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Cose di indotto (post Expo)

 Oggi vi rilancio un articolo de La Stampa. A dire il vero è l’ennesimo articolo che ripete sempre la stessa cosa: anche una volta finito Expo, Milano è rimasta sui radar del turismo internazionale. Anzi, ha incrementato rispetto al 2015.

Raccontatemi ancora che ospitare manifestazioni del genere è una sciagura, per favore…

Sorgente: Il turismo scopre Milano lezione per il belpaese – La Stampa

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Back to Expo

La mia passione di essere First Mover sabato ha avuto il sopravvento: nonostante abbia lavorato fino alla 18.30, ho accettato l’invito di amici per fare un salto alla”Experience Milano”, l’area estiva aperta nel sito di Expo. Ne avevo letto molto in questi giorni e l’impressione che mi ero fatto è che avrà un senso da metà giugno in poi. Effettivamente è così. Hanno aperto ora, secondo me, solo per via delle mostre della Triennale ospitate in due dei padiglioni. Per il resto ora c’è  un dj set nell’Open Air Theatre e tre, di numero, banchetti di street food. Quando ci sarà aperto palazzo Italia, l’albero della vita, il maxischermo e le aree balneari e sportive sarà sicuramente molto meglio. Per ora resta la curiosità, almeno per me, di vedere cosa e rimasto un anno dopo. Certo, si poteva fare di più e meglio, però sinceramente io non mi aspettavo neppure questo.

Una buona notizia per il “dopo Expo”

Cerchiamo di vedere il bicchiere non tanto mezzo pieno o mezzo vuoto ma almeno non vuoto. In quest’ottica è da salutare con ottimismo l’accordo per l’apertura di un centro di ricerca da parte di Ibm nell’area di Expo. Un passo in avanti nell’ottica di quel polo della ricerca avanzata che ormai è il progetto ufficiale per quell’area.

Sorgente: Renzi, accordo 150 mln dlr con Ibm per centro a Expo – Tlc – ANSA.it

Un giro verso Expo

Nella giornata in cui risalta la notizia che il villaggio dei lavoratori di Expo (che non è quello in cui soggiornavano i delegati) sarà adibito a campo profughi, mi sono fatto un giro verso Expo. Ero per caso alla stazione ferroviaria di Rho Fiera e mi sono fatto un giro. La prima buona notizia è che non è una cattedrale nel deserto. Del resto era attiva anche prima dell’evento e ha un buon giro di pendolari che la usano. Ricordo a chi non è della zona che è ben lontana dal centro abitato di Rho, che ha una sua stazione. La cosa negativa è che l’alta velocità non ferma più qui e binari dedicati restano tristemente chiusi. Mi sono quindi avvicinato all’ingresso di Expo, passando tra gli uffici di lavoro temporaneo ormai vuoto. I lavori di smantellamento procedono è appunto per questo non ci si può avvicinare troppo. Giusto la pomposa uscita della stazione, tanto ampia per accogliere il flusso di persone, si può vedere in lontananza. Speriamo i lavori per il post Expo inizino presto.

 

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