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Last Minute Olimpici
E se le olimpiadi di Londra non fossero il tutto esaurito che si credeva?
A pochi giorni dalla partenza abbiamo fatto un po’ di conti. Abbiamo disdetto l’hotel che avevamo prenotate, scegliendone un’altro. Risparmiando 190 euro in due.
Biglietti ce ne sono ancora molti disponibili e oggi ho provato a vedere i voli su easyjet: per tornare se ne trovano ancora a 39 euro.
Sovrastime nell’afflusso del pubblico?
Le olimpiadi delle patatine fritte
Visa è uno dei main sponsor e nessuno ha niente da obiettare che per le olimpiadi (dai biglietti ai negozi ufficiali) si possa pagare solo con detta carta di credito. Parafrasando uno spot famoso: la Mastercard puoi usarla solo per il resto 🙂
Molto più scalpore e polemiche desta la guerra delle patatine. L’ho saputo da questo articolo di Liquida.
In pratica gli unici autorizzati a produrre patatine fritte all’interno degli impianti olimpici saranno i punti vendita Mc Donald’s.
Unica deroga i ristoranti che propongono il classico Fish’n Chips.
Patatine ai banchetti volanti? Zero! Bistecche con le patatine? Neanche a parlarne! Un po’ meglio va per i volontari e i lavoratori delle olimpiadi. Prima l’embargo era stato applicato anche a loro, ora invece è stato consentito alle società di catering di proporre patatine fritte.
Storie di consumi ai tempi degli sponsor ufficiali.
Trenta centimetri di dimensione artistica (fotografica)
No, non parlo del film porno di Sara Tommasi
No, non sto parlando delle buone e vecchie PVD
Mi riferisco all’email con le rigide norme di sicurezza olimpiche, che ho ricevuto stamane e della quale vi ho già accennato nel precedente post. Dopo gli oggetti vietati, passiamo a quelli il cui accesso è regolamentato.
La norma che mi interessa particolarmente è quella sull’attrezzatura fotografica. Ovviamente l’utilizzo commerciale degli scatti è vietato senza accredito. Altrettanto ovviamente non potevano vietare a chiunque di portarsi una macchina fotografica. Quale discriminante mettere? Trenta centimetri. Che vuol dire tutto e non vuol dire niente. Fatto sta che l’attrezzatura non puo’ superare i trenta centimetri di dimensioni (altezza? larghezza? profondità?). Diamo per scontato che si parli dell’obiettivo. Dovrei rientrarci anche con il 75-250 ma per le mie stupide fisse di rispettare alla lettera i regolamenti (su questo seguirà un post ad hoc) sono già in fibrillazione.
Fatto sta che mi sembra una discriminante alquanto aleatoria.
Proibizioni olimpiche
Oggi ho ricevuto alcune email che mi indicavano suggerimenti e divieti per la mia ormai imminente partecipazione come tifoso ai giochi olimpici. Niente di clamoroso, mi aspettavo qualcosa di molto rigoroso dal punto di vista della sicurezza. L’unica sorpresa è legata ai liquidi: non si possono portare all’interno, quindi si dovranno acquistare, e se ti porti una bottiglia vuota dev’essere massimo di 100ml (come in volo).
La solita ironia la desta LA LISTA DEGLI OGGETTI VIETATI: non potrò portare all’interno degli impianti né una baionetta né dello spray al pepe. Mannaggia. Me ne farò una ragione
Fare il pirla alle olimpiadi
Premessa: coi biglietti che ho io le possibilità di essere inquadrato sono pari a quelle che ho di vincere una medaglia olimpica. Detto ciò, volevo prepararmi qualche cavolata da vero nazional popolare. Le possibilità autoironiche sono due: quella italica “ciao mamma” e quella internazionale “john 3:16” vista in migliaia di film e riprese tv. Alternative nerd il qr code del mio blog 🙂 Altre idee?
Pervaso dallo spirito olimpico
Ovvero: se mi fai la gara di boccette all’olimpiade ci vado.
Come già scrivevo nel post precedente, oggi si è scatenato l’infermo per la messa in vendita degli ultimi biglietti delle olimpiadi. Mi sono fiondato sul sito appena aperto (12.00) e con qualche fatica sono riuscito ad accaparrarmi i biglietti più ambiti tra quelli che avevamo puntato: la finale del fioretto femminile a squadre. Dopo quella mi sono dedicato agli altri eventi ma ormai la lotta era serratissima e il server ingolfato. Con numerosi tentativi andati a vuoto, ormai ero disposto a comprare qualsiasi cosa…siamo andati vicini a comprare anche il turno preliminare di tiro con l’arco! Comunque siamo riusciti ad infilare altre cose interessanti, come il beach volley. Ah! Lo spirito olimpico (e le chiappe delle pallavoliste)
Click Day
C’era una volta il click day per il credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo. In pratica lo stato stanziava delle somme (sotto forma di imposte che non venivano pagate) per le società che investivano nell’innovazione. Peccato che invece di valutare i progetti più meritevoli, i finanziamenti furono dati col lodevole sistema del “chi prima arriva meglio alloggia”. Una tensione assurda perché per alcuni clienti ballavano grosse cifre. All’ora della spedizione ero pronto col dito sul mouse. Tutto si esaurì in pochi secondi e fortunatamente riuscii a far avere le sovvenzioni ai miei clienti.
Oggi ho rivissuto la stessa tensione: venivano messi in vendita alle 12 ora italiana gli ultimi biglietti per le olimpiadi. Pronti via… sono riuscito ad aggiudicarmi la nostra prima scelta: la finale del fioretto femminile a squadre. Poi ho riprovato a entrare per degli altri biglietti (basket, beach volley e pallavolo). Dopo venti minuti di attesa mi dicevano che non c’erano biglietti. Non demordo, in questo momento ci sto riprovando da capo. Altra interminabile attesa. Speriamo in bene!
Voglio però ricordarti com’eri « TicinoLibero
TicinoLibero ci regala un pezzo che tutti noi uomini non possiamo che sottoscrivere… d’ora in poi il beach volley femminile non sarà più lo stesso…
