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Dualismi velati
Con un paio di amici siamo grandi fans della pagina Facebook “Calze Parigine“. Se vogliamo sono una rivisitazione alla moda dell’autoreggente anni 90, però è indubbio che siamo un moltiplicatore positivo d’intrigo.
Stamattina pensavo che l’antitesi, nel medesimo campo, delle Parigine sia l’Atroce Gambaletto. Ok, io lo pensavo guardando una sciura ultrasettantenne che portava fuori il cane alle 7,30 di mattina ma lo stesso credo che l’effetto divisore d’intrigo ce l’abbia anche su di una bella ragazza.
Un po’ come il dualismo Scarpe col tacco vs Ballerine. Non credo di dovervi spiegare dove penda l’ago delle preferenze.
Fine di un post inutile, superficiale, fianco sessista. Buona giornata.
Aggiornamenti fallimentari
Stamane a letto perdevo tempo prima di alzarmi, sfogliando l’iPhone. Mi accorgo che sulla prima schermata è sparita un’icona ma non riesco a memoria a capire quale. Mi sovviene quando cerco di scrivere ad un amico: Facebook messenger è non c’è più. Vado su AppStore ma mi risulta installato. Provo ad accedere dalla app di Facebook: il nulla cosmico. Faccio una ricerca su google e scopro che con il nuovo aggiornamento di Facebook il messenger è tornato a essere integrato. Ok aggiorno. Ancora il nulla cosmico. Non male Zuckerberg, considerando che il change log parla di bug fixed… Per fortuna che almeno whatsapp funziona… Ah già… Ma ora è sua…
Lo scavallamento del brand “Il Milanese Imbruttito”
Sono stato uno dei primi fan della pagina facebook de Il Milanese Imbruttito. Quasi un meme in cui i milanesi si auto prendono in giro sulle proprie assurdità.
Formula semplice, veloce. Una frase e via. Poi sono venute le magliette. Ci sta: amplifichi il successo di una frase. Poi sono venute le serate aperitivo/disco. Ci sta: per quanto poco sia milanese modarolo, sono cose che vanno bene. Ora però hanno veramente fatto il passo più lungo della gamba. Da qualche giorno è stato lanciato il blog. Un po’ informazione, un po’ mondanità, un po’ quel che capita.
Non mi piace. Non ha nulla di differenziale rispetto a molti altri siti del genere e i tentativi di portare l’ironia dalla singola frase al pezzo umoristico sono per ora miseramente scarsi. Ovviamente a mio modesto parere, che resto comunque un grande sostenitore del format originale.
Il mioblog è social oriented
Proseguono i giorni di volontario allontanamento dai social network per il mio blog. Come volevasi dimostrare le visite sono in crollo verticale. Il grosso delle visualizzazioni le avevo infatti da parte di persone che ho nella lista amici di Facebook e che venivano poi a leggere i rimandi automatici della mia bacheca. Per ora mi va bene così. Mi leggono gli altri blogger che mi seguono e qualche amico che non ha bisogno di passare dai social network. Qualche briciola arriva poi dalle ricerche di Google. Lontani i tempi in cui Edita Bente mi portava centinaia di visitatori allupati ogni giorno! 🙂
Comunque in generale l’impressione è che nessuno si sia accorto di nulla. I’m the invisible man, cantavano i Queen.
Paul Walker
Ok, davanti alla morte di deve sempre portare rispetto. Però diciamolo, Paul Walker non ha certo lasciato un segno indelebile nella storia del cinema e se venerdì aveste chiesto alla stragrande maggioranza di quelli che oggi pubblicano cose in suo ricordo su facebook “chi è Paul Walker?” la risposta più gettonata sarebbe stata “chi???”
La smettiamo o no con questo populismo?

