Archivi categoria: videogiochi
Il mio pezzo su RetroEdicola Videoludica
Tempo fa scrissi un pezzo per Lega Nerd che ebbe anche un discreto successo e giovò non poco al mio ego. Poco dopo un amico che cura una sito dedicato alle riviste videoludiche degli anni 80 e 90 mi chiede il permesso di inserire quel pezzo in un numero della sua rivista. Ora quella pubblicazione è uscita (anche cartacea). La versione online è consultabile, previa registrazione, a questo link:
Per i più pigri di voi, riporto anche il link all’articolo su Lega Nerd
Rocket League – Recensione (PS4) – Gamesurf.it
In questa calda estate, complice il nuovo format “quick” di Gamesurf, sto ritrovando il piacere di recensire. Ecco un’altra mia breve recensione. Questa volta per Playstation 4. Ops… mi sa che è la mia prima per questa console. Dovrei fare mente locale ma a questo punto credo di aver recensito titoli su tutte e 4 le console targate Playstation.
PES Club Manager – Recensione (iPhone) – Gamesurf.it
SBK15 Official Mobile Game – Recensione (iPhone) – Gamesurf.it
Ogni tanto, tra uno sclero lavorativo e l’altro, trovo anche il tempo per dedicarmi alla mia vecchia “professione”: il recensore di videogiochi. Ecco un mio piccolo articolo, pubblicato come al solito su Gamesurf (Tiscali).
SBK15 Official Mobile Game – Recensione (iPhone) – Gamesurf.it.
Noi eravamo più bravi
L’altro giorno ho investito ben due euro e quaranta centesimi per acquistare un capolavoro per Amiga, uscito di recente in versione “ventesimo anniversario” anche per Ps4. Sto parlando di Another World (Nb vi linko la pagina di Wikipedia ma contesto decisamente molte date pubblicate). Non vi tedierò spiegandovi di che si tratti ma volevo condividere con voi solo alcune considerazioni. Anzi una sola: ma come erano più difficili i giochi una volta??? Ancora di più lo avevo pensato quando su di un emulatore PcEngine avevo fatto girare Formula 1 Circus 91. Però in Another World non me lo aspettavo. Quando oggi mi cimento in qualche nuovo titolo, non trovo le stesse difficoltà del passare la seconda schermata dei vermi di questo gioco. I bei tempi andati…
I videogiochi nella vita reale
i videogiochi sono spesso visti come una perdita di tempo, qualcosa che non ha il minimo ritorno pratico nella vita reale. A parte il fatto che scrivendo di videogiochi mi sono ripagato anni e anni di vacanze estive (e già questo mi sembra un’utilità non da poco nella vita reale), ogni sera quando attraverso la stazione metropolitana di Cadorna, cercando di raggiungere i tornelli senza venir travolto, ringrazio l’esperienza maturata giocando a frogger.
Fosse per me morirebbero di fame

Ormai, soprattutto nel giocare mobile ma anche in quello più strutturato su console, è assai diffusa la formula del freemium. I giochi cioè si scaricano gratuitamente ma poi si paga per avere dei crediti interni al gioco che consentono di sbloccare alcune cose. Molto spesso è un fenomeno abbinato ai titoli per casual gamer (cioè i giocatori saltuari) ma anche qui non è solo così. I casi più clamorosi, per il giro d’introiti che generano, sono giochi come Candy Crush o Farmville. Fosse per me, potrebbero anche morire di fame. Mi spiego, di base non mi cambia nulla (soprattutto su giochini del genere) andare più avanti dei miei amici spendendo. Per molti invece non è così e le software house si ingrassano. Ovvio, ogni tanto anche io mi concedo qualcosa. per esempio di recente ho speso qualche euro in Fifa su Ps3 per delle delle “bustine” di giocatori per una particolare modalità (Ultimate Team) che si comporta un po’ come una collezione di figurine. Poca cosa comunque rispetto a certi malati del gioco (e delle spese).
L’importante comunque è che il freemium sia veramente tale: il gioco dev’essere gratuitamente fruibile, paghi solo se vuoi avanzare più velocemente. Titoli in cui alcune funzionalità o avanzamenti sono (fondamentalmente o effettivamente) bloccati per me sono truffaldini e non si possono definire più freemium.
Essere Nerd a Tavola
Essere Nerd a tavola vuol anche dire che mentre ceni con l’Addetta Stampa (d’ora in poi AS) e lei ti parla delle Toma piemontese e di tutte le sue varianti… A te scatta il neurone retrogamer e ti torna in mente un videogioco che hai adorato in sala giochi e a cui non pensavi da anni… Questo: (e si capisce un po’ il collegamento)

Ps giuro che a parte il collegamento mentale la stavo ascoltando 🙂


