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Persone che potresti conoscere

ScreenHunter_11 Apr. 08 08.40Io vorrei sapere che algoritmi sfrutta Facebook. Mi sono ben guardato dal mettere strane cose nel mio profilo e ho dato l’amicizia, più o meno, solo a persone fidate.
Allora mi chiedo perché nella sezione “persone che potresti conoscere”, che dovrebbe essere studiata in base a quello che ti piace e alle tue amicizie, mi vengono proposte, tra le altre, svariate donne discinte e dalla professione probabilmente secolare? O qualcuno di mia conoscenza ne ha la lista amici piena, o per Facebook sono in quel segmento maschile che a quel tipo di spesa dovrebbe puntare 🙂

In effetti…fammi mandare la richiesta d’amicizia a “Schiava devota”… 🙂

Dualismi velati

parigineCon un paio di amici siamo grandi fans della pagina Facebook “Calze Parigine“. Se vogliamo sono una rivisitazione alla moda dell’autoreggente anni 90, però è indubbio che siamo un moltiplicatore positivo d’intrigo.
Stamattina pensavo che l’antitesi, nel medesimo campo, delle Parigine sia l’Atroce Gambaletto. Ok, io lo pensavo guardando una sciura ultrasettantenne che portava fuori il cane alle 7,30 di mattina ma lo stesso credo che l’effetto divisore d’intrigo ce l’abbia anche su di una bella ragazza.
Un po’ come il dualismo Scarpe col tacco vs Ballerine. Non credo di dovervi spiegare dove penda l’ago delle preferenze.

Fine di un post inutile, superficiale, fianco sessista. Buona giornata.

Aggiornamenti fallimentari

Stamane a letto perdevo tempo prima di alzarmi, sfogliando l’iPhone. Mi accorgo che sulla prima schermata è sparita un’icona ma non riesco a memoria a capire quale. Mi sovviene quando cerco di scrivere ad un amico: Facebook messenger è non c’è più. Vado su AppStore ma mi risulta installato. Provo ad accedere dalla app di Facebook: il nulla cosmico. Faccio una ricerca su google e scopro che con il nuovo aggiornamento di Facebook il messenger è tornato a essere integrato. Ok aggiorno. Ancora il nulla cosmico. Non male Zuckerberg, considerando che il change log parla di bug fixed… Per fortuna che almeno whatsapp funziona… Ah già… Ma ora è sua…

Lo scavallamento del brand “Il Milanese Imbruttito”

Sono stato uno dei primi fan della pagina facebook de Il Milanese Imbruttito. Quasi un meme in cui i milanesi si auto prendono in giro sulle proprie assurdità.
Formula semplice, veloce. Una frase e via. Poi sono venute le magliette. Ci sta: amplifichi il successo di una frase. Poi sono venute le serate aperitivo/disco. Ci sta: per quanto poco sia milanese modarolo, sono cose che vanno bene. Ora però hanno veramente fatto il passo più lungo della gamba. Da qualche giorno è stato lanciato il blog. Un po’ informazione, un po’ mondanità, un po’ quel che capita.
Non mi piace. Non ha nulla di differenziale rispetto a molti altri siti del genere e i tentativi di portare l’ironia dalla singola frase al pezzo umoristico sono per ora miseramente scarsi. Ovviamente a mio modesto parere, che resto comunque un grande sostenitore del format originale.

Panta Rei

Eccoci qui. Molti dei miei lettori occasionali, che arrivano dai link della mia bacheca facebook, non se ne saranno neppure accorti, eppure da qualche mese il blog era parzialmente isolato dai social network. Una decisione che non rinnego ma che ormai è superata. Quindi le condivisioni riprendono totali.

Vi ricordo che c’è anche la pagina facebook per chi appezza il mio blog, alla quale potete iscrivervi cliccando sul banner nella colonna qui a lato.

Buona giornata e buona settimana a tutti.

Il mioblog è social oriented

Proseguono i giorni di volontario allontanamento dai social network per il mio blog. Come volevasi dimostrare le visite sono in crollo verticale. Il grosso delle visualizzazioni le avevo infatti da parte di persone che ho nella lista amici di Facebook e che venivano poi a leggere i rimandi automatici della mia bacheca. Per ora mi va bene così. Mi leggono gli altri blogger che mi seguono e qualche amico che non ha bisogno di passare dai social network. Qualche briciola arriva poi dalle ricerche di Google. Lontani i tempi in cui Edita Bente mi portava centinaia di visitatori allupati ogni giorno! 🙂

Comunque in generale l’impressione è che nessuno si sia accorto di nulla. I’m the invisible man, cantavano i Queen.

Paul Walker

Ok, davanti alla morte di deve sempre portare rispetto. Però diciamolo, Paul Walker non ha certo lasciato un segno indelebile nella storia del cinema e se venerdì aveste chiesto alla stragrande maggioranza di quelli che oggi pubblicano cose in suo ricordo su facebook “chi è Paul Walker?” la risposta più gettonata sarebbe stata “chi???”

La smettiamo o no con questo populismo?

Viaggiare sottotraccia

Sono famoso (o famigerato?) per avere una costante e diffusa presenza online, il cui cuore è sempre questo blog. Ogni post è, di norma, collegato ai social e comunque ogni mia presenza sui social ha un rimando a questo blog.

Però poi ogni tanto mi vien voglia di stare per i fatti miei, anche se è ironico detto qua, su un blog nel quale ho comunque sempre gradito avere un ritorno in termini di lettura. E’ così comunque e ora sono in quella fase. Quindi per un po’ di giorni, vedremo quanti, chi vuole leggere il mio blog dovrà proprio venire qui. Niente rimandi a destra o a sinistra. 

Quindi se state leggendo queste pagine: complimenti 🙂