Archivi Blog
Filmografia
Una volta compravo molti più dvd e bluray rispetto ad oggi. I motivi possono essere molteplici.
Prima di tutto in passato mi sono dovuto fare una raccolta di film, acquistando non solo quelli in uscita che mi piacevano ma, anche e soprattutto, quelli passati che recuperavo. I cestoni delle offerte speciali erano il mio campo d’azione. Ora diciamo che gli sfizi del passato me li sono tolti quasi tutti.
Un altro fattore è che nonostante continui ad andare al cinema e ad essere abbonato a Sky Cinema, i film che per me sono meritevoli (di essere rivisti) sono sempre meno.
La fantasia tua e la fantasia di qualcun altro
Si sa. Quando si legge un libro, immagini i personaggi come vuoi. Ognuno lo fa. Quando poi da un libro nasce un film devi sottostare all’idea che il regista (o più spesso la produzione…) ha di un personaggio. Lo dico spesso, sono un fan di Nick Hornby e devo dire che i protagonisti dei film ispirati ai suoi romanzi mi avevano abbastanza soddisfatto. Lo Hugh Grant di About a boy, il Colin Firth di Febbre a 90°, il John Cusack di Alta fedeltà. Tutti attori compatibili con l’idea che mi ero fatto dei rispettivi personaggi. Oggi mi imbatto nel dvd del film (di scarso successo) Non buttiamoci giù. Delusione delle delusioni. Nessuno dico nessuno dei personaggi è come me lo ero immaginato. Potrei non vedere il film solo per questo.
Ps in caso di presenza di sdmc sul titolo del post, consiglio questo link
Top Five: film sull’hockey ghiaccio
Dopo aver visto Red Army, mi è venuta voglia di fare una Top 5 dei migliori film che parlano di hockey su ghiaccio. Forse “migliori” è un termine un po’ forte… diciamo dei film che mi piacciono di più. Non metterò una graduatoria, diciamo che sono quelli che secondo me vanno visti.
Red Army (2014) – Bel documentario, niente da dire.
Slapshot (1977) – Chiunque abbia mai esultato per un disco in rete AMA i fratelli Hanson
Mistery, Alaska (1999) imperdibile per Russel Crowe che in teoria pattina…
Stoffa da Campioni (1992) – Ok, è un film trash ma non posso non amarlo!
Miracle (2004) – La finale di Lake Placid, vista e romanzata a stelle e strisce
Red Army
Nonostante negli anni abbia preso in giro il Milano Film Festival (più che altro una parte dei suoi appassionati), quest’anno avevo iniziato a guardarne il programma con occhi diversi. Per un breve lasso di tempo avevo pensato di fare l’abbonamento. Più realisticamente avevo puntato un paio di titoli decisamente interessanti. In cima alla lista c’era Red Army. Si tratta di un docufilm (credevo un film vero e proprio e invece…) che parte dalla storia di Slava Fetisov per raccontare dalle sue parole cosa fosse la cska e la nazionale russa di hockey durante la guerra fredda. In pratica una macchina da propaganda. Interviste e filmati storici sono montati con molta sapienza, alternandosi con gran ritmo e una cura dei particolari che fa raccontare molto anche ai silenzi degli intervistati, più che alle loro parole. Oltre all’aspetto politico c’è anche quello sportivo perché se non segui l’hockey non puoi capire fino in fondo cosa sia la scuola russa rispetto a quella nordamericana e come siano intrinsecamente diverse. Un must.
Per chi poi vuole approfondire un particolare evento narrato nel film, consiglio The Miracle: pellicola americana che racconta “alla americana” la semifinale di Lake Placid tra lo squadrone russo e gli universitari americani. Match ribattezzato dai giornalisti “The Miracle on ice”. Ricordo che poi un giocatore di quella formazione ha vinto Lo Scudetto (con le maiuscole) del H.C. Milano Saima: Mark Johnson
Inciso: l’utenza era quasi esattamente quella che mi aspettavo e di cui avevo parlato in un vecchio post che non ritrovo più.
Il tarlo in testa
Io non ho una buona memoria. Ve ne parlavo in un recente post. O forse no, era solo una bozza che forse ho buttato. Non so, perché come vi dicevo ho una pessima memoria. Capita così che magari mi venga in mente un film ma non ne ricordi il titolo, in attore o uno sportivo e non ricordi il nome. Questa sera mi è venuta in mente la citazione da un film… Sì, ma da quale? Per fortuna che c’è google e soprattutto per fortuna che c’è gente che mette qualunque cosa in rete. Posso dormire ora.
Ps la citazione era “quello intinge il cazzo negli steroidi” e il film era “The Commitments”
Peccato non averlo fotografato
Domenica andavo con amici a prendere il sole in una spiaggia appena dopo Lecco. Nonostante guidassi, mi guardavo in giro ad osservare il paesaggio. Ad un certo punto una cosa ha attirato la mia attenzione, non poteva essere altrimenti visto quanto io sia patito di Kevin Smith e del suo Clerks: il negozio di un distributore di benzina aveva le saracinesche abbassate ma uno striscione esposto con la scritta “siamo aperti”. Proprio come avveniva nel famoso film. Purtroppo non ho avuto la prontezza di riflessi fermarmi, ripromettendomi di farlo al ritorno. Purtroppo poi facemmo un’altra strade e così mi è rimasto questo piccolo rimpianto. Compenso solo in parte con un fotogramma del film.
X-Men vs Elio e le storie tese
Sta per uscire il nuovo film degli X-Men. A qualcuno di voi è capitato di vedere il sottotitolo di questo capitolo? “Giorni di un futuro passato”. Ecco. Sarà che la mia ormai è una forma mentale ma solo a me ricorda il vero titolo della storica canzone degli Eelst Abitudinario? Che al secolo fa: nubi di ieri sul nostro domani odierno. Ok. L’ho pensato solo io, vero?

Il dilemma del lettore cinefilo
Non sono un lettore incallito anche se, come vi scrivevo, grazie al mio recente acquisto di un kindle ho ripreso in mano un po’ di libri che avevo in giro sbocconcellati.
Uno di questi è Non buttiamoci giù, di Nick Hornby. Sicuramente uno dei miei autori preferiti. Sono ancora verso metà e visti i miei ritmi mi ci vorrà molto. L’altra sera ho scoperto che è in uscita nelle sale italiana il film tratto dal romanzo. Che fare? Di sicuro non riesco a finire il libro e poi vedere la pellicola mentre è ancora in prima visione. Una cosa è vedere un film di cui hai letto il libro, un’altra è fare una cosa del genere e rovinarsi lo svolgimento della trama con quella che è inevitabilmente una riduzione ed una interpretazione. Io mi sto ancora facendo un’opinione di JJ, Martin, Jess e Maureen, non so se voglio scoprire ora come li ha immaginati il regista. Anzi lo so: non voglio saperlo. Deciso: finirò il libro e magari il film lo prenderò in dvd.
