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A.A.A. Cedesi

Azienda di promozione turistica di un noto paesello trentino cede, causa la dura legge del mercato, gigantografia di vecchia gloria del F.c. Internazionale. Praticamente nuova, usata solo quindici giorni. Pezzo ideale per veri tifosi nostalgici dei tempi in cui sul mercato si facevano veri affari 🙂
In diretta dalla Pineta di Pinzolo
Oggi a Pinzolo sembra echeggiare la grande hit dei Righeira (l’estate sta finendo…). Ieri il paese si è decisamente svuotato. Climaticamente l’estate invece prosegue e fa un gran caldo. Sono così venuto in pineta, dopo la mattinata a giocare a golf. Qui vige lo svacco e così, oltre a essermi portato il libro…ho pure il portatile e proverò un po’ a giocare a poker 🙂 Spero solo pssi anche il camioncino dei gelati.
AGGIORNAMENTO: la pineta porta fortuna! vinto un ticket per un torneo da 100 euro!
Amarcord
Stasera serata nostalgica, almeno per me, qui a Pinzolo con diverse persone della compagnia di quando ero adolescente. L’amarcord però non sta tanto in quello quanto nella lunga passeggiata (soprattutto al ritorno) fatta per andare e tornare dalla pizzeria. Una lunga pista ciclabile lungo il fiume. “ai miei tempi” non c’era ma è tutto l’insieme che è un tuffo nel passato. l’aria frizzante, il rumore del fiume, la stellata, i grilli (sì! Esistono ancora). Un vero tuffo nel passato e nei ricordi.
Cinema balneare tra i monti
Ieri sera con un’amica sono stato al nuovo cinema/teatro/sala convegni/chipiùnehapiùnemetta a Pinzolo, per una di quelle classiche prime visioni nelle località di villeggiatura che poi arrivano più tardi in città . Si trattava di “come ammazzare il capo e vivere felici”, commedia con un cast di tutto rispetto. Inizialmente si ride facile con battute e situazioni non certo ricercate, però scorre via piacevolmente. Alla lunga però si scade sul volgarotto e comunque, senza spoilerare, la trama viene chiusa male. In definitiva 6–.
Menzione di merito per la sala, che dopo anni ha riportato il cinema a Pinzolo. Audio scarsino ma schermo decente e poltrone nella norma. Certo che il vecchio cinema Dolimiti, con le panche in legno e i biglietti siae riciclati era un’altra cosa 🙂
I voltagabbana dei paesi trentini
Il trentino è da sempre sede di numerosi ritiri precampionato di squadre di ogni livello. Il mio paesello poi dagli anni ottanta in poi ha quasi sempre ospitato una squadra di serie A. Quest’anno è toccato all’Inter. Entusiasmo di mio padre e considerazioni di marketing a parte notavo una cosa ironica. Tutta la valle, non solo il paese, è tappezzato di nerazzurro. Striscioni, gigantografie, vetrine, prodotti tipici. Tutto a ricordare la simpaticissima squadra di Moratti. Sembra che qui sia sempre stata una dependance di Appiano Gentile. Eppure solo dodici mesi fa qui c’era la Juve, e c’era stata per diversi anni, e tutti sembravano giurare eterno amore a Del Piero e agli Agnelli. Trasformismo pragmatico.
Ps almeno quest’anno in valle c’era anche la mia Cremonese…
Ai nostri tempi facevamo l’autostop (per cinque chilometri)
Ieri sera sono salito a Pinzolo per il weekend. Venendo qui da così tanti anni che è meglio non lo ricordi, ripensavo alle estati più belle da queste parta: quelle dai 14 ai 18 anni. Vuoi per l’orario, vuoi perché stavo guidando, mi sono soffermato a ripensare una cosa. Per spostarci da Spiazzo, il paese dove avevamo casa io e tutti quelli della mia compagnia, e Pinzolo, il centro con un po’ più di vita in valle. Spesso, soprattutto in serata, facevamo autostop. Ci divertivamo anche. Ci dividevamo in coppie, eravamo circa una decina, ci spartivamo i pezzi di stradone dove appostarci e si vedeva chi veniva caricato prima e magari anche da che auto. Ovviamente essere con le ragazze era un plus importante e non lasciavamo facessero mai autostop assieme, se no era troppo facile! Non certo perché avessimo paura a farle andare sole, visto che la valle era tranquillissima. Ai tempi ma credo e spero anche oggi. Bhè adesso di ragazzi che fanno autostop non se ne vedono più. Io credo che vengano ancora adolescenti in estate da queste parti ma che non si abbassino più a fare tanta “fatica” come noi, perché in fondo dati gli orari di coprifuoco si passava più tempo a fare il tragitto che a stare a Pinzolo. Bei tempi.

