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Cliente di Raiola: starter pack
Alla presentazione nella nuova società, dire che hai sempre tifato/voluto giocare per quella società
- Alla prima occasione baciare la maglia
- Sapere che ogni due anni devi cambiare squadra, perché il tuo procuratore deve incassare il bonus alla firma
Che poi capisco tutto. Capisco che il calcio è business. Capisco che i calciatori sono professionisti e vanno dove li pagano. Capisco che non esistono più le bandiere.
Però personaggi come Raiola non riuscirò mai ad accettarli. Negli Usa, dove per il professionismo sportivo sono decenni avanti e gli agenti senza scrupoli fanno passare il Pizzaiolo per un agnellino, ci sono comunque fior di personaggi che fanno della etica e della cura del cliente il proprio credo. Speriamo si ritaglino uno spazio anche da noi personaggi del genere.
Della diffidenza verso gli operatori telefonici (e i loro agenti telefonici)
Come vi scrissi, venerdì sono stato contattato da una commerciale Fastweb, di cui sono già abbonato. A quanto pare a casa mia è arrivata finalmente la fibra ottica e mi offrivano il cambio di modem senza costi aggiuntivi. Dopo l’iniziale entusiasmo la mia diffidenza è venuta fuori per diversi motivi.
Prima di tutto, a mia esplicita richiesta, mi è stato risposto che non serve l’intervento di un tecnico e che il modem è auto installante. Al momento avevo accettato la risposta giustificandola così: evidentemente con le nuove tecnologie, la fibra arriva fino alla derivazione e poi da lì il segnale riesce ad andare sul solito cavo. Più ci penso e più mi sembra una cavolata. A ruota sono arrivati altri dubbi: ma se non è il modem per la fibra, cosa mi mandano? Solo un nuovo modello? Siamo sicuri che non dovrò pagare niente? Ai posteri l’ardua sentenza.