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La sindrome da Klout

Millantando mire da influencer (che, a interpretare letteralmente quello che ho scritto, vorrebbe dire che dico di voler essere un influencer ma in realtà non è così. In effetti, la definizione giusta è che vorrei esserlo ma non faccio poi molto per diventarlo), tengo sotto controllo la mia valutazione di Klout.

Si tratta di un valutatore della propria presenza sui social, molto in voga soprattutto nei paesi anglosassoni un paio d’anni fa. Era tanto che non ci andavo e di recente ci sono tornato, notando una costante flessione della mia valutazione. Da un certo punto di vista non mi stupisce, però nella ripartizione del giudizio mi lascia perplesso. Porterei la maggior parte dei miei punti da Twitter, che in genere non filo di pezza, molti meno da Facebook è Instagram.

Il succo non cambia: non sono un influencer e pare lo sia anche sempre meno!

Le “storie” di facebook

Da qualche settimana, almeno su mobile, Facebook ha lanciato la possibilità di pubblicare delle “storie”. In pratica si tratta di piccole presentazioni (stavo per scrivere slide show ma vorrei limitare al massimo l’uso di termini inglesi sul blog) con immagini e didascalie. È copiato pari pari da Instagram, che a sua volta credo lo abbia copiato da un’altra app. Penso snapchat ma, non usandola, non ne sono certo. Magari a sua volta copiandola da altrove. Fatto sta che questa funzionalità non mi piaceva su Instagram e non cambio opinione ora. Voi la usate?

 

Gli occhiali di Snapchat 

Sarò vecchio (bhé, giovane più non sono) ma di tutti i social network quello di cui meno ho compreso l’utilità e le funzionalità è Snapchat. Poco importa, perché pare che le modifiche introdotte da Instagram riducano di molto l’appeal della app col fantasmino. Ecco che quindi la società diversifica e lancia degli occhiali molto social. Non sono così sicuro avranno successo…

Sorgente: Ecco gli occhiali di Snapchat – Wired

Neanche qui appaio, chissà come mai.

Più volte su queste pagine parlai di Subwaycrush e Tubecrush. Pensai anche di fare “il business” lanciandone la versione italiana (per lucrare sui banner pubblicitari). Ovviamente non se ne fece nulla. Di che si tratta? Di siti in cui le donne (ma non solo…) pubblicano le foto “rubate” di bellocci in metropolitana. Se lo facessimo noi con loro, faremmo la figura dei maiali, così invece va tutto bene.

Discorsi moralistici a parte, il sito in italia ma non ha mai debuttato, però il Corriere.it ci fa conoscere la versione instagram.

Inutile dire che neppure qui sono mai apparso (chissà come mai poi…)

Sorgente: Scatti rubati ai più belli del metrò – Corriere.it

#cowselfie : trend setter ma non troppo 

Data l’abbondanza di mucche per strada (come scrissi l’altro giorno) mi è venuta la simpatica idea di fare dei selfie con i bovini. Una volta tornato connesso col mondo, ho deciso di metterle online e mi è venuta la brillante idea dell’ashtag #cowselfie. Tronfio vado su Instagram e… Mi accorgo che ci sono già 13000 post. Un po’ rimango deluso perché non ho avuto un’idea così originale ma discretamente soddisfatto perché non è così mainstream e posso ancora essere un precursore del cowselfie italiano.

Vorrei e posso. Poi lo posto.

“Vorrei ma non posto” è il tormentone dell’estate di Fedez e J-Ax. Tutto il testo si basa su luoghi comuni e giochi di parole. Viene allora facile rilegge una notizia di oggi che riguarda il rapper milanese, giudice di X-Factor. Il giovane si è infatti comprato (con mia grande invidia) uno degli attici di City Life: prezzo stimato dai tabloid, due milioni di euro. Vuole e puo’. Vuole e posta. Al contrario di quanto dice la sua canzone. Sì, perchè nel suo account di Instagram sta pubblicando foto della sua umile magione.

Non mi accodo ai commenti populisti che stanno girando. Un po’ rosico, perchè quelle case mi piacciano davvero molto (anche in tagli più umili…) ma sono fuori portata. Complimenti a lui e spero non abbia ancora problemi di vicinato. Anche perchè in zona ci sono diversi giocatori dell’Olimpia. Vuoi mai che faccia arrabbiare Radujilica…

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Coerenza

Poi un giorno vai a mangiare, come ti capita spesso durante la bella stagione, da Ostellobello. Ordini un Hamburger e una marea di patatine. Fai una foto al cibo e la commenti: anche oggi “divento vegetariano domani”.

Chi ti mette il “mi piace”? Vivere Snella, centri medici per il dimagrimento… Mah… 

 

La violenta Islanda…

Da sempre ho una passione per l’Islanda. Dopo esserci andato è cresciuta ancora di più. Ho la fortuna di avere diversi amici che condividono questa passione e uno di questi mi ha girato una vera chicca: l’account Instagram della polizia locale islandese (o di Reykjavik, non è chiaro visto che la descrizione è islandese). Un account molto simpatico e autoironico, che dimostra l’alto tasso di criminalità che devono fronteggiare tutti i giorni.

Lo ammetto… Ho una gran voglia di tornarci