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L’app che ha rivoluzionato la telefonia mobile.
Ammettiamolo: la diffusione degli smartphone ha cambiato radicalmente la tipologia dell’uso delle rete mobili. In quest’ottica l’app che l’ha fatta da padrone è whatsapp. Pensateci: quanti sms mandate e quante conversazioni di whatsapp fate in un giorno?
Non a caso le compagnie telefoniche ormai concedono sempre più sms e minuti illimitati ma stringono il cordone sul traffico internet, nuova e ultima miniera d’oro per loro.
In quest’ottica non stupisce quindi che Facebook, che come ogni grande colosso tende ad acquisire le “piccole” aziende innovative, voglia mettere le mani su Whatsapp
Sono un nerd e me ne vanto
Dopo averne letto su Internazionale, sono in bave per Twine. Di che si tratta? Di un sensore “social”: al verificarsi di determinate condizioni fisiche che andremo a definire tramite una webapp (per esempio il raggiungimento di una certa temperatura o l’apertura di una porta), scrive su twitter, su qualche social network o vi manda una email.
Utilità? Per ora scarsa.
Intrigo? Ai massimi livelli…

Il nemico ci guarda
La privacy su internet è sempre un argomento spinoso, soprattutto dopo il boom dei social network. Lo si sa. Da sempre.
Poi ognuno di noi modula i “rischi” che è disposto a prendere. Ho un amico che è terrorizzato dal fatto che la sua presenza su whatsapp sia notificata a chi non vuole. Personalmente sono abbastanza sbarazzino pur non scadendo nello sconsiderato. Per esempio sono su foursquare ma non ho mai creato il check in per casa mia (come fanno molti). Ecco comunque cosa consiglia Liquida, riprendendo un articolo anglosassone.
Vuoi essere al sicuro su Facebook e Twitter? Ecco 10 consigli.
Chi lascia la strada vecchia per quella nuova…
Oggi Fineco ha lanciato il restyling del proprio sito e Foursquare ha fatto uscire la nuova versione della sua app per iOs. In entrambi i casi i menù e la veste grafica sono profondamente cambiati. Così come accade regolarmente in questi casi (con Facebook soprattutto) la prima reazione è di fastidio. Sembra sempre che la versione vecchia fosse migliore. Ovviamente è un’impressione data dalla comoda abitudine che avevamo all’utilizzo. Col tempo si spera ci si abitui al nuovo. Ora farò una citazione dotta: un po’ come in una canzone di J-Ax che dice che quando cambiano le veline all’inizio sembrano più cozze e alla fine ce le si ricorda più gnocche di quelle che le hanno precedute. Non a caso la canzone si intitola “meglio prima”.
Dopo questa vetta di cultura, vi saluto 🙂
Le libere elezioni di facebook
Leggo sul sito corriere.it un pezzo di Severgnini che parla della prima consultazione ufficiale su facebook. Dopo tanti fake e catene di S.Antonio al grido di “condividi questo pezzo se no facebook diventerà a pagamento”, per una volta la questione è reale. I 900 milioni di iscritti al social network sono chiamati a dire la loro sul fatto se vogliano tenere le vecchie norme sul trattamento dei dati o accettino le nuove. Distinguete le due opzioni in base alla data del documento a cui si riferiscono. Per essere un sondaggio vincolante per il board, devono votare almeno il 30% degli iscritti entro l’8 giugno. Forza ragazzi, seguite il link e votate!
C’è sensibilità e demagogia
Su una pagina facebook mi sono permesso di far notare che parlare oggi di “lutto” per la sconfitta della Juve era un tantino un termine fuori luogo, e che se ne potevano usare tanti altri per gli sfottò.
Sono stato accusato di essere un perbenista e un demagogo.
Bah, sarà vero ma io sono contento così.

