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Evviva l’Italia, evviva la Bulgaria

 Il 6 e 7 febbraio andranno in scena le primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Milano. Secondo me andrà in scena la quintessenza della votazione bulgara. La vittoria di Sala non credo che sia in discussione, come non lo era già prima della sua candidatura. Una fetta di voti andranno alla Balzani, un po’ meno a Majorono e poi c’è il quarto meso lì.

Poi magari sbaglio, però…

Evviva l’Italia, evviva la Bulgaria (che sapete bene di cosa ci ha fatto dono…)

Il dopo Expo che avanza: il villaggio

Il dopo Expo avanza. Sulla carta anche abbastanza spedito. Ora è la volta del villaggio che ospitò parte delle delegazioni e che è destinato ad affitti calmierati ed edilizia agevolata. La zona presenta, per come è progettata, alcuni problemi (la totale mancanza di servizi, negozi e mezzi pubblici) ma c’è ancora tempo per porre rimedio. Se non altro c’è un grande parco dietro.

Sorgente: Cascina Merlata: presentato il social housing a prezzi calmierati

Patatine belghe vs quelle del Mulligans

Nell’ultimo giorno di Expo io e YdR ci siamo voluti togliere una curiosità: cosa avranno di tanto speciale le patatine belghe da destare tutto questo clamore? Io allargavo anche il discorso e mi ponevo il quesito generalizzato a tutti le patatine provenienti dal benelux, visto il successo di Amsterdam Chips di cui vi ho già parlato.

Dopo aver fatto i nostri bravi 10 minuti di coda, ci hanno dato sto cartoccio. Intanto si vedeva chiaramente che era patate surgelate (il sacchetto era in bella vista vicino alla friggitrice), almeno Amsterdam Chips le dovrebbero fare al momento. Alla fine quindi non erano, per i miei gusti, neppure cotte bene. Una delusione su tutta la linea.

Molto meglio quelle di Beppe e Alviero al Mulligans, quelle sì che sono fatte con tutti i crismi!

Expo: titoli di coda

Mentre già Travaglio & friends riprendnoo gli attacchi a Expo (magari ne parlerò a parte), l’Esposizione Universale è finita. Alla fine un colpo di coda l’ho dato e sono andato il giorno di chiusura. C’era un clima strano. Innanzitutto c’erano pochissimi stranieri. Per il resto c’era un mix di seasonal pass che cazzeggiavano per l’ultima volta e gente che si affannava per vedere i padiglioni. Il tutto chiosato dalla cerimonia e dai fuochi di artificio. Uscendo, con amici, il clima era quasi triste perché in fondo è una cosa che c’è stata e non tornerà più. Provai una cosa simile lasciando per l’ultima volta un sito olimpico a Londra 2012. 

nessuna cosa a cascina merlata il pomeriggio del 31

Ciao Expo, potevo fare di più 

Inizia l’ultima settimana di Expo e io sono combattuto: provare a infilarmi nel marasma per un ultimo giro o chiuderla qui? Di sicuro, nonostante sia stato diverse volte sul decumano (ho il seasonal pass) avrei potuto fare di più. Non ho visto tutti gli stand, al grido di “la prossima volta”. Non ho fatto tutte le foto che avrei voluto, soprattutto serali. Vediamo come procede la settimana, magari un pomeriggio riesco a ritagliarmelo. Poi c’è sempre la festa di chiusura… Se divento masochista.

Piumoni, Expo e altre amenità per ottobre

È il primo ottobre e questo implica tante cose. Intanto stasera metto su il piumone. Mi sono stufato di avere freddo. Sempre in pieno clima autunnale, ho ripreso la sana abitudine del cucchiaino di miele di Manuka la mattina. Vero o non vero, speriamo di evitare influenze anche quest’anno.

Passiamo poi al capitolo Expo. Inizia oggi ufficialmente l’ultimo mese. Già mi manca. Avrei voluto andarci di più. Avrei voluto fare più foto. Avrei voluto vedere stand per i quali ho detto “vabbè c’è tempo, la prossima volta…”. Spero di riuscire a prendermi un giorno per andarci in settimana ma visto l’andazzo lavorativo la vedo dura.

lo stand britannico, visitato in una delle mie ultime visite

 

Expo: è passato il “Ferragosto”

Andare in Expo ora, soprattutto la sera, mi fa lo stesso effetto di andare in un luogo di villeggiatura dopo Ferragosto. Tutto è ancora attivo, luccicante, mirabolante, però si avverte già l’inconveniente fine. Come in una canzone dei Righeira. L’Expo sta finendo. Pensavo questo l’altra sera, passeggiando verso l’uscita. Il pensiero più triste è però, da abitante della zona, che ne sarà di tutto questo? Spero vivamente che non rimanga una cattedrale nel deserto. Spero che, spolpato degli stand mobili, il decumano e il cardo non rimangano come una croce tombale di Expo. Speriamo veramente che non si perda l’occasione di riconvertire l’area.

Kiiking cosa???

L’altra settimana una delle tante app che ho sull’iphone e che mi mandano notifiche (nella fattispecie credo fosso Periscope) mi segnalò che ad Expo era in corso il tentativo, poi riuscito, di record mondiale di Kiiking. Kiicosa??? Anche documentandomi su internet non è stato facilissimo capire il meccanismo. In pratica si tratta di una altalena acrobatica, studiata in modo da poter completare giri della morte. Il record sta nel fatto che i bracci di questa altalena sono estensibili e chi riesce a completare il giro completo con la lunghezza maggiore vince. Ovviamente più è lunga l’alta lena e più serve forza per raggiungere il risultato. Si tratta di una mirabolante invenzione estone.