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Un Ambrogino d’Oro per il Nidaba
Le onorificienze lasciano spesso il tempo che trovano. Però ho accolto con piacere la notizia dell’Ambrogino d’oro al Nidaba Theatre, locale tanto angusto quanto carismatico, in cui più volte sono andato a sentire i Milanoans. Complimenti!
Sorgente: Ambrogino rock al Nidaba Theatre Vent’anni di musica live tutti i giorni – Corriere.it
Le 101 cose da NON fare a Milano
In genere non amo queste cose, borderline tra 101 da fare e a Milano e il blog del Milanese Imbruttito. Però devo ammetere che quest’elenco è fatto discretamente bene e mi ha strappato più di un sorriso. Qualche esempio?
21. Chiedere una cicca e aspettarsi una sigaretta. Forse non te ne sei accorto…ma sei a Milano, pistola!
32. Lamentarsi che “Milano è brutta”: se al posto di San Satiro, l’Ossario, la cascina Linterno voi conoscete il Tocqueville, il Cuore e il The Club, il problema è vostro, non della città.
49. Dire la parola “America” al Radetzky in Moscova. Non è bello essere assaliti da una brigata di bloggers che dopo aver spaccato i maroni al barista, al collega e pure al kebabbaro, vi asciugano con la loro personale spiegazione della vittoria di Trump, di cui hanno scritto online per la gioia dei loro lettori (tutti e 6).
98. Menarvela ovunque perché avete fatto la Bocconi. Dopo Sergio Vastano e Sara Tommasi, ora siete rappresentati da Alberto Stasi e Martina Levato. Forse è meglio dire che siete laureati in economia e far finta di niente.
Sorgente: Le 101 cose da NON fare a Milano
C’è una volta il mercatino di Natale
Il Banco d Garabombo è ormai una tradizione natalizia milanese. Da molti anni, la cooperativa Chico Mendes installa il proprio tendone nel parcheggio di Pagano. Al suo interno tutti i classici prodotti di Altromercato, in un assortimento che altrimenti sarebbe difficile trovare. Inizialmente partiva per Sant’Ambrogio e finiva dopo Natale. Poi ha iniziato ad allungarsi fino all’epifania. Ora, di anno in anno, inizia sempre prima. Vivimilano ci segnala che ha aperto il 5 novembre, giocando d’anticipo rispetto all’Artigiano in Fiera.
Sicuramentre uno dei miei appuntamenti fissi per i regali di Natale.
Ps: Grandonnismo assicurato per tutti.
Sorgente: Banco di Garabombo | ViviMilano
Dim Sum? Ghe Sem!
La zona intorno al mio ufficio è diventata, da un po’ di mesi a questa parte, abbastanza viva dal punto di vista della ristorazione. Ho quindi deciso di rompere il salvadanaio e provare un po’ di posti interessanti che sono stati aperti. Ieri ho iniziato il mio giro col Ghe Sem. A dispetto del nome prettamente milanese (in dialetto “ci siamo”) è un locale fusion che propone i classici ravioli cinesi, ripieni però di prodotti tipicamente italiani. Dall’anduja alla fassona, dalla capasanta alla cipolla di Tropea. Il costo va dai 3 ai 6 euro la coppia e per saziarsi ce ne vogliono almeno 8-10. Il che vuol dire che il conto supera facilmente i 20 euro. Non accessibilissimo per un pranzo ma fattibile ogni tanto. La qualità, va detto, è ottima ed è possibile prenotare con The Fork.
Abbinamenti azzeccati
Oggi mi sono imbattuto in questa notizia. Già di per sé è abbastanza inquietante. Ad alleggerire la situazione ci ha pensato bene il banner pubblicitario che, per qualche strano algoritmo, ipotizza che visto che ho letto questo articolo, posso essere interessato all’acquisto di Mafia III (titolo che non ho neppure mai consultato su amazon, quindi alla base di tutto ci sono proprio le tag dell’articolo). STRALOL.
1: il mio primo progetto fotografico
Dopo tante foto a caso (di vacanze, eventi, persone) o anche solo di un tema specifico (per esempio le foto sportive), mi è venuta la voglia di sviluppare un mio progetto fotografico.
Cos’è un progetto fotografico? Sono l’ultimo degli ignoranti per spiegarvelo ma, in estrema sintesi, direi che è un “fotografare con un’idea”. Qual’è allora la mia idea?
Bhè chiamare il mio primo progetto fotografico “1” sembrerebbe voler essere una totale mancanza di fantasia. In realtà la mia idea è quella di raccontare Milano attraverso una delle linee del tram, la 1 appunto, che secondo me attraversa alcuni degli angoli più significativi (non per forza belli) di della città.
Cercando online un po’ di idee, direi che le basi del progetto le ho. Ora si tratta solo di prendere la macchina e dedicare un bel po’ di tempo a scattare foto. Chissà se da qui a settembre riuscirò.
Una notte nel Duomo
Lunedì notte un turista americano 23enne è rimasto sul tetto del Duomo di Milano (per i non milanesi: si tratta di terrazze visitabili durante il giorno) tutta la notte.
L’articolo, che vi riporto in calce, racconta che il tipo sarebbe rimasto chiuso all’interno per errore: si trovava infatti in bagno quando è sopraggiunto l’orario di chiusura. Questo almeno ha raccontato quando è stato trovato la mattina seguente dai primi operai che iniziavano i lavori di restauro delle guglie.
No dai. Siamo seri. Qualcuno crede veramente a questa storia? Io no. Questo ha provato il classico stratagemma del chiudersi in bagno per passare una notte sul tetto del Duomo.
In più l’articolo non è chiarissimo su alcuni punti: in particolare parrebbe che il giovane sia rimasto chiuso nei bagni della cattedrale è solo in seguito sia salito sul tetto. A me non risulta ci siano bagni dentro il Duomo e neppure che dall’interno si possa accedere alle scale per la salita, che dovrebbero essere indipendenti. Per me il tutto si è svolto sul tetto.
Particolari a parte, qui le cose assurde sono due: la prima è la carenza della sicurezza, la seconda è che qualcuno creda alla sua versione dei fatti.
Sorgente: Milano, turista passa la notte sul tetto del Duomo: controlli flop
#Expo2015 non è stata la prima Esposizione Internazionale a Milano

Forse non tutti sanno che… Expo 2015 non è stata la prima esposizione internazionale a Milano, ancorché sia stata la prima “Universale”. Tra l’800 e il 900 ci furbo anche diverse kermesse non ufficiali e una di queste si svolse a Milano nel 1906.
Di quella manifestazione, alcune cose sono giunte fino a noi e altre hanno influenzato in modo deciso la città. L’unica costruzione giunta fino a noi è l’acquario civico, mentre il grosso della manifestazione si svolse in quella che poi è diventata l’area di Fiera Milano e fino ad allora adibita a piazza d’armi.
Per approfondire un po’ la cosa, vi consiglio la pagina di Wikipedia.
Sorgente: Esposizione internazionale di Milano (1906) – Wikipedia


