Archivi Blog
Una app davvero conveniente
Ogni tanto scarico app che promettono sconti e mirabolanti raccolte punti. Di recente mi è capitato di scaricare e utilizzare la app di Autogrill. Inizialmente l’ho fatto per il caffè omaggio a fronte della registrazione. Poi è venuta la raccolta che ti da un caffè gratis ogni 9. Quindi è arrivato lo sconto per le cene in autogrill, cosa che mi capita fare quando l’olimpia gioca in eurolega. Già questo sarebbe bastato per considerare positiva l’esperienza. In fine mi è arrivata una mail che mi invitava al test della versione beta che consente il pagamento con paypal direttamente dalla app. Ovviamente ho partecipato. Il sistema deve essere ancora perfezionato (e digerito dai dipendenti…) ma è buono. In cambio mi è arrivato un buono Amazon da 25 euro. Bhé direi che sono soddisfatto.
App internazionali e viaggiatori nerd
L’altra sera Mrs Puck and I eravamo a Parigi e non sapevamo dove andare a cena. In passato ci si sarebbe mossi a zonzo o si sarebbero guardati consigli di qualche guida. Più di recente ci si sarebbe affidati a TripAdvisor. Ogni si può fare un passo in più e noi l’abbiamo fatto con somma soddisfazione: ci siamo affidati a The Fork. Si tratta di un’applicazione, sempre del gruppo TripAdvisor, che consente di prenotare ristoranti (spesso con forti sconti). Ormai la usiamo anche a Milano con una certa frequenza e per me è molto meglio dei coupon di Groupon. Lì spesso si viene trattato come clienti di serie B, con The Fork non mi è mai capitato.
Tornando all’altra sera, abbiamo individuato la zona in cui volevamo cenare e abbiamo iniziato a scorrere i locali con i maggiori sconti. Se qualcuno ci intrigava, guardavamo le foto e le recensioni di TripAdvisor (direttamente dalla App di The Fork). La scelta è caduta su un piccolo ristorante giapponese che, più che il solito sushi, offriva piatti grigliati alla giappo. Due click e il gioco era fatto. Una bella cena, scontata al 40%, in tutta comodità.
Spigolature da Wimbledon (e zone limitrofe)
Come sempre, quando torno da un viaggio, ci sono tanti piccoli aneddoti che meriterebbero de essere raccontati. Però non meritano un post ha hoc. Qualcuno però finisce in questo mio solito post-polpettone, che deve il suo nome a una rubrica de La Settimana Enigmistica.
– Un mio amico, che un anno dovette fare The Queue mentre io ero riuscito a trovare prima i biglietti, dice sempre che senza la coda non è un vero Wimbledon. Catalogavo la cosa come una uscita stile la volpe e l’uva. Ora però devo dargli ragione. Ciò non vuol dire che in futuro la faccia sempre (tenterò sempre il ballott e l’acquisto su ticketmaster), però la farò ancora in piacere, magari provando anche la notte in tenda.
– Sul campo uno, che comunque è abbastanza prezzolato e i cui match sono di un certo livello, avevamo davanti due signore, circa di cinquant’anni, totalmente ubriache. Quando, tra una sospensione e l’altra, verso le 18 stava per cominciare il match di Djokivic (numero 1 al mondo), hanno pensato bene di prendere e andare a casa.
– vedere un musical a Londra è sempre bello. Prenderlo prima a prezzo pieno è abbastanza inutile: se ci si accontenta di posti laterali, il giorno stesso si risparmia discretamente. Noi, senza troppa fatica, abbiamo pagato circa il 50% in meno.
-81%
Questo weekend io e SCM dovevamo andare a Roma e cercavamo una doppia su booking.com. Stavamo guardando le offerte quando siamo stati attratti da un clamoroso “-81%” che faceva crollare il prezzo di una camera all’interno del nostro prezzo di riserva (nell’interno dei cento euro). Per una volta facciamo i nomi e i cognomi: Relais San Pietro. Guardiamo le foto e pare carino. In effetti le altre stanze offerte su booking hanno prezzi dai settecento euro in su. Un po’ titubanti, decidiamo di rischiare, anche perchè è ben posizionato per il nostro itinerario. In fondo a quel prezzo si trovavano quasi solo bettole. Verifico anche sul loro sito ufficiale e in effetti ci sono le stanze prezzolate ma anche alcune messe in vendita a circa cento euro. Ecco l’inghippo, penso, quello è il prezzo solito, mica il famigerato -81%…
Arrivano a Roma e ci dirigiamo vero l’albergo. Navigatore alla mano, ci avviciniamo alla posizione. “Beh ma ci siamo passati davanti” fa SCM. “Ma va! Era un estetista” Replicò io. Avevamo drammaticamente ragione entrambi: l’hotel che (non l’avevo detto) millanta anche una Spa, condivide l’ingresso è la reception con un estetista… Comunque la prenotazione c’è e ci danno le chiavi della stanza. Notò subito che a piano terra e al primo piano ci sono stanze individuate da numeri. Al secondo sono invece contraddistinte da nomi di artisti. Quelle più care saranno lì, penso tra me e me, ormai convinto che ci abbiano dato la stanza standard.
