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Dedicato agli amanti della Brexit

Cari populisti, amanti della democrazia diretta e ammiratori della Brexit, oggi voglio raccontarvi una storia di coerenza e pragmatismo.

C’era una volta James Dyson, arzillo 71enne che fabbrica prezzolati aspirapolvere (e altri prodotti similari). Cosa che frutta bene, visto che è uno degli uomini più ricchi del Regno Unito

E’ stato uno dei più ferventi sostenitori della Brexit che, diceva lui, sarebbe stato una grande occasione per l’economia britannica.

Oggi però sposta la sede operativa della sua società a Singapore. Giura e spergiura che la cosa non c’entra niente con la Brexit.

Certo.

Anche la May, lasciamola lavorare… vero?

Per un approfondimento: LEGGETE QUA

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Non pensavo avrei rimpianto il bipolarismo

Ogni tanto passo sul sito http://www.sondaitalia.com, per capire se veramente ci aspettano ancora cinquant’anni di questo governo. L’attuale coalizione è ancora saldamente oltre il 50% dei consensi (secondo i sondaggi, per quanto lascino il tempo che trovano).

La cosa interessante è che però si è sempre più vicini ad altre coalizioni possibili. Sia il centrodestra (Lega, Fi, Altri) che il centrosinistra (M5S… se vogliamo ancora pensarlo schieramento di centrosinistra, PD, Altri) si attestano oltre il 40%.

Forse un governo diverso, in futuro, sarà possibile. Vedremo (con tanta paura) le Europee.

La diciotti

Anche oggi resto senza parole, quindi mi affido a quelle altrui (nella fattispecie quelle dell’Agi – Agenzia Giornalistica Italiana) in merito alla vicenda della nave Diciotti.

LEGGI QUA (tutto l’articolo!)

Non so cosa pensare

Oggi tutti costituzionalisti. Tutti a prendere le parti di Mattarella oppure a darci contro con veemente violenza (tanto verbale quanto virtuale). Per l’ennesima volta la gente si schiera in modo estremista e quasi dà stadio. Io? Io non so cosa pensare. Seriamente. Se da un lato qualcuno doveva opporsi alle svolte populiste del paese. Se dal medesimo lato il presidente della Repubblica ha un ruolo di garanzia. Dall’altro lato mi chiedo se sia legittimo opporsi al nome di un ministro che avrebbe il sostegno della maggioranza. Maggioranza (parlamentare e del paese) che non sempre è non per forza ha ragione. Però questo è. La cosa più atroce è che, se si rivotasse oggi, quelle due forze sarebbero ancora contrapposte ed entrambe prenderebbero ancora di più. Non so cosa pensare, se non che sono cazzi per tutti, in qualunque direzione guardi.

Ps: ai fanboy delle diverse fazioni, avverto che non mi farò tirare dentro in discorsi in rete e, per chi trascende nei toni, è pronto il blocco.

Per una volta non parlo male del M5S

Oggi Il Sole 24 Ore offre una carrellata della possibile futura squadra di governo del M5S. Sapete che sono sempre molto critico verso questa forza politica (i motivi in estrema sintesi e semplificando? più aziendali di Forza Italia, derive populiste, base con soggetti complottari e no vax), però apprezzo chi, prima del voto, presenta già una lista di potenziali ministri. Secondo me ogni coalizione dovrebbe farlo. Un altro punto a favore è che, spulciando i nomi, pochi mi fanno storcere il naso. Per quanto molti non li conosca, la breve presentazione che ne fa il quotidiano di confindustria non è affatto male. Innanzitutto non c’è Guido Bagatta allo Sport, alla Salute c’è un oncologo, i ministeri economici sono affidati a tecnici.

Insomma, non li voterò ma una loro vittoria mi fa meno paura e un po’ di curiosità nel vederli all’opera ci sarebbe. Peccato che questo “esperimento” dovrebbe essere sulla pelle di tutti.

Sorgente: Il sole 24 ore

La vita è fatta di priorità

Grillo ha vinto. Viva Grillo! Ecco che si parte con il programma di governo. Primo punto? Energia pulita… questo almeno riporta Il Fatto Quotidiano, dove forse “fatto” non sta per “evento”… Detto questo, la notizia più ghiotta però sembra arriva da Il Messaggero, che parla di possibili alleanza di governo con la Lega (e ok, con Salveeeneee che lo vedo) e FI.

No cosa?

M5S con Forza Italia. Ah forse era una pagina de Il Lercio. No eh? Mmmm…

Sorgente: M5s, Grillo e il programma di governo: “Primo punto? Energia pulita, un cambio di civiltà” – Il Fatto Quotidiano

Referendum del 4 Dicembre: più che una paura, una triste certezza

Tralasciamo per un attimo i sondaggi sul “sì” o sul “no” alla riforma costituzionale ma guardiamo un paio di aspetti inquietanti che emergono da un sondaggio commissionato da Il Sole 24 Ore.

Quello che emerge sono due cose:

  1. i singoli elementi della riforma costituzionale sono visti positivamente
  2. molti (la maggioranza?) dichiarano che non voteranno sulla riforma ma sul governo Renzi

Ecco. Come più volte detto, io voterò SI’ e non avrei problemi ad accettare la vittoria del NO se fosse relativa al quesito referendario. Qui per motivi personali si rischia di buttar via l’opportunità di fare una buona riforma. Non ottima ma neppure lo schifo che qualcuno dipinge.

Sorgente: Il paradosso del referendum: italiani approvano i contenuti ma respingono la riforma – Sonda Italia sondaggi elettorali

Caro Grillo ti scrivo…

Caro Beppe Grillo ti scrivo. Ti scrivo perchè non capisco e, spero, come me non ti capiscano molti del M5S (di cui, è bene dirlo, non faccio parte).
Ho ascoltato le tue parole prima e dopo il voto. Soprattutto queste ultime mi hanno spaventato. Quando ti hanno chiesto dove vi sareste messi in parlamento, ha risposto qualcosa del tipo “dietro a tutti loro, per dargli degli scappellotti se non fanno come si deve”.

No Grillo, non si fa così. Tu dovevi dire che vi sareste messi davanti a tutti, per fargli vedere come si fa. Il primo partito italiano non puo’ limitarsi a distruggere ma deve fare.

Hai detto anche che l’inciucio Pd-Pdl durerà meno di un anno, durante il quale chiuderanno 1000 aziende al giorno. O mille in tutto. Non ricordo e non è questo che conta. Quello che conta è che se il primo partito italiano dimostrasse come si deve operare, magari di queste aziende ne chiuderebbe la metà.

Oggi Gargamella una cosa giusta l’ha detta: questo è il tuo paese, il vostro paese. Non potete chiamarvene fuori.

Lo scrivo da mesi: spero che i Grillini, anche se non amano farsi definire così, siano più responsabilit di te.

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