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Ultras Vs Terroristi

L’altro giorno, dopo l’attentato di Londra e il panico di Torino, una mia conoscenza di Facebook dichiarava che, in una situazione del genere, la sua reazione sarebbe quella di cercare di limitare gli assalitori. Plaudendo comunque le intenzioni, io ed altri abbiamo fatto notare come sia facile dire certe cose ma poi non si può sapere (soprattutto se non si è addestrati per questo) come ci farà reagire il nostro istinto in determinati frangenti. 

Sta di fatto che a Londra uno ha proprio recapito così. Al grido di “io sono del Milwall” un 53enne si è gettato in un corpo a corpo con uno degli assalitori. A pensar male si fa peccato ma non sempre si sbaglia: visto anche le sue dichiarazioni calcistiche, mi viene da pensare che sia uno che, fuori e dentro gli stadi, non sia estraneo si corpo a corpo. È addestramento anche quello.

Sorgente: Attentato Londra, ultrà lotta con i 3 terroristi:

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Ora fatemi fare il blog a porte chiuse!

DALLA MERDA DALLA MERDA CI SEPARA SOLO IL PO, SOLO IL POOOOO

Ok, ora dopo questo coro dei tifosi della Cremonese (ma anche di quelli del Piacenzamerda) in base alla ratio della “discriminazione territoriale” sarei passibile di giocare una giornata a porte chiuse.
Io sono sempre stato abbastanza distante dalle posizioni della mentalità ultras, però qua si raggiunge davvero il ridicolo.
Va bene stroncare il razzismo. Va bene stroncare la violenza. Però ora andare a far giocare una partita a porte chiuse per cori campanilistici mi sembra eccessivo.

In tutto questo la migliore uscita è stata da parte della curva del Napoli che, ironizzando su un famoso coro “razzista” nei loro confronti ha chiosato “e ora chiudeteci la curva” (per autoinsulti, il sottotitolo)

Se uno nasce quadrato, non diventa tondo.

Se uno nasce con il Saima nel cuore, se uno ha passato gli anni verdi a ghiaccirsi sugli spalti dei palazzetti del ghiaccio, qualcosa gli resta dentro, in modo indelebile. Anche se con gli anni ha diradato le sue frequentazioni hockeistiche.

Ecco che quindi uno pensa di proporre la gita col treno rosso del Bernina agli amici. Posti stupendi, ambienti mozzafiato.

Poi legge meglio l’itinerario e il cuore gli batte forte in petto… “Si fai il passo del MALOIA!!!” Ovvio, il secondo pensiero “eh già…si va a St.Moritz”

Da quel punto in poi il tuo unico pensiero è che si farà la sosta a Maloia e potrai fare il coretto come un pirla girando per il bosco.

I saimini tra di voi staranno magari sorridendo. Gli altri non capiranno niente. Va bene così.

La scommessa Juve

La Juve ieri ha inaugurato il nuovo stadio. In tempi non sospetti, quando iniziarono i lavori, io dissi che così si era assicurata almeno quattro scudetti in dieci anni. Forse un pronostico eccessivamente positivo (non sono juventino eh!) ma sicuramente è una marcia in più che la società di casa Agnelli ora ha rispetto alla concorrenza. …o no? Guardando i servizi su sky notavo come fosse uno stadio molto europeo, senza divisioni di settori e con gli spettatori a ridosso del campo. I tifosi italiani saranno parimenti di dimensione europea? Questa è la grande scommessa dello stadio bianconero. Di sicuro porterà molti soldi, speriamo non debbano ritornare sui propri passi montando in fretta e furia una gabbia per i tifosi ospiti.

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