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In difesa della Miss

Per la serie “lunedì patata” (rubrica del sito Leganerd) oggi si parla di Miss Italia. Sì perchè neanche il tempo di essere eletta (eh sì, non sapevo neanche si fosse fatta l’elezione, ormai slittata su La7) che è stata subissata di critiche. C’è a chi non piace. C’è chi dice sia brutta (dai su, non scherziamo). Chi ce l’ha a priori con la manifestazione.

Tutte posizioni legittime.

In compenso si è mosso con entusiasmo il mondo del basket, poichè la miss è anche un’atleta. Personalmente non mi sembra affatto male e soprattutto ha un fisico sportivo e non da barbie anoressica. Di seguito il suo video di presentazione della finale, in cui ovviamente palleggia (con un pallone da basket! maiali che non siete altro)

Chi cerca pubblicità?

Premessa: per i motivi che poi capirete, il post manca dei riferimenti diretti alla persona di cui si parla.

Le testate online hanno dato grande risalto ieri alle farneticazioni di una donna, con circa 3000 follower su Twitter, che diceva che i tibetani si erano meritato la sciagura che li aveva colpiti. Nessuno ovviamente si merita una cosa del genere, quali possano essere le colpe che qualcuno gli attribuisca. Per quanto possano essere opinabili le motivazioni che si addicono per incolpare un intero popolo. Sono comunque passato sul suo profilo Twitter per capire meglio e mi sono stupito di come questa donna accusasse chi la insultava o parlava male di lei non tanto per gli epiteti usati quanto per il fatto che cercasse pubblicità. Ma non è forse lei, che pure tronfia dei suoi 3000 follower fino a ieri era una emerita sconosciuta, ad aver montato sto casino solo per farsi pubblicità?

Le massime di Dibe

Il mio amico Dibe è famoso per tirare fuori alcune perle di saggezza in un italiano corretto ma dal significato alquanto ermetico. Conoscendolo si capisce cosa intendesse ma il significato letterale sembra tutt’altro. In particolare c’è una sua frase che dovrebbe diventare un mio mantra ma me ne dimentico sempre.

Una volta disse: Non mi permetto mai di discutere le discussioni altrui. A prescindere da quello che intendesse, io me lo dovrei ripetere sempre prima di infilarmi, mio malgrando, in discussioni che non mi riguardano. Anche senza volerlo.
Capita che commenti in modo alquanto innocente delle discussioni, soprattutto su facebook, e mi ritrovo coinvolto in feroci diatribe. Per esempio ieri chiedevo che utilità avessero, al di là delle riprese sportive, fotocamere come la GoPro. Sono stato additato come polemico dai Fans della stessa. Il problema è che ormai è difficile avere sereni confronti di opinioni, che non sfocino in muro contro muro.

Nevica. Non vorrei essere polemico ma…

Non sono uno di quelli che si lamenta sempre. Però la nevicata di oggi è una delle più previste della storia. Come mai allora svegliandomi e controllando la situazione su varie webcam di Milano e comuni limitrofi vedo (ormai all’ora del traffico da lavoro) la maggior parte delle strade non spazzate?

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Le olimpiadi delle patatine fritte

Visa è uno dei main sponsor e nessuno ha niente da obiettare che per le olimpiadi (dai biglietti ai negozi ufficiali) si possa pagare solo con detta carta di credito. Parafrasando uno spot famoso: la Mastercard puoi usarla solo per il resto 🙂

Molto più scalpore e polemiche desta la guerra delle patatine. L’ho saputo da questo articolo di Liquida.
In pratica gli unici autorizzati a produrre patatine fritte all’interno degli impianti olimpici saranno i punti vendita Mc Donald’s.
Unica deroga i ristoranti che propongono il classico Fish’n Chips.
Patatine ai banchetti volanti? Zero! Bistecche con le patatine? Neanche a parlarne! Un po’ meglio va per i volontari e i lavoratori delle olimpiadi. Prima l’embargo era stato applicato anche a loro, ora invece è stato consentito alle società di catering di proporre patatine fritte.

Storie di consumi ai tempi degli sponsor ufficiali.