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Una domanda per le mie lettrici giovani, o meno giovani, ma sicuramente radical chic (finto) alternative

Ok, il titolo è venuto più lungo del post ma…

Dente intriga ancora quest’anno, o c’è qualche nuovo mito Indie?

Lenny Kravitz e il lato giusto del mercato

Partiamo da alcuni dati di fatto:
1) quando sei dal lato giusto del mercato puoi permetterti qualsiasi cosa
2) l’espressione “lato giusto del mercato” è stata creata per gente come Lenny Kravitz.
Non stupiamoci quindi che lui vada in giro con questa piccola sciarpa e provochi orgasmi multipli alle donne di qualsivoglia età.
La mettessi io verrei preso per un senzatetto che gira con la sua coperta. Al massimo mi tirerebbero le monetine.

Il mercato (nel senso più economico del termine) dell’intrigo è inefficiente è le sue regole sono scritte dalle GranDonne.

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Lo scrittore che intriga

Prima di partire ho riempito il mio kindle con qualche ebook, salvo poi lasciarlo, almeno fino ad oggi, inutilizzato. Durante la fase di scelta e acquisto dei libri, si discuteva con YdR sullo scrittore che già dal nome intriga. La prima categoria è quella con il doppio cognome o con un suono comunque che lascia immaginare chissà che genere di uomo. Il capofila di questa categoria è David Foster Wallace. L’altra categoria, che è una sorta di modarola evergreen, è rappresentata dagli autori latinoamericani. Non serve per forza siano mostri sacri, se dici che leggi qualcuno col nome che ricorda il Sudamerica guadagni già punti. A maggior ragione se sconosciuto!

Certo certo…il lievito madre

La grandonna che cucina da qualche mese a questa parte è in bave con il lievito madre. I luminari del marketing non hanno tardato ad accorgersene ed ecco che il Mulino Bianco se ne esce con merendine fatte col lievito madre. Mah… a me oggettivamente sembra una contraddizione in termini: il top dell’industria alimentare con il top della cucina naturale e domestica. Del resto se lo dichiarano saranno anche convinti di poterlo sostenere in caso di chiamata in giudizio.

 

Artigiano in fiera: il trolley viene istituzionalizzato

Già parlando dell’Artigiano in fiera negli scorsi anni, parlavo della calata delle forzate del trolley. Ormai sembra un must andare alla fiera di Rho-Pero con un trolley da viaggio da riempire o con il giaccone o con gli acquisti. Gli organizzatori non sono stati con le mani in mano di fronte a questo fenomeno e così da quest’anno è possibile acquistare per 3 euro una sorta di trolley per la spesa usa e getta. Si tratta di una scatola di cartone con quattro rotelle, che una volta montato consente di essere facilmente trascinato. Due considerazioni personali: per uno alto come me non va bene, c’è da dire che però non sono certo il target di un oggetto del genere; ne ho visto più di uno con la maniglia (di cartone) subito rotta. Risultato: per me l’anno prossimo non lo ripropongono.

L’anno dei cupcakes

Vi chiedete cosa siano? Ma come siete out! 🙂
E’ un po’ che avevo questo post in canna e ora, passate le feste (ok, resta ancora l’epifania…) i tempi sono maturi. Il concetto di base è che:
I cupcakes sono per il Natale 2011 quello che lo zenzero è stato per il Natale 2009
In questo periodo se non proponevi ai tuoi ospiti, o non portavi alle feste, delle cupcakes non eri nessuno. Il grandonnismo è intransigente su questo. Non me ne vogliano la cugina, che però ha come attenuante una deformazione per i dolci, e la Isa, che se anche millanta di non professare la fede nei cupcakes resta comunque una Grandonna 🙂
Personalmente facevo i muffin della cameo in tempi non sospetti… e da tempi altrettanto non sospetti ho pure smesso di farli 🙂

La stivalata (reprise)

La stivalata intriga. Questo è già stato sostenuto, è inequivocabile e non è certo per fare Lapalisse che scrivo oggi.
La stivalata è democratica e appiattisce i valori. Ebbene sì. Se una intrigherebbe nella norma, con la stivalata fa invece la sua porca figura. Diciamo che ha un guadagno d’intrigo del 30%. Se invece una ti fa girare per strada anche se indossa un sacco di iuta, con la stivalata il guadagno non sarà più del 15%.
La stivalata è quasi socialista. Più intrigo per tutte (o quasi). Però la stivalata è molto poco meritocratica.

Ode alla donna che cerca “l’uomo con le palle”

Oggi apro Facebook e mi trovo linkata questa pagina da una mia conoscenza (superficiale) ma poteva benissimo essere da una delle tante amiche più o meno strette, visti che discorsi così ne sento (o ne sentiamo, vero YdR?) fare molti:

Quando sento sti discorsi non so se ridere o incazzarmi. Un po’ perché se poi si va a discutere con queste persone il concetto di “uomo con le palle” è molto confuso. Un po’ perché gratta gratta quello che intendono è spesso un bambolotto macho (vedi infatti la foto dell’adolescenziale pagina Facebook). Un po’ perché in fondo se ne trovassero uno davvero, non lo sopporterebbero per più di due minuti.

Quelle che più entrano nello specifico, ne dipingono una figura molto più simile all’uomo delle caverne le colpisce con una clavata in testa e le porta via trascinandole per i capelli. Ma non è quello che avete combattuto fino a ieri? Non cercavate l’uomo sensibile che vi capisse e vi facesse ridere? Decidetevi…

Conscio di essermi inimicato anche oggi l’universo femminile, vi saluto.

…e per finire un bel video che mi pare ci stia proprio bene…

(cit. “e via dal meeting stronza come un uomo, sola come un uomo”)

…ma poi a me che me frega? comunque vada sono sempre “fuori moda” LOL 🙂