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Il Natale, quando arriva arriva

Così recitava lo slogan di una campagna pubblicitaria di panettoni di (più di) qualche anno fa. Credo sia più vero che mai quest’anno. Nel 2013 avevo decisamente meno voglia di festeggiarlo ma mi ero forzato. Ero partito già più lungo in questa operazione, fin da novembre. Nel 2014 ne avrei decisamente più voglia, tra tante difficoltà ma anche con alcune cose decisamente positive, ma mi sento un po’ travolto dagli eventi. Soprattutto il lavoro è in una fase concitatissima è così senza neanche accorgesene siamo gia al 4 dicembre. Anche voi avete la stessa impressione? Mi guardo in giro e non mi sembra che lo spirito natalizio pervada la città.

Il lato negativo dell’Artigiano in Fiera

Continua la sagra del trolley selvaggio e dell’assassino esasperato, continuano i miei post in merito.
Per un abitante di Pero l’Artigiano in Fiera ha un solo, rilevante, effetto negativo: tornando a casa in metropolitana non riesco quasi mai a sedermi.

Sempre in tema di mezzi pubblici, ci vuole della faccia tosta ad arrivare a rho fiera e sostenere coi controllori (che ci sono sempre) che non si sapeva che il biglietto urbano non bastasse 🙂

Sport minori (che non mi piacciono)

Sono sempre stato un fan dei cosiddetti sport minori, che alla fine in Italia sono tutti gli sport tranne il calcio. Com’è ovvio, tra questi ho anch’io le mie preferenze ma in genere riesco ad essere abbastanza aggiornato in generale su quello che succede. Tra gli sport che, per gravi traumi passati e anche per indole, proprio non reggo c’è la pallavolo.

Avevo sentito ci fossero i mondiali femminili in questo periodo ma non avevo per niente capito che fossero in Italia. Faccio mea culpa, vi do il link dell’evento e… Forza Azzurre!

Jim e Ian

Domenica il team europeo si è aggiudicato la quarantesima edizione della Ryder Cup. Il livello di gioco, soprattutto l’ultimo giorno, è stato clamorosamente alto. Tra i tanti campioni in campo difficile dire il mio preferito. Restringo la scelta a due, molto diversi fra loro. Il primo e Jim Fyrik. Statunitense, uno dei giocatori di maggiore esperienza in campo. Una certezza. Da anni al vertice del Tour americano, non è certo tra i giocatori più noti al grande pubblico, soprattutto se raffrontato alle sue qualità e a quello che ha vinto. Come mai? È un anti personaggio. L’apoteosi del medioman al potere. Impossibile che non mi ci si immedesimi almeno un po’. Tanti fanno i fenomeni, lui è sempre lì. Al vertice.
L’altro è l’europeo Ian Poulter. Se io fossi il capitano di Ryder, prima convocherei lui, poi penserei al resto della squadra. Il motivo? Bhè forte è forte, non si discute, ma se si gioca un matchplay può battere chiunque. Soprattutto in Ryder, quando giochi davanti a 40.000 persone. Un cagnaccio ciò con un cuore grande così. Anche quando non è in giornata non molla mai e sotto pressione può sempre tirare fuori qualcosa dal cilindro. Come attitudine agonistica mi piace pensare di rivedermici.

L’unica vera nazionale europea (dal 1979)

Si parla tanto di Europa Unita ma come sempre è lo sport che ci insegna più della politica, perchè quando c’è la volontà (e magari la necessità) la voglia di unirsi c’è.

Oggi sul campo di Gleneagles inizia l’edizione 2014 della Ryder Cup, una competizione golfistica a squadre. Nata come sfida da Usa e Gran Bretagna, dal 1979 diventa Usa contro Europa. Di recente poi anche l’Italia ha dato il suo pesante apporto, grazie a Costantino Rocca prima e ai fratelli Molinari poi. Purtroppo quest’edizione non vede italiani schierati ma ovviamente il mio tifo va tutto per la formazione del vecchio continente, sperando di rivivere le emozioni del Miracolo a Medinah1904234_10203527551902860_6487896341203208731_n

Fescion nait aut

Stasera a Milano c’è la Vogue Fashion Night Out. Essendo io Out ma in altri sensi, non parteciperò all’evento, con cui bramai (invano) di scontrarmi solo nel 2012…
Ci sono due cose positive in questa serata: 1) mentre questo post viene pubblicato, io sarò a farmi una cena simil giappo con amici 2) finalmente la fashion week volge al termine: la quantità di modelle in zona Cadorna sta ormai superando il livello di tolleranza per le mie coronarie.

La corsa al biglietto

Anche quest’anno proverò a procurarmi i biglietti per Wimbledon. Nel rispetto delle tradizioni, ho da mesi il volo e l’hotel mentre i biglietti potrò provare ad acquistarli solo nei giorni prossimi all’evento, sul sito http://www.ticketmaster.co.uk. Per il campo centrare e il campo 3 ci sono infatti una quota di resi e di biglietti riservati alla vendita online. Si esauriranno in pochi secondi e io e il mio omonimo siamo pronti ed agguerritissimi come i protagonisti di The Big Bang Theory nel video che segue. Speriamo con migliore fortuna perchè altrimenti saremo costretti a una vegliataccia (magari sotto la pioggia) per metterci in coda per i biglietti dei campi secondari.

Elio sta esagerando

Se mi posso definire FAN di qualcosa, sicuramente è del gruppo degli Elio e le Storie Tese, del resto ho iniziato a seguirli che andavo in prima media e ora ho passato i quarantanni. Di recente però sono molto più critico nei loro confronti, a partire da come ormai strutturano i loro live. Questo comunque è un altro discorso. Come già scrissi in un precedente post, in particolare non sono un grande fan di Elio come persona, almeno in senso relativo. Nel gruppo ci sono altri che raccolgono maggiormente la mia stima. Detto questo però ora Elio sta davvero esagerando con la sua visibilità. Stavo già per scrivere un post polemico dopo il suo spot per Olivia e Marino, non mi sono più potuto trattenere dal farlo dopo lo spot estivo vodafone. Commento tecnico: cos’è questa m***a?