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Starbucks e quei simpaticoni del Codacons

Cose esiste a fare il Codacons? Me lo chiedo ormai da parecchio tempo, da quando mi sembra che, più che cercare l’interesse dei consumatori, cerchino solo le luci della ribalta mediatica. Sì, perchè nell’era del sensazionalismo, del populismo e delle fake news, loro ci sguazzano proprio a meraviglia. I loro esposti sono ormai sempre più pretestuosi e strampalati. Dopo l’esposto con Burioni per la questione dei vaccini, ora se la prendono con Starbucks per i prezzi.

Si chiama libero mercato. Se loro vogliono far pagare 1,80 un caffè e 4,50 un cappuccino, sono liberissimi di farlo. Soprattutto se poi si trovano stuoli di soggetti disposti a fare la coda pur di entrare.

Sono prezzi fuori mercato? Sì. E’ nel loro diritto farlo? Altrettanto sì. Perché il preteso diritto (che quelli del Codacons vorrebbero difendere) di concedere a tutti di poter provare l’esperienza di Starbucks non sta né in cielo né in terra.

Io allora voglio veder difeso il mio diritto di provare un pranzo a Villa Crespi senza dover spendere più di 100 euro. Codacons, cosa aspetti a fare un esposto?

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Burioni da #epcc

Ho recuperato, con interesse, la puntata di E Poi C’è Cattelan che vedeva ospite il prof. Burioni. Se leggete un po’ il mio blog, sapete che sono decisamente provax. La curiosità verso questa puntata era però più che altro finalizzata a vedere come un conduttore normalmente “leggero”, nel senso buono del termine, avrebbe gestito un’argomento del genere. Devo dire che sono rimasto piacevolmente stupito da come lui (e la sua redazione) hanno gestito la cosa. Il passaggio fondamentale per me è stato quando, scusate se le parole non saranno proprio quelle precise, Cattelan ha detto “qualcuno ci obietterà che non proponiamo contraddittorio con chi la pensa diversamente. Qui però si tratta di scienza, non di opinioni e noi diamo spazio alla scienza”. Ok, potevo guardare con tranquillità il resto della trasmissione.

Come definirli se non “analfabeti funzionali”?

La definizione di analfabetismo funzionale è: l’incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana. (sul tema, potete leggere questo articolo di Cosmopolitan)

Ieri Il Lercio è uscito con uno dei suoi pezzi più riusciti degli ultimi mesi, secondo il quale il prof. Burioni (non credo di dovervi spiegare chi sia) non avrebbe vaccinato la figlia.

Non si puo’ parlare di fake news ma proprio di satira. Chi, online, non conosce ormai Il Lercio? Come se non bastasse, l’articolo contiene delle chicche, tipo

“La mia bambina la curo solo con i fiori di Bach o al limite con le palle di Mozart

Standing ovation e dieci minuti di applausi per l’autore del pezzo. Quindi basta leggere, per capire di che si tratta. Leggere l’articolo o leggere anche solo la fonte. Non serviva perderci più di dieci secondi.

Eppure schiere di Antivax hanno esultato, per il “passo falso” dell’odiato nemico. Ecco. Come non definire analfabeta funzionale chi ha creduto che questa notizia fosse vera?

Sorgente: Gli antivax che hanno creduto alla storia della figlia di Burioni non vaccinata – neXt Quotidiano

Galileo e Burioni. Una vignetta. Un articolo. DIECI MINUTI DI STANDING OVATION

In questi giorni gira, purtroppo, su internet una vignetta che presenta Burioni che attacca Galileo. Volevo provare a ribattere, qua, motivando perchè la cosa fosse una stupidata. Però le prime bozze non mi soddisfacevano. Poi… poi una mia conoscenza di Facebook ha rilanciato l’articolo di cui più sotto trovate il link. Inizialmente (visto che il post riportava la vignetta) erroneamente ho pensato la difendesse. In realtà dice tutto quello che avrei voluto dire io. Solo che lo fa meglio di come avrei mai potuto fare. Vi consiglio la lettura.

Sorgente: Galileo e Burioni. Ovvero del perchè gli anti-intellettualisti non capiscono niente.

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