Entriamo e in effetti la nostra stanza è molto standard. Confermo: pulita, arredamento recente, bagno in ordine, Wi-Fi gratuito. Insomma, un buon 3 stelle ma nulla più. Usciamo, giriamo per Roma e rientriamo stravolti. Qui la stanza denota qualche magagna: la via è molto rumorosa e decidiamo di chiudere la finestra. Molto meglio ma… Che caldo! Accendiamo il condizionatore… Ma anche no: ci proviamo in tutti i modi ma non parte. Meglio il caldo del rumore, che peraltro è garantito da un ronzio meccanico di ignota provenienza, e proviamo a dormire. Non avevamo però fatto i conti con i vicini di stanza. Infatti c’è una sorta di porta comunicante che dev’essere di carta velina: sentiamo tutto quello che succede di là. Per fortuna non molto… E la notte passa tranquilla.
La mattina la colazione è servita al terrazzo del terzo piano. Per fortuna che è una discreta giornata e i tavolini sono anche all’esterno, perchè altrimenti avremmo dovuto attendere si liberasse un tavolo. La colazione è nella norma ma mentre mangio scruto i commensali: chissà chi di loro ha speso settecento euro. Infatti se arrivassi lì dopo aver speso quella somma sarei un bel po’ arrabbiato…
Non fraintendetemi: vale esattamente il prezzo che abbiamo speso. Però non cercate di intortarmi dicendo che mi state facendo uno sconto al limite del pazzesco… Infatti le recensioni su tripadvisor parlano di un buon hotel, in ottima posizione, a prezzo contenuto.
Il MyVegasSlot: Coupon, come se non ci fosse un domani
Nel novembre 2013 scrivevo questo post: Accumulare punti a caso.
Parlavo di questo gioco su Facebook in cui si accumulavano crediti per sconti a Las Vegas. Allora li accumulavo sulla fiducia. Oggi è venuto il momento di incassare, visto che presto sarò là (se qualcuno di voi è curioso di sapere dove alloggeremo…bhè si tenga la curiosità ancora per un po’, seguirà resoconto).
Probabilmente non riuscirò neppure ad usare tutti i buoni, ma avendo un surplus di punti li ho convertiti in:
– Buono due x uno per l’acquario del Mandalay Bay
– Buono due x uno per lo spettacolo Love (del Cirque du Soleil) al Mirage
– Altro buono due per uno per Love… ma versione biglietto premium
– Buono due x uno per il Gospel Brunch alla House of Blues del Mandalay Bay
– Buffet omaggio per colazione o pranzo all’Aria
– Buffet omaggio per colazione o pranzo al Mandalay Bay
Dire che per un gioco che non è costato nulla e che lasciavo andare in remoto sul pc (era una slot machine… non servive certo il mio intervento) non è male!
Solo in saldo
Come capita spesso la domenica mattina, ho fatto colazione ad un autogrill sulla tangenziale ovest mentre andavo al golf.
Avete notato come certi prodotti in vendita in quei posti, esattamente come i divani della Ferilli e dei suoi Artigiani, siano sempre in saldo? Per esempio la confezione da 4 di redbull è al 50% da sempre. Ma una volta non c’erano regolamentazioni sulle offerte speciali?
Nessuno compra film a prezzo pieno
Nel weekend passeggiavo in un noto megastore di prodotti tecnologici. Guardando la distesa di dvd e bluray, pensavo una cosa. A parte nel periodo natalizio, quando per i regali non si puo’ aspettare, ormai credo che nessuno compri più un film a prezzo pieno. Ok, lasciamo stare chi i film li scarica, loro non mi interessano. Parlo di chi i film se li compra in originale. Ormai basta aspettare un mese e il prezzo del disco scende anche della metà. A me la cosa non dispiace affatto, visto che i film li compro e spesso li tengo lì. A questo punto li prendo direttamente quando sono al livello più basso o quando sono sicuro di vederli subito.
Tra una cena scontata e un vibratore “a coniglio”
Ieri cazzeggiavo sul sito di groupon, dopo aver prenotato per utilizzare un buono in un ristorante. Finite le offerte culinarie mi sono spostato sulla sezione articoli vari. Occhiali, stampanti, cartucce compatibili… Le solite cose. Poi mi cade l’occhio su di una offerta la cui immagine, prima ancora del titolo, lasciava poco spazio all’immaginazione: vibratori scontati! Entrando poi nei dettagli ogni dubbio di aver capito male era fugato con dovizia di particolari.
Tra l’altro mi han fatto notare in basso nel riquadro il numero di acquirenti… Ho fatto un aggiornamento poco fa e ne sono stati venduti oltre 500…
Forse non sono abbastanza alla moda e dovrei portarmi avanti coi regali di Natale per le amiche 🙂