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Annus horrobilis del blog

Il 2017 non verrà certo ricordato come l’anno in cui il mio blog ha fatto il botto. Anzi. Come (per sommi capi) si vede dal grafico, la flessione è stata netta. In parte era successo già nel 2016 ma la cosa era stata mascherata da un post che aveva fatto numero decisamente sopra la media. Quest’anno non è si è replicato l’evento e quindi eccomi qua a vedere una candela decisamente più bassa.
In tutto questo, cosa vi è piaciuto di più di quanto scritto? Il post del 2017 più letto risulta quello in cui vi annuncio il mio matrimonio, ma è pur sempre il sesto in classifica assoluta. La verità è che ci sono post quasi eterni che, ogni anno, portano a casa il macinato. Parimerito al secondo posto ci sono Mi succhio un pennarello, che parla dei pennarelli per celiaci, e Sottocosto vs Sottoprezzo, in cui esamino una strategia commerciale ritornata in auge. In testa, solitario, un post che già dal titolo dimostra il suo lignaggio: Manifesta superiorità, un post del 2013 in cui raccontavo com’è bello essere fan degli Elio e le storie Tese.

1996

Io ho una pessima memoria. Lo ripeto spesso ed e unanimemente riconosciuto. Ci sono però una serie di eventi, più o meno importanti, di cui ricordo perfettamente l’anno, perché avvennero tutti nello stesso: il 1996.
Cambia pettinatura prendendo quella attuale (sulle precedenti caliamo un velo pietoso)
Strettamente connessa alla precedente, iniziai ad andare dal parrucchiere da cui vado tutt’ora.
Provai a giocare a inline hockey, nonostante la mia malattia. Ero però troppo esile come difensore è troppo scarso come attaccante. A dire il vero ero troppo scarso in tutto, però posso dire di avere provato.
Feci la mia prima vacanza oltreoceano. Un fantastico coast To coast del Canada. Ero così digiuno di Nordamerica che anche gli stati centrali mi piacquero.
Insomma. Un bell’anno.