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Sosteniamo il PALA-AJ, contro gli interessi di pochi.
Italia, paese di campanili. Ma anche di interessi più piccoli, di quartieri, di piazze, di vie. Nessuno è disposto ad un sacrificio per un bene comune. Allora io mi sento un pirla ad abitare vicino ad un termovalorizzatore, pensando che sia un servizio necessario e certamente meno dannoso di una discarica.
Ma sono qui per parlarvi della nuova mirabolante avventura di un comitato di quartiere a Milano. Dopo quello che era riuscito a far abbasare il volume ai concerti a San Siro (insomma…non è che i concerti li fanno da oggi e soprattutto quando hai preso casa lì lo stadio c’era già…), ora in zona Stuparich c’è un’alzata di scudi contro il nuovo Pala AJ.
Diciamo due cose prima di tutto: 1) già il progetto ha subito e subisce le solite lungaggini italiane per ricorsi post appalto e bonifiche da eternit. 2) il progetto non è perfetto e forse qualche modifica è necessaria.
Però si tratta di un palazzetto che Milano aspetta dal 1985, per il quale si è finalmente trovato un finanziatore privato per l’opera (Armani).
Ora gli abitanti del quartiere non lo vogliono. Sulla questione degli alberi da abbattere per il parcheggio vip possono anche aver ragione ma non accetto che non vogliano il palazzetto perchè peggiorerebbe la zona e chiedono di trovargli un’altra collocazione. Se voi non lo volete, perchè altri dovrebbero accettarlo? Ma soprattutto il palaLido era lì dal 1961, non si sta certo facendo nulla di nuovo.
E’ un progetto della quale la città ha bisogno.
Quindi, visto che il famigerato comitato ha fatto la sua petizione online (al momento in cui vi scrivo, ferma a 117 firme) ne ho fatta anche una io, a sostengo del progetto. Se volete, firmatela.
Manuale del finto tifoso Olimpia
I playoff del basket si avvicinano. Magari qualcuno di voi ha amici tifosi dell’Olimpia Milano. Se vi invitassero a vedere qualche partita, ecco un breve frasario per fingervi uno che ne capisce.
– Scariolo brucia! Sai allenare solo squadre di campioni.
– (se si vince di poco) con questa squadra si deve sempre soffrire
– (se si vince di molto) con questa squadra non è mai detto
– (se ti rimontano) ecco, che avevo detto?
– (se non rimontano) fanno ancora più incazzare perché quando vogliono giocare…
– certo che la curva fa pena, sembra sempre di essere in trasferta (per coerenza non fare neppure un coro)
– impareremo mai ad attaccare la zona?
– questi hanno la metà del nostro budget e hanno più gioco di noi
– Scariolo sveglia!
– ma Alessia Donati com’è vestita oggi?
– bourusis salta! Sei 2.13 e non attacchi mai il ferro!
– Fotsis è un ex giocatore
– Giorgio! Mandali tutti a lavorare!
– Ma Bremer che l’abbiamo preso a fare?
Svolte epocali, per fini commerciali
In Nba provano a fare una svolta epocale: addio canotte, benvenute magliette a maniche corte. Viste così mi fanno davvero pena. Triste notare come l’unica motivazione plausibile sia di rilanciare il mercato del merchandising…

Giacchetti: L’Olimpia mi fa incavolare
Jacopo Giachetti ha iniziato la stagione come terzo play dell’Olimpia Milano. Il primo e il secondo hanno reso sotto le aspettative (soprattutto il primo, Omar Cook, il secondo, Rok Stipcevic, lo difendo ancora perchè non è stato messo nelle condizioni di rendere). Nonostante questo il suo momento non è praticamente mai arrivato.
Tanta panchina, senza mai alzare la voce. Tagliati Cook e Stipcevic, sono arrivati Green e Bremer (che play non è…) e lui è rimasto sempre terzo nelle rotazioni. Con Scariolo vuol dire non vedere il campo.
Per gli infortuni di Gentile e Basile, l’altra sera è venuto finalmente il suo momento. La sua entrata in campo è stata salutata dall’ovazione del pubblico, che da sempre gli riconosce un grande spirito di squadra e un impegno non comune, che spesso gli permette di andare oltre ad evidenti limiti tecnici. Intendiamoci, a livello italiano è un buon play ma non da essere titolare in una formazione di primo livello.
Il Giak entra in campo, infila 13 punti in 18 minuti (quasi tutti nel primo tempo) e si accomoda in panchina dopo una standing ovation.
Ora sul sito dell’Olimpia di legge “Grande ritorno di Giachetti”. MA STIAMO SCHERZANDO??? RITORNO DA DOVE??? Non era infortunato. Non era in ritiro asceti in un eremo sul Sacro Monte. Era lì, in panchina, dove in ogni momento Sergio “Mr Gel” Scariolo avrebbe potuto chiamarlo. Quindi non scherziamo. Il titolo sarebbe dovuto esserci “GIACHETTI, SCUSACI SE CI ERAVAMO DIMENTICATI DI TE”.
Il grande ritorno di Jacopo Giachetti | Pallacanestro Olimpia EA7 – Emporio Armani Milano.
Tifoso Saima vs Tifoso Olimpia – Reprise
Il 16 aprile, pieno clima playoff, scrivevo le mie impressioni e la mia preferenza verso i tifosi dell’hockey milanese rispetto a quelli del basket.
Per chi non lo sapesse io sono abbonato ad entrambe le formazioni quest’anno, anche se storicamente vengo dai palazzetti del ghiaccio. Comunque quello che scrivevo mesi fa lo sostengo ancora più con forza oggi, che le due compagini stanno attraversando momenti difficili.
Il Milano Rossoblù doveva essere una “finta” neopromassa in A. Che coi soldi russi doveva fare uno squadrone per traghettarsi verso la KHL. Nella pratica si barcamena a metà classifica, con un portiere ex Nhl che non sta facendo la differenza e degli stranieri sottotono (il primo già tagliato).
L’Olimpia doveva uccidere il campionato e puntare almeno alle Top16 di Eurolega. Ha battuto il temibile Efes ma ha una vinta e due perse (male) in campionato.
La vera differenza sta sugli spalti.
L’Agorà ha un buon afflusso di pubblico e alla squadra, anche quando infila prestazioni in parte imbarazzanti, ha il sostegno non solo della curva ma di tutto il palazzo.
Al Forum già si chiede la testa di Scariolo e dei “mercenari”.
In tutto questo aggiungete che tifo anche Ambri che al termine della sua settima sconfitta consecutiva, ha ricevuto il caldo sostegno di oltre quattromila tifosi (tra qui c’ero pure io).
Insomma…il tifoso di basket ha troppi geni di quello del calcio…
Langford, la nutria puo’ attendere
La Nutria del Forum è un personaggio mitologico che popola il melmoso canaletto che passa dietro il Forum di Assago. Mitologico mica tanto, visto che il rattone è stato più volte avvistato nella zona del posteggio riservato. Comunque la leggenda narra che La Nutiria del Forum si cibi dei resti dei giocatori tagliati dall’Olimpia Milano. Lo scorso anno si sono perse le tracce di Drew Nicholas, arrivato con la fama di gran tiratore da 3 punti e che non la metteva più neppure in riscaldamento. Dopo le prime uscite, La Nutria stava già scaldando i dentini per Langford, la nuova macchina da punti biancorossa, parecchio imballata nelle prime uscite. Al debutto Olimpia in Eurolega il nostro ha sfoderato invece un’ottima prova, conducendo (assieme a Bourusis) i milanesi alla vittoria.
Per ora, La Nutria puo’ attendere.
Milanisti, siete stufi di farvi pigliare per il culo?
Bene! Allora date una bella pedata al pallone e rivolgetevi a qualche altro sport che si puo’ seguire a Milano.
Basket e Hockey promettono sogni tricolare (e io sto valutando di abbonarmi ad entrambi), mentre con meno pretese si puo’ comunque vedere della buona pallavolo o del rugby.
Anche Milano puo’ disintossicarsi un po’ dai re della pedata.
L’angolo del tifoso: Olimpia Milano
Dopo diversi anni a seguirla in tv e una stagione da abbonato, penso finalmente di potermi permettere d’esternare qualcosa sulla stagione appena conclusa.
Ieri sera infatti la Mensana Siena ha vinto il suo settimo scudetto, il sesto consecutivo, in cinque gare contro l’Olimpia.
Per me la stagione è stata positiva. Gli obiettivi dichiarati (finale scudetto e top16 di Eurolega) sono stati centrati. Con Scariolo un gioco, che piaccia o no, comunque c’è stato. Si sono valorizzati tre giovani (Melli, Gentile e Radosevic) sui quali spero si insisterà. Cook non è stato poi male e Fotsis per me è davvero forte, così come Hairston. Sul resto si devono fare valutazioni. Rocca pare abbia ormai chiuso mentre Mancinelli per me va confermato solo se accetta un ruolo, e un ingaggio, più marginali. La base c’è e vista la crisi in giro il prossimo anno potrebbe essere quello buono.
