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La memoria deve presentare il conto
Il giorno della Memoria ha un senso assoluto, oltre a quello di ricordare la Shoah: non si devono dimenticare gli errori del passato. La memoria è spesso corta. A qualcuno questa cosa fa comodo. Per fortuna ogni tanto però, presenta il conto. E’ il caso di Salvini e della sua recente visita in Polonia.
Da notare che il sindaco che lo contesta è di destra, probabilmente scelto appositamente, nella speranza di una accoglienza più soft… che non vi è stata: difficile dimenticare lo spassionato supporto del leader leghista a Putin.
Da notare anche il giubbotto indossato da Salvini, che dovrebbe essere, se ho capito bene (correggetemi se sbaglio) quello di una raccolta fondi della regione Lombardia, con diversi sponsor commerciali in bella vista.
Ogni ulteriore commento mi pare superfluo. Lascio il video di Euronews.
Rimanda oggi, rimanda domani…
… sono MESI che non scrivo sul blog. Eccomi quindi a fare (di nuovo) un post pieno di buon sentimenti, verso il mio blog. Questo diario online mi accompagna da ormai più tempo di quanto mi piaccia ricordare e spero di riuscire a rilanciarlo. Anche se siamo sempre i soliti a leggerlo.
Buona giornata a tutti
Che i Leoni da Tastiera rispondano delle proprie azioni
Premesso che io sogno un libero accesso ai social A PATTO che ognuno dimostri la propria identità (puo’ apparire anche con uno pseudonimo ma si deve essere in grado di risalire all’autore), non posso che plaudire QUESTA RECENTE SENTENZA.
In pratica questo soggetto, che aimè fa pure parte del corpo docente, commentò in questo modo la morte di un carabiniere: “uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza”.
Nell’articolo si legge poi che prima disse di essersi subito pentita del post, poi ritrattando dicendo che non l’aveva scritto lei. Assicurando che avrebbe fornito il nome dell’autore. Cosa mai avvenuta.
Il PM chiese tre mesi di reclusione. Il giudice ne ha dati otto. Benissimo.
No, non invoco la censura ma la gente deve imparare che non puo’ scrivere le peggio bestialità in rete (come gioire per la morte di chicchessia) e poi fare spallucce.
Ah, qualcuno lo legge ancora?
Non è certo un segreto, il fatto che non scriva più tre post al giorno come una volta. Altrettanto palese il fatto che non tornerò mai a farlo, per tanti motivi. I blog, in fondo, non sono più seguiti come una volta e anche io mi sposto su altri strumenti.
Non è infatti un caso che un lettore (illustre!) per contattarmi in merito a qualcosa pubblicato qua, mi abbia scritto su instagram.
La cosa mi ha fatto comunque piacere e mi ha ridato un po’ di voglia di scrivervi anche qua, nonostante il poco tempo, lo stress e, diciamo, la poca voglia.
Ok dai…fatemi andare a ravanere nelle bozze di post scritti a metà, se c’è ancora qualcosa di salvabile…
Viviamo una nuova era d’oro dell’esplorazione spaziale
A volte è bello anche alzare lo sguardo da quello che è la nostra vita di tutti i giorni e pensare che il genere umano stia facendo passi avanti. E’ questo che provo quando leggo, ormai quotidianamente, notizie relativi a voli spaziali.
Dopo anni in cui si volava solo con le Sojuz, è bello vedere la spinta che tanti nuovi attori (SpaceX, Blue Origin, India, Cina) stanno dando al settore.
E’ bello anche pensare che la fantasia, ogni tanto, diventa realtà e oggi il Capitano Kirk farà il suo primo volo spaziale.

Si ringrazia il canale Twitch di Adrian Fartade dal quale è preso questo screenshot
Pubblicare o non pubblicare
L’undici agosto sono diventato padre. Lo so: ho pubblicato per anni, sul mio blog, le peggiori cavolate e non scrivo questo?
Eh sì, perché la decisione se mettere o meno le foto della little pucka non è stata facile. Mettere? Non mettere? Mettere coprendo il viso? Mah… decisione difficile e alla fine ho deciso che, sì, pubblicherò ma con molta moderazione.
L’uso che potrebbe esserne fatto o le persone a cui potrebbero capitare in mano queste foto mi preoccupa ma sarebbe anacronistico pensare di tenerla nascosta dei social.
Vi presento quindi la cosa migliore che abbia mai fatto

Orgoglio e pregiudizio
Oggi sono a fare una visita medica, per l’ottenimento di un beneficio di cui ho diritto, in base alla mia condizione fisica. Avrei la documentazione da circa sette anni (la condizione è anche preesistente), non l’avevo mai richiesto per due motivi.
Il primo è l’orgoglio, perché è un riconoscere una condizione di non perfette condizioni fisiche e io mi sono sempre impegnato per dare un’immagine il più possibile “normale” di me. Ammesso e non concesso che il normale esista.
Il secondo è un pregiudizio, tutto italiano, che uno cerchi di fare il furbetto. Visto che, per il mio comportamento sopra citato, non è particolarmente evidente la mia situazione. Io odio i furbetti alla italiana è ancora di più odierei passare per uno di loro.
A dimostrazione di ciò, parlavo, con una persona che mi vede tutti i giorni, della visita di oggi. “Bella idea” mi ha risposto. No, veramente non è un’idea, è una necessità.
