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Expo: un anno dopo
Il 2 maggio 2015 andavo per la prima volta in Expo. È stata una manifestazione che ho apprezzato più per i suoi effetti indiretti che non in sé stessa. I dati economici non sono ancora noti: con sapienza l’approvazione del bilancio è stata rimandata per via delle elezioni milanesi. Una forte perdita della società che gestiva l’evento non farebbe fare una buona figura al suo ex boss, candidato sindaco. Il fatto è che quei numeri contano fino ad un certo punto. Il fatto è che Milano è rinata (e non certo grazie al Pd di Pisapia che ha sempre osteggiato l’evento). La città ha nettamente cambiato il suo posizionamento internazionale, sia turisticamente che come credibilità. La cultura è rifiorita e la cosa migliore è che, per ora, sembra durare. Insomma, Expo per me ha fatto bene a Milano.
Vodafone: come ti sistemo il bilancio (a spese dell’utente)
Da un po’ di tempo notavo come, rispetto a diversi anni fa, io (ma credo anche molti di voi) spenda meno rispetto al passato per quanto riguarda i costi del cellulare.
I margini per gli operaori si sono (giustamente?) ridotti e anche loro devono sistemare il bilancio. Cosa ha pensato di fare Vodafone quindi? Io ho una ricaricabile che prevede un canone mensile. Che poi mensile non era: fino al mese scorso l’addebito avveniva ogni ogni 30 giorni. Oggi ho ricevuto un messaggio che dice che i soldi d’ora in poi verranno prelevati ogni 4 settimane. Un mese, 30 giorni, 4 settimane… Sempre la stessa cosa? Mica tanto.
Facciamo un rapido conto. Semplificando diciamo che in un anno ci sono 52 settimane pari a 364 giorni. Quindi con i 30 giorni, avvengono 12,13 addebiti. Con i 28 giorni gli addebiti diventano 13.
Con un piccolo barbatrucco amministrativo, vodafone ha così ottenuto un aumento del fatturato del 7,17%
2013 in review
Per chi fosse curioso, ecco il review di WordPress sul 2013 del mio blog. Si conferma che come al solito “tira più di un carro di buoi” 🙂
Here’s an excerpt:
The concert hall at the Sydney Opera House holds 2,700 people. This blog was viewed about 12,000 times in 2013. If it were a concert at Sydney Opera House, it would take about 4 sold-out performances for that many people to see it.
Una promessa elettorale che costa ai cittadini 180 milioni di euro.
Da abitante di un paese ad un tiro di schioppo da un termovalorizzatore, ho guardato con un po’ curiosità e un filo di stizza la campagna elettorale dell’attuale sindaco di Parma. Grillino. Il primo punto era bloccare l’inceneritore. Ok, il parmense non è Milano e lì si produce molto più agro alimentare. Però l’aria che respirano i cittadini è la stessa e credo sia molto migliore quella nei pressi di un termovalorizzatore rispetto a una discarica (faglia acquifera? qualcuno ha poi nominato la falda acquifera?).
Guardavo poi con curiosità a questo primo sindaco a cinque stelle perchè prima di tutto Grillo non mi piace ma, come scrivevo giorni fa, il suo movimento ha sicuramente del buono.
In soldoni però ora questa vittima sacrificale deve, tra le altre cose, rispettare le promesse elettorali. Quella di bloccare l’inceneritore costa 180 milioni di euro di penale. Con il bilancio disastrato potrà permetterselo? E soprattutto sono soldi spesi bene?
Di seguito l’articolo del corriere.it
Pizzarotti in stallo, si defilano anche i consulenti – Corriere.it.