silver star per arrivare a gold. Ora che la promozione è finita devo confermarmi in settembre: 750 punti (sì, un pò meno di quelli che servono a Moschitta) per salvare il silver possono essere difficili ma fattibili. I 3000 per salvare il gold decisamente no, considerando che fino ad ora ne ho fatti 2100 in otto mesi, di cui 500 circa in agosto. Almeno ho in tasca un ticket per il Super Sunday Special di domenica che mi frutterà 160 punti… vediamo cosa riuscirò a fare. Certo che, pensavo, dev’essere intrigante la vita del giocatore di poker live ma fare il pro online dev’essere una vera palla.

I tormenti di un piccolo rounder

Come scrissi oggi, grazie alla struttura a Step di Pokerstars (sit ‘n go di valore modesto che qualificano ad altri più onerosi fino a vincere ticket per i tornei da 100 e 250 euro) ho vinto un ticket da 100 euro.
Ora il diletta è quadruplice, come le opportunità di utilizzo che ne ho. Per ora, in ordine di preferenza, verrebbe i seguenti tornei (con tanto di pro e contro.
1) Finale per un torneo EPT – in pochi vanno a premio ma…vuoi ma è da tempo un mio sogno vincere un pacchetto di quel tipo
2) Un Night on Stars – torneo di media lunghezza e con un buon montepremi
3) Sunday Special – 150.000 euro di montepremi ma un torneo lunghissimo
4) Un sit ‘n go da 100 euro – Veloce, dal montepremi limitato ma con le maggiori possibilità di portare a casa qualcosa.
Nei primi tre le possibilità di finire a premio sono poche ma del resto non c’è rounders che si iscrive a un torneo senza pensare di poterlo vincere e neppure io mi esimo da questo comportamento.
Voi cosa mi consigliate?

In diretta dalla Pineta di Pinzolo

Oggi a Pinzolo sembra echeggiare la grande hit dei Righeira (l’estate sta finendo…). Ieri il paese si è decisamente svuotato. Climaticamente l’estate invece prosegue e fa un gran caldo. Sono così venuto in pineta, dopo la mattinata a giocare a golf. Qui vige lo svacco e così, oltre a essermi portato il libro…ho pure il portatile e proverò un po’ a giocare a poker 🙂 Spero solo pssi anche il camioncino dei gelati.

AGGIORNAMENTO: la pineta porta fortuna! vinto un ticket per un torneo da 100 euro!

pokerstars: gioco meglio quando non gioco?

Nella frescura montana, mi dedico a qualche partitella su Pokerstars, comodamente spaparanzato sul mio balcone. La chiavetta vodafone però fa un po’ le bizze e talvolta perdo la connessione a metà di una partita. Tre volte è successo e tre volte sono andato a premi nei sit in questione. Inutile: nel texas è sempre meglio foldare, come insegno sempre a quei poveretti che “si fanno imparare” a giocare da me 🙂

Talento e Pazienza: nel Texas hold’em ci vogliono entrambi. Li ho?

Talento e pazienza. Leggevo un interessante articolo su Luca Pagano e sul fatto che nel Texas Hold’em ci voglia talento e pazienza, anche se molti credano che serve solo fortuna. La pazienza poi dev’essere, aggiungo io, di breve e di lungo periodo. Di breve periodo ti consente di non dare di cranio durante un torneo, di lungo periodo ti consente di andare avanti anche se i risultati non arrivano. Riassumendo: talento, pazienza a breve, pazienza a lungo.  Sarà un periodo un po’ così ma inizio a dubitare di tutti e tre. Talento ne ho sempre avuto poco ma quantomeno ho avuto dei buoni insegnanti e io credo di essere un buon studente. Ho avuto la fortuna d’imparare prima che l’online diventasse moda e quindi anche i tornei live erano ben frequentati e abbordabili. Non ho mai vinto niente ma penso di “saper giocare”.  La legge liberticida italiana, che ha bloccato i club seri ma fatto il solletico alle bische, ha tragicamente bloccato la mia attività live e ora mi rendo conto che due anni fa giocavo molto meglio. Di talento forse ne ho sempre avuto poco ma se non altro ero ben allenato. La pazienza… quella breve so capire i momenti in cui la ho, se sento di non averla ho ancora la lucidità di non giocare. Quella a lungo… bè se avessi velleità di diventare “un grande” l’avrei già persa. Però per me il poker è un divertimento e come tale lo prendo, buttandoci dentro quei pochi euro al mese (fidatevi, sono davvero pochi, ci sono mesi che gioco solo i freeroll). In tutto ciò, in questo strambo agosto solitario, sto giocando un po’ e devo dire che la fortuna non è che mi sorrida. Forse, come tutti i giocatori, ricordo solo le mani perse partendo sopra e non quelle vinte partendo sotto 🙂