Archivi categoria: videogiochi

Il Puck vende!

Ho messo un paio di articoli in vendita su Subito.it, vi giro il link degli annunci nel caso potesse interessare a qualcuno. Tutte cose per Ps3

EA SPORT ACTIVE 2 per Playstation 3

DRIVING FORCE GT per Playstation 3 e Pc

Ci riprovo su Kickstarter

L’altro giorno ho acquistato un libro, lo stesso acquisto che ho vagamente menzionato in un altro post. Ho poi scoperto che il medesimo libro era stato acquistato da un mio amico, che però lo aveva finanziato su Kickstarter.

Mi è tornata quindi la voglia di finanziare un progetto, dopo che i due precedenti ai quali avevo aderito erano falliti.

Mi piace l’idea di poter essere partecipe di qualcosa che nasce, soprattutto in qualche campo che sento affine.

Non potevo quindi che entusiasmarmi per un gioco mobile chiamato “Startup!”. Vi invito a guardarne la scheda e magari a sostenerlo. Bastano 5 dollari, che verranno presi solo se il progetto verrà completamente finanziato.

Allo stato attuale, temo sarà un altro fallimento… però non so sa mai.

Il bonzo

Su internet si trova di tutto. In particolare su YouTube si trova di tutto. In questi giorni (complice un ordine fatto, di cui vi parlerò approfonditamente quando mi verrà recapitato) mi sono tornati in mente i tempi del Commodore Vic-20, il papà del C64. Nei primi anni 80, la pirateria era decisamente più legalizzata ed in edicola ai trovavano cassette con giochi a cui venivano semplicemente cambiati i nom originalii. Mi è quindi venuta la curiosità di scoprire se uno dei primi videogiochi di cui ho memoria (assieme a Lunar Lander) si chiamasse come mi ricordavo e se ne riuscivo a trovare un video. Eccovi Bonzo.

Giochi programmati col c***. Aka: l’ottimizzazione, questa sconosciuta.

wwe-champions-trucchi-gratis-ios-e-androidHo un iPhone 5s. Non è nuovissimo ma fa ancora il suo onesto lavoro. La capacità non è eccelsa ma non mi lamento. Mi lamento invece quando alcune app sono ottimizzate così male da bersi la batteria con la stessa velocità con cui mi berrei una birra media. Di recente avevo già cancellato il gioco Golf Clash perchè, statistiche dell’iPhone alla mano, nel corso di una settimana aveva rappresentato il 60% dei consumi. Non che ci avessi giocato molto, un po’ in metropolitana e una partitina la sera. Quello però era niente rispetto ad un titolo provato oggi WWE Champions (un puzzle game rpg). Salgo in metropolitana con la batteria all’80%, scendo dopo 15 minuti con il 20%. Assurdo.

Casa mia non è più Android Free

androidDa buon patito della mela morsicata, ho sempre rifuggito come la peste gli smartphone e i tablet android. Che poi non è totalmente vero: una volta provai ad acquistare un Kindle Fire… ma andò male.

Fatto sta che fino a ieri nessun device android aveva mai varcato la soglia di casa mia.

Cosa è cambiato? Bhè tecnicamente penso che il RetroFreak, di cui vi ho mostrato l’unboxing, potrebbe essere android based. A parte questo, il mio recente ritorno di fiamma per l’emulazione retrogaming mi ha portato a fare un altro acquisto. Al fine di far girare il Mame sul grande schermo del mio salotto, ho investito in una tv box android. Considerando un buono Amazon che avevo, l’operazione mi è costato solo 14 euro (anzi, 13,99).

Devo ammettere che Android è più user friendly di quanto non fosse agli albori e il primo approccio è stato piuttosto soft. Quando avrò fatto delle prove come si deve, magari vi metterò un altro video.

Unboxing RetroFreak

Ok, non sarò mai uno youtuber,
Ok, questo video è veramente di una qualità scadentissima (io darei la colpa all’operatore video… ma devo pur sempre tornare a casa stasera…) 🙂
Ok, per il montaggio del tutto ci ho messo tre minuti e si vede

Però il Retrofreak meritava un video di unboxing. Ammetto che mi sono anche divertito a farlo. Vediamo un po’ se in futuro avrò voglia di fare altri video.

Ok, un po’ nerd lo sono…

Qualche giorno fa vi scrivevo della mia delusione dopo la prima visita ad Akihabara, il quartiere nerd di Tokyo, dove non avevo trovato nulla d’interessante. Oggi, per l’ultima notte, siamo tornati a Tokyo, con un albergo relativamente in zona. Sono quindi tornato alla riscossa, forte di un paio di nuovi indirizzi di retrogaming. Mi aspettavo molto dall’ultimo negozio della lista, tale “Friends”, di cui tutti parlavano bene. Altra cosa che ne dicevano è che era difficile da trovare. In effetti è stato così, poichè vi si accede da una piccola porta situata tra altri due negozi. Per giunta la sua piccola insegna (scritta a mano e in pennarello) passa, diciamo, in secondo piano rispetto ad un negozio di massaggi molto ambigui, ubicato al quarto piano (Friends occupa invece due stanze al secondo e al terzo). Ero alla ricerca di un PcEngine, una console 8bit della Nec che già avevo e che mi si era rotta. C’era però il problema della dell’alimentazione e del collegamento alla TV. Alla fine non ho preso la console ma un accrocchio di emulazione. Lo vedete in foto, qui invece ne leggete su Wired. Non so se risolverò i due problemi di cui sopra ma per ora sono entusiasta del mio acquisto (anche se i puristi del retrogaming storceranno il naso…)

Super Mario Run: prendi i soldi e scappa

 Non nascondiamoci: Super Mario Run, come fenomeno di mercato, è stato presentato come una svolta epocale. In effetti è così: è la prima volta che il baffuto idrauilico appare su devices che non siano prodotti dalla Nintendo. Forse la più grande esclusiva del mondo dei videogichi è venuta meno. Annunciato in pompa magna ad una conferenza Apple, è arrivato finalmente nell’app store. Gratuitamente. Questo almeno quello che appare. Immaginavo che la struttura fosse quella classica del Freemium. Cioè un titolo gratis per il quale poi si puo’ spendere per acquistare aggiunte e velocizzare i propri progressi. E’ così… ma non come mi aspettavo. Andiamo però in con ordine.

Super Mario Run si presenta come il classico gioco mobile in cui la corsa è automatica e con un tap sullo schermo si fa saltare il personaggio. Ce ne sono a decine di titoli così. Però bisogna ammettere che Nintendo non ha svenduto il proprio ero ed ha creato un titolo che, a dispetto dei comandi semplicistici, riesce a ricreare l’atmosfera dei classici platform bidimensionali.

Tutto bene quindi? No. Perchè non solo l’esperienza gratuita è risicatissima (tre schemi del primo mondo) ma il costo per la versione completa è di 9,99 euro. Altissimo. Considerando anche che pare che la profondità del gioco non sia eccelsa.

Il titolo è balzato subito in testa alle classifiche dei giochi gratuiti più scaricati da iTunes e questo non stupisce, ed è anche secondo in quella delle più redditizie. Questo vuol dire che l’obolo da molti è stato versato. Sinceramente io non penso sarò tra questi. Almeno fino a che non ribassano il prezzo.