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Nel dispetto delle tradizioni
Oggi apre l’artigiano in Fiera. Io sono abitudinario e amante delle mie piccole tradizioni. In genere il primo giorno sono lì, mezz’ora prima del l’orario prefissato, a fare la cosa con le coppiette agguerrite e le vecchiette acide. Pronto a fiondarmi nel padiglione Trentino per prendere le strudel caldo con panna e mirtilli. Oggi no. Rompendo il rito fieristico oggi sarò altrove. Contento del mio viaggetto ma con un po’ di rimpianto per le mie routine.
Rho fiera, senza fiera
Oggi sono stato di prima mattina a Rho fiera, inteso come complesso di fiera (chiusa) metropolitana e stazione ferroviaria. Ha fatto uno strano effetto perché già arrivare alla stazione è una mezza impresa. Una volta lì ho percorso parte dei corridoi che neppure una settimana fa percorrevo nella fiumana dell’Artigiano in Fiera e ora erano deserti o addirittura chiusi. Inquietante che non solo non ci sia una biglietteria “umana” ma che per le fs neppure ci sia il distributore automatico, anche se lì fermano molti treni della direttrice per Torino. Mi sono anche fermato a prendere un caffè nel bar triste, sentimento che traspariva anche dai due lavoranti. Dirigendomi poi verso la macchina sono stato fermato da un gruppo di persone che cercavano l’Autoshow di Milano, di cui avevo sentito parlare ma che era evidente non fosse ora. Eppure il sito ufficiale riportava la data corrente. Ulteriore ricerca su Google ha fatto scoprire che era stato rinviato di un anno. Sommo il dispiacere del gruppetto.
Cultura musicale fieristica
Sì. Un altro post sulla fiera. Il fatto è che l’altro giorno bazzicavo per gli stand ristorativi veneti e sono rimasto colpito dalla colonna musicale: in ben due locali, a distanza di qualche minuto, ho beccato i Pitura Freska. Va bene che sono un gruppo locale ma ormai sciolto (purtroppo) da diversi anni. La cosa mi ha fatto notevole piacere.
Inoltre mi ha stupito beccare proprio questa canzone, una cover di quello che, ai tempi, si faceva chiamare Jovanotti…
Varie spigolature dalla Fiera
Visto che sto facendo troppi post sull’Artigiano in Fiera, riassumo qua qualche idea sparsa che avevo in giro.
Partiamo dal “borsino” delle cose trendy in fiera
Salgono
– burro di karitè
– cartoline di auguri con diorami
Scendono
– lana cotta
– presepi sudamericani
Andiamo ora ad alcune considerazioni da people watching
– La vera maiala 2015 va in fiera con le parigine
– Se togliessero l’enogastronomia la fiera chiuderebbe
– E’ sempre bello arrivare allo stand TrentinGrappa e vedere che l’inossidabile vecchietto è sempre lì. Certo, quando mi versa da bere ho sempre paura che manchi il bicchiere ma arrivarci in quelle condizioni alla sua età (per me è oltre gli 80)
– L’essere più pericoloso in fiera è la zitella bassa e corpulenta nell’intorno dei 50 anni. Si muove come un caterpillar incattivito, per via delle troppe coppiette e della gnocche. Se si muovono in gruppo sono capaci di travolgere la mischia ordinata degli All Blacks
Il lato negativo dell’Artigiano in Fiera
Continua la sagra del trolley selvaggio e dell’assassino esasperato, continuano i miei post in merito.
Per un abitante di Pero l’Artigiano in Fiera ha un solo, rilevante, effetto negativo: tornando a casa in metropolitana non riesco quasi mai a sedermi.
Sempre in tema di mezzi pubblici, ci vuole della faccia tosta ad arrivare a rho fiera e sostenere coi controllori (che ci sono sempre) che non si sapeva che il biglietto urbano non bastasse 🙂
Veloce pausa pranzo in fiera
Visto che le mie assidue lettrici bramano sapere come mi cibi, ecco la mia veloce pausa pranzo in fiera oggi.
In rigoroso ordine cronologico:
– due ostriche con assaggio di vino bianco
– panino con salsiccia di Tolosa e cipolle
– fritto di totani
– birretta
– torta austriaca (vedi foto)
– assaggi di grappini
– cannolo siciliano (e tre arancini da portar via)
L’evoluzione delle specie: l’artigiano in fiera 2014
Per la gioia di YdR è iniziato l’Artigiano in Fiera. Anche per la mia gioia, che posso dare libero sfogo alle mie passioni alimentari e… Di people watching. La prima cosa che ho notato è la deriva che sta prendendo l’odiosa pratica del trolley in fiera. Ormai non basta più quello piccolo, siamo arrivati alle vere e proprie valigie. Bramo un controllo all’ingresso, tipo aeroporto, che faccia entrare solo i trolley che rispettino le misure da bagaglio a mano.
Il Qr code invade l’artigiano in Fiera
Si è chiuso un altro anno di Artigiano in fiera. Se ne vanno per 12 mesi i trolley, le pajmine (ammesso si scriva così) e gli assaggi di anduja.
C’era qualcosa di nuovo quest’anno? Poco. Probabilmente la novità è stata più che altro telematica, col portale per poter acquistare dagli stessi produttori nel corso degli anni e i Qr Code che campeggiavano su ogni stand. Scusate se anche su questo argomento sono stato first mover già qualche anno fa 🙂